http://palermo.repubblica.it/dettaglio/ ... ?ref=rephpSos dai podisti della Favorita
Auto, cani, aggressioni. E gli sportivi fuggono
di Giovanni Scarlata
Correre o fare sport allòaria aperta è da sempre considerata unòattività salutare. Eppure a Palermo pu? essere rischioso. Il parco della Favorita, il polmone verde della città, è la meta preferita dei podisti e dei bikers palermitani, che si trovano però a fare i conti con situazioni in alcuni casi al limite dellòincredibile. Sicurezza, inquinamento e randagismo sono solo alcuni dei disagi che chi pratica sport alla Favorita deve affrontare, tanto che la maggior parte preferisce optare per la ben più tranquilla villetta alle Case Rocca, un giardino sorto al posto di una discarica, proprio accanto allo stadio delle Palme.
½Non andrei mai a correre nel parco - dice Silvana, 45 anni - è troppo pericoloso. Meglio qui a Case Rocca, dove sei in compagnia di tanta gente e nessuno ti disturba?. Ma nemmeno questo luogo sembra essere rose e fiori per gli appassionati della corsa. Per dire: le tettoie della vicina scuderia sono fatte di eternit, materiale che se sbriciolato è altamente dannoso per la salute, e a poca distanza, nel viale che costeggia il giardino, stazionano molte prostitute con relativa clientela.
Roberta Cascino, una mamma che porta abitualmente i figli a fare sport, parla della difficile convivenza con gli abitanti del vicino campo Rom: ½Determinati comportamenti mi mettono a disagio e mi impongono di venire solo quando còè ancor luce. Qualche giorno fa ho portato mio figlio a fare qualche giro in bici e alcuni ragazzi Rom si sono divertiti a bloccargli il passo per spaventarlo?.
Giuseppe La Barbera, segretario del Marathon Club Palermo, sintetizza così la situazione: ½Molta gente preferisce correre in città in mezzo alle auto piuttosto che avventurarsi tra i pericoli del parco. Abbiamo raccolto 1.200 firme per far chiudere una parte della Favorita e il Comune, dopo aver dato esito favorevole, non ha mai fatto nulla. Le auto sfrecciano a pochissima distanza dai sentieri utilizzati per correre e nessuno fa nulla. Un podista vigile urbano, anni fa mi ha raccontato che mettere lòautovelox su viale Diana, e tararlo sui cinquanta chilometri orari previsti dai segnali stradali, sarebbe equivalso a ritirare migliaia di patenti. Dobbiamo aspettare che come al solito ci scappi il morto per ottenere dei risultati??.
Il problema della sicurezza, purtroppo, non si limita allòalta velocità del traffico. Nei pressi della colonia comunale, si è installato da diversi anni un senzatetto che, circondato da un nutrito branco di cani, alcuni dei quali aggressivi, si scaglia contro i malcapitati che si trovano a transitare dalle sue parti. ½Dopo aver constatato la sua aggressività - continua La Barbera - in molti abbiamo deciso di cambiare zona per evitare problemi, purtroppo non tutti lo sanno e non sono rari i racconti di persone che sono scappate a gambe levate da lui e dai suoi cani dopo essere stati aggrediti?.
Fra le mille storie che si possono raccontare sui problemi del parco e sulla sua sicurezza una spicca per la sua drammaticità. Una donna che preferisce mantenere lòanonimato, racconta di un tentativo di aggressione ai suoi danni: ½Correndo da sola nel parco, lungo il sentiero che conduce in piazzale dei Matrimoni, sono stata inseguita e bloccata da un individuo sbucato fuori da un cespuglio. Per mia fortuna sono riuscita a divincolarmi sferrandogli una gomitata e a metterlo in fuga, ma non posso fare a meno di chiedermi cosa sarebbe successo se non avessi avuto questa presenza di spirito. Dalla mia esperienza, oltre ad un grandissimo spavento, ho tratto insegnamento e sconsiglio a tutti di andare a correre da soli alla Favorita?.
Piazzale dei Matrimoni, come emerge dal racconto, oltre ad essere uno dei punti più caratteristici del parco è anche uno dei ritrovi abituali di drogati e prostitute. ½Le retate sono allòordine del giorno - racconta La Barbera - ma sono insufficienti. Il giorno dopo, sono ancora di più e fanno di tutto per approcciare chi si trova a passare nelle vicinanze. In questo modo il parco viene abbandonato a se stesso, lasciato in mano a delinquenti e sottratto alle tante famiglie che potrebbero godere di questa perla ambientale della nostra città e che invece sono costretti ad evitarla per paura di brutti incontri o di pungersi con le tante siringhe che sono disseminate lungo i sentieri?.
Sulla stessa lunghezza dòonda Filadelfio Cocciola, 63 anni, operatore turistico: ½La Favorita è di tutti ma non ci viene concesso di beneficiarne. La polizia a cavallo dovrebbe agire in maniera più intensa allòinterno del parco, spesso luogo di misfatti indicibili?.
(13 dicembre 2008)