bel party e bella scuola, almeno 20.000 euro l'anno, e simpatica anche la signora napoletana...
venerdì, 30 maggio 2008, ore 13:21
PASSAPORTI
Non sò bene quale sia la prassi per ottenere un permesso di soggiorno in Italia, ma posso spiegarvi cosa accade qui nell'impero celeste.
Siamo partiti dall'Italia con un visto turistico di un mese, per poi una volta arrivati qui agganciarci al visto di lavoro di Big, per avere il visto devono sottoporti ad una serie di esami clinici, in una delle loro bellissime strutture.
Stamattina tutta la famiglia golosa è partita alla volta di una clinica privata per i controlli, sia mamma che bambini golosi dovevano farli, non vi dico il terrore nei loro occhi, dopo l'esperienza ospedaliera.
Accompagnati dall'interprete siamo arrivati in questa pseudoclinica, dove si fanno permessi di lavoro, vaccinazioni, visti.
Si partiva da una stanzetta iniziale, dove ti facevano il prelievo, e poi c'era un lungo corridoio con tante stanzette, in ognuna un dottore.
Prima operazione, esami del sangue e delle urine, l'infermiera mi ha dato due sonori ceffoni sul braccio, e la vena è saltata fuori per paura, le urine dovevo raccoglierle in un barattolino aperto (non sterile), minuscolo, grande come un barottolo di "danito" (scusatemi ma non mi veniva un paragone migliore, ma le dimensioni si intuiscono).
Seconda operazione, una visita medica, in cui mi hanno guardato le mani, mi hanno fatto camminare, tirare su le gambe, alla fine mi sono guadagnata un bel timbro blu "NORMAL", sulla mia documentazione.
Terza operazione, terza stanzetta, misurazione della pressione, e auscultamento del torace con uno stetoscopio al dir poco lercio, altro timbro guadagnato, "NORMAL".
Quarta operazione, quarta stanzetta, visita oculistica, no, non quello che state pensando, mi ha fatto sedere, e mi ha guardato gli occhi, allargandomi le palpebre con le dita, senza alcuna strumentazione e poi mi ha fatto indicare il verso di qualche simbolo sul tabellone luminoso, infine mi ha anche guardato i denti, altro timbro, "NORMAL".
Quinta stanzetta, quinta operazione, ecografia di fegato, reni , pancreas e stomaco, con un ecografo abbastanza decente, "NORMAL".
Sesta stanzetta, sesta operazione, elettrocardiogramma, con uno strumento e un dottore entrambi di notevole esperienza, intingeva un grosso cotton fioc lurido, in una sostanza liquida, e poi mi attaccava gli elettrodi, che vi giuro io non avevo mai visto prima, erano tipo di rame, comunque "NORMAL".
Settima stanzetta, settima operazione, raggi al torace, qui le cose sembravano più moderne, ma me li hanno fatti senza farmi togliere nulla, avevo il reggiseno con i ferretti, isn't important, "NORMAL".
Dopo tutta questa trafila che fortunatamente i bambini si sono risparmiati, ci hanno finalmente rimandati a casa, adesso appena avranno i risultati degli esami del sangue decideranno se sono idonea a restare in Cina, oggi i bambini golosi speravano sinceramente che potessero trovarmi qualcosa di brutto, in modo da ritornare velocemente nel loro caro quartierino goloso.
iovedì, 04 settembre 2008, ore 22:08
11 Ayi
Le mogli espatriate che accompagnano fino a qui i mariti in carriera, chiacchierano prevalentemente di due argomenti, il primo è la cura del corpo, si dilungano in consigli di centri massaggio, pedicure e manicure, ma questo, in realtà è un argomento che trattano tutte le donne del mondo, ogni cultura a suo modo, ma la cura del corpo per una donna è fondamentale in ogni angolo di questa terra.
Un argomento di cui si pu? parlare solo in Cina sono le Ayi.
Ayi è la governante, la tata, o anche la donna di servizio, che viene ad aiutarti nei lavori di casa.
L'argomento Ayi riesce a scatenare nelle Expat, gli istinti più bassi, ognuna di loro ha un aneddoto da raccontare, ognuna di loro ne ha cambiate almeno venti.
Le Ayi, sono ragazze o giovani donne che approdano in città dalla campagna in cerca di lavoro, solo questo dovrebbe far capire alle Expat che queste persone molto spesso non hanno mai visto un'occidentale, figurarsi la casa o lo stile di pulizia di un'occidentale, hanno bisogno di essere accompagnate in tutto e per tutto, alla fine diventa una sorta di adozione più che un aiuto, ma loro, le stoiche Expat ci provano comunque fino a rendersi conto che non ci sono speranze.
I percorsi logici dei cinesi sono lontanissimi da quelli di un'occidentale, molte volte fanno giravolte così tortuose che, anche senza l'impedimento della lingua sarebbe difficile comunque capire, quindi quelle che per noi sono cose strane o da non fare, per loro sono normali e viceversa.
Questo pomeriggio ho incontrato una ragazza italiana che vive in Cina da sei anni, e mi ha ovviamente raccontato delle sue 11 Ayi...
...la prima...non si è presentata il primo giorno di lavoro, perché gli si era rotta la bici...
...la seconda...si è persa il bambino al parco...
...la terza...ha portato a casa un bambino diverso, ma con la maglietta dello stesso colore di quello originale...
...la quarta...ha ucciso i pesci rossi con il succo di frutta, ha permesso che il bambino, di un anno, versasse il liquido nella boccia, la cosa gli era sembrata normale e non l'ha fermato...
