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In effetti quel che tu dici sull'opera di Sun tzu é vero e generalizzabile; il pensiero cinese classico é caratterizzato (come quello islamico medievale) dalla logica "a rete", dagli intrecci, ed é impensabile in quel contesto uno scritto su una materia specifica (arte della guerra, medicina, filosofia, ecc.), una pratica (un gioco stile scacchi, il ricamo su seta, l'architettura, ecc.), un sapere (geomanzia, poesia, calligrafia, ec.) centrato su UN SOLO aspetto.
La molteplicità di significati e di riferimenti (ad esempio dei colori, dei simboli zoomorfi, dei numeri, nei riti, nelle arti, ma anche nelle pratiche belliche, artigianali, agricole, ecc.) é una caratteristica della cultura cinese fino ad oggi, incluse le mascottes olimpiche o gli impianti sportivi di Beijing 2008.
Una caratteristica che parzialmente fu di tutte le società preindusriali e soprattutto antiche, ma che nella cultura cinese si ritrova (per millenni e fino ad ora, non esclusa la fase maoista) in forme talmente profonde e complesse da lasciare interdetti gli Occidentali, soprattutto dopo che la concezione occidentale (con la Riv.Industriale) é stata incanalata a forza verso lo specialismo esasperato .
Anche su questo si realizzava lo scontro fra Gesuiti (che accettavano la logica cinese e praticavano il sincretismo) e Papato (che invece praticava l'omologazione selvaggia e che tuttora condanna ogni sincretismo) di cui si parla in un mio articolo sulla homepage del Forum.
La sconfitta dei Gesuiti su tale terreno ha reso OGNI Cristianesimo (un secolo prima del maoismo!) una realtà del tutto marginale in Cina, come spiega costantemente il prof. Masini (sinologo, preside della facoltà di studi orientali di Roma) ed ha acuito la difficoltà per l'Occidente di capire il senso della cultura cinese, che pure (assieme a quelle iranica, indiana, nordafricana) ha influenzato quella occidentale per millenni.