1) chi entra in un Forum e nella prima riga del primo messaggio, come fa "300" scrive (e il fatto che citi da un film fascista non é certo giustificativo...) che la sua presenza sarà SPIACEVOLE non credo possa pretendere assolutamente nulla, tantomeno rispetto;
2) Dubbio, sulla citazione di Gramsci, si da il caso che quel che tu scrivi e che riporto qui: "quando si decide di usare la storia, di leggere la storia in funzione del progetto di mondo migliore che abbiamo.
Perché in questo caso, con tutte le più buone intenzioni, non si guarda alla storia con l'obiettività necessaria, e si instaurano le graduatorie di valore sulle gravità dei genocidi, sulle positività o negatività delle civiltà ecc.... in funzione di obiettivi e sensibilità dell'oggi, e dunque spesso avulsi dai fenomeni storici che si analizzano"
sia ESATTAMENTE il contrario di quel che dice Gramsci, quindi o lui aveva i miei stessi difetti (il che mi onorerebbe immensamente) o sei tu che svicoli: infatti Gramsci sostiene esattamente che NON SI PUO' avere alcun progetto di cambiamento della società e neppure CAPIRLA se non si ristabilisce la VERITA' STORICA attraverso l'approfondimento e soprattutto la demistificazione (come lui ha fatto egregiamente sul risorgimento italiano, ad esempio, sul romanzo popolare, ecc.) delle menzogne storiografiche e del perché sono state prodotte, ci? é ancora più necessario quando certi elementi (es.: lo pseudo-celtismo inventato dai pagliacci della Lega oggi e non quello dell'"Academie Celtique" francese dell'800, i gladiatori romani cari a La Destra di Storace di oggi e non solo al Mussolini di ieri, ovvero la Spata cara ai fascisti alla Miller di oggi come ai nazisti ieri) non sono diventati semplici temi di archeologia e studio o esame accademico ma continuano ad essere usati come riferimento rimbecillòente per schiere di ragazzotti fanatizzati, borgatari incolti, impiegati frustrati, bulli di quartiere, ingenui inveterati, che sono le masse di manovra dei neorazzismi e neofascismi oggi, non secoli fa;
3) scrivi: "Lo storico non minimizza lo schiavismo degli egiziani di fronte a quello degli spartani";
ti rispondo che lo storico non é neppure tale se generalizza la "schiavitù" facendo credere che quella romana, quella spartana, quella ateniese, quella egizia, quella islamica, quella iberica siano state la stessa cosa, lo storico non viene considerato tale se non sa differenziare fra gli orrori estremi della società spartana e le forme ben diverse di quelle ateniese, persiana, cretese, "fenicia", egizia, lo storico non é tale se non collega un aspetto della società ad altri (ad esempio non tiene conto del complesso degli orrori che rendevano Sparta unica, in negativo) ed infine lo storico non é tale se non analizza perché gli intellettuali tedeschi ottocenteschi, i nazisti novecenteschi ed i neofascisti attuali adorino riferirsi a Sparta piuttosto che a Creta, a Micene, a Petra, a Babilonia, a Cartagine; quindi la tua frase é sostanzialmente inesatta (per essere cortese con l'aggettivazione...) e crea confusione;
4) taotie, credo che quanto abbiamo scritto, contrastandoci, Dubbio ed io ti spieghi che si pu? legittimamente opporsi su questioni che apparentemente riguardano solo eventi di 2500 anni fa, ma che invece sono doppiamente ATTUALI: perché ci sono forze ideologiche, politiche, culturali che usano o hanno usato quei modelli per legittimare scelte abominevoli (genocidi, razzismi, ec.) e li propagandano con films, fumetti, parate in costume, menzogne scolastiche, pagliacciate pubbliche, ecc. e perché l'analisi della realtà odierna é impossibile se non si analizano i processi (sostanzialmente ottocenteschi e novecenteschi) di costruzione in Occidente di falsi miti e mistificazioni storiche su Greci, Romani, ecc.; del resto basta pensare che lo scontro israelo-palestinese si basa TUTTO su riferimenti storici che spaziano su un arco di 3.000 ani, che la controversia sul Tibet usa elementi storici degli ultimi 600 anni, che le rivendicazioni autonomistiche scozzesi si richiamano ad eventi di 400 anni fa, che il Kurdistan é un'entità esistita solo circa un millennio fa, che lo scontro sul Kossovo affonda le sue radici 600 anni addietro, ecc. e quindi che questioni antiche posssono essere tuttora parte di conflitti modernissimi, cosa che del resto é avvenuta ancor più (strumentalmente) con le rivendicazioni dello "spazio vitale" nazista nella Seconda Guerra Mondiale e con i mutamenti confinari tedeschi, polacchi e russi alla fine di quel conflitto.