Sicuramente, una generalizazzione così diretta è deplorevole, Governo e Popolo sono due anime distinte di un Paese/Stato, a volte sono in linea ma altre volte sono due elementi ben distinti.
Per quanto riguarda lo spot io la guarderei molto dal suo punto di vista: un dipendente italiano nel 2008 con contratto tempo det., i cassa integrati, i licenziati o gli eterni
milleuristi (la generazione mille) sono le prime vittime, le prime a varcare la porta della povertà più spicciola.
I giornali non riesco a spiegare certi fenomeni complessi di recessione, e l'immagine più comune è la costruzione di una invasione di prodotti cinesi. Una paura del commercialmente scorretto direi legittima, se non ti piace un prodotto lo boicotti.
Ma questo non deve comportare insulti o parole pesanti a un individuo o un target di popolazione, questo è andare alla deriva con la barca :!:
Ultima cosa: i prodotti di fabbricazione cinese sono da troppi anni in circolazione nel mondo, da oltre prima di Marco Polo! Un boicotaggio serio vuol dire anche evitare di comprare oggetti di informatica, di prima necessità, utensili di plastica o di banale costruzione, componenstiche auto anche avanzate, sistemi automatici, e soprattutto vestiti!
Un giorno infatti prevedo di fare un documentario, girando con la telecamera a casa di un mio amico italiano e vedendo quanti prodotti sono Made in China, e che alla fine non è un fatto di scelta ma necessità e pura convenienza :roll:
Cioè... è inutile essere vegetariani se alla fine utilizzi tanto di quella benzina con l'auto che deturbi l'ambiente comunque, continui a comprare cosmetici e ad acquistare generi alimentari con una filiera lunga.
La coerenza non viene insegnata a scuola, essere coerenti è la cosa più dannatamente difficile al mondo. E io non predico nessuno, perché sono io stesso a non seguire le mie stesse discipline autoimposte