i negozi italiani di prodotti etnici i(alimentari e non) praticano ricarichio degni dei trafficanti di droga sui prodotti, facendosi beffe dei clienti, resi idioti dalle mode e che non conoscono i prezzi veri; alcuni esempi:
- 1 ciotola di ceramica marocchina/ prezzo di importazione 0,50 Euro, prezzo di vendita dei negozi dei Maghrebini in Italia 3 Euro (600%), prezzo nei negozi romani italiani 7 Euro (1.400%), prezzo nei negozi di lusso 10 Euro (2000%);
- una confezione thé cinese media qualità da 250 g/ prezzo importazione 1.00 Euro, prezzo negozi cinesi 2,5 Euro (250%), prezzo Castroni 7 Euro (700%);
- coppia di bacchette di bambù di buona qualità/ prezzo mortazione 0.20 Euro, prezzo negoio cinese 0,50 Euro (250%), prezzo Castroni 2 Euro (1000%);
- liquore prugna cinese/ prezzo importazione 1,5 Euro, prezzo negozio cinese 3,5 Euro (230%), prezzo Castroni 12 Euro (800%)
quel che paghi é il marchio del negozio, esattamente come per un'infinità di altri prodotti (da bar, borse, sarticoli sportici, ecc.).
i costi di gestione di Castroni, che é anche bar, ad esempio, per le bevande calde da banco sono IENTICI a quelli di un bar nella stesa strada 50 meri dopo, dove la tazzina di café costa la metà!
é il famoso "valore immateriale" che purtroppo per loro i commercianti cinesi in Italia non hanno ancoa saputo sfruttare (ma in Francia sì) e che i clienti italiani non sanno ricoboscere quando li acceca la xenofobia spicciola che porta, ad esempio, come detto anche su questo forum, a vedersi svuotare un bar quando la gestione passa ai Cinesi, che pure usano gli stessi ingredienti e le stesse macchine di prima...