...la quinta...ha permesso al bambino di colorare tutti i muri di casa con il pennarello, magari in occidente si usa, e poi si divertiva tanto...
...la sesta...si rifiutava di stirare le camicie...ed io questa la capisco...
...la settima...lavava le finestre in mutande...mutandoni in realtà, in Cina fa tanto caldo, ma non sempre è un bello spettacolo...
...l'ottava...si è rifiutata di lavare le tende, non ne capiva il motivo...
...la nona...ogni volta che arrivava lavava tutte le scarpe, che dopo ci mettevano un po' per asciugarsi, e tutti restavano senza scarpe...
...la decima...lavava i vetri solo internamente, per l'esterno voleva un extra...
...l'undicesima...aveva una vita sociale molto movimentata, rispondeva continuamente al telefono e riceveva anche delle visite a casa...
La mia Ayi stamattina non ha fatto i letti, ma forse oggi non era la giornata giusta per farli, pazienza, molta pazienza, e anche un po' di rassegnazione.
mercoledì, 13 agosto 2008, ore 21:34
Piscina e senso di proprietà
I ragazzi golosi mi hanno convinto ad andare in un parco giochi acquatico, sono partita convinta di potermi regalare qualche momento in compagnia della mia rivista preferita, che mi è arrivata dall'italia.
La piscina era colma, stracolma di cinesi in tenuta da bagno, che consiste in un grande salvagente colorato, un costume molto "intero", e sopra anche una camicia bianca, perchè il sole proprio non lo sopportano.
I ragazzi golosi sono partiti per le loro avventure, ed io sono rimasta in balia dei vicini di sdraio cinesi, mi sono messa in un angolino, sperando di passare inosservata, mi sono anche tenuta la maglietta, ma nulla di tutto ci? è servito a scoraggiare i loro approcci, sono riusciti a scovarmi anche dietro i miei magnifici occhiali da sole a "farfalla".
Sono stata bombardata dalle domande, avevo veramente troppi figli ai loro occhi, una famiglia di Laowai così numerosa è una rarità.
Appena mi allontanavo, per il "controllo bambini", dalla mia sdraio che lasciavo occupata dall'asciugamano, giornale, bibita e giochini vari, la ritrovavo occupata da un cinese che usava la mia asciugamano e leggeva la mia rivista, la mia preziosa rivista, quella arrivata dall'Italia, la preziosissima rivista aspettata da mesi...ogni volta dovevo riappropriarmene, e far spostare il cinese dalla mia sdraio...i codici di comportamento sono lontanissimi dai nostri, lasciare qualcosa su una sedia in Italia significa....
"...questo posto è di qualcuno, adesso è occupato dalle sue cose, io non mi ci posso sedere..."
...in Cina significa...
"...questo posto è di qualcuno, adesso è occupato dalle sue cose, io intanto posso usare il suo posto e le sue cose, perchè se non c'è nessuno, vuol dire che in questo momento non servono...quanto poi tornerà restituirò tutto...e mi sposterò da qualche altra parte....lo spazio è prezioso e bisogna ottimizzare i tempi morti..."
Questo è un paese meraviglioso!
mercoledì, 10 settembre 2008, ore 18:34
L'eleganza del Laowai
Cosa facciamo noi tutti quando abbiamo una cosa elegante, o di valore?
La mostriamo, la lasciamo lì in modo che possa essere guardata, la ostentiamo con disinvoltura, per generare l'invidia di tutti!
L'occidentale in Cina fa molto chic, e quindi come una cosa preziosa va mostrata e contemplata, e magari perchè no...fotografata!
Se Mammagolosa va dal parrucchiere, verrà sicuramente fatta accomodare davanti alla vetrata, in modo che il suo shampoo e messa in piega siano di dominio pubblico, che si sappia che la Laowai è venuta proprio da noi.
Se i bambini golosi passeggiano sulla strada pedonale, tutti si fermeranno a guardarli, e tutti gli sorrideranno, ed i più coraggiosi si avvicineranno.
Se la famiglia golosa decide di andare al ristorante, verrà sicuramente fatta accomodare al centro del locale, in modo che tutti possano assistere al banchetto, verranno coccolati da uno stuolo di camerieri gentilissimi, che sicuramente dall'emozione non capiranno l'ordinazione, e a noi toccherà mangiare qualcosa che non avremmo mai creduto potesse essere commestibile, intanto i volti dei cinesi seduti ai tavoli vicini, si colorano di espressioni che vanno dallo stupore all'incredulità.
Io ed i bambini ci divertiamo ad intrerpretare le loro faccie...
...quanto mangiano...penseranno...
...che strane cose...penseranno...
...che bocche grandi...penseranno...
...ma come fanno con la forchetta...penseranno...
...guarda il Laowai padre com'è peloso, ma non sembra cattivo...penseranno...
...i bambini sono carini, devono essere molto morbidi...penseranno...
...ce li faranno toccare...penseranno...
...la madre sarà pericolosa, ha un indomabile chioma di capelli...
Effettivamente dopo un pò arriva qualcuno ad accarezzare i bambini, e con la riservatezza che li contraddistingue, cominciano a chiederci di fare delle foto con loro, ormai sia io che i bambini ci mettiamo in posa senza farci più molto caso.
Una cosa che mi sono sempre chiesta, cosa se ne faranno di tutte queste foto?
Le metteranno negli album come noi, immagino, noi abbiamo quelle dello Zoo, loro hanno quelle con i Laowai, deve essere una cosa molto chic per un cinese, ma noi secondo me, ci facciamo un pò la figura delle scimmie.
donnegolose