aggressione a ragazzo cinese a Torino - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: aggressione a ragazzo cinese a Torino  (Letto 1383 volte)

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marcowong

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aggressione a ragazzo cinese a Torino
« il: 02 Gennaio, 2009, 15:13:41 pm »
riporto un link alla notizia di un ragazzo cinese assalito da un gruppo di ragazzi che lo hanno picchiato a sangue e lasciato esanime per strada:

http://www.cronacaqui.it/news-aggressio ... 17050.html

Spiace constatare che l'anno non parte bene su questo fronte.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

Xaratos

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« Risposta #1 il: 02 Gennaio, 2009, 19:55:27 pm »
Finché alla base della nostra politica ci sarà una "riforma della giustizia" che ha come base quella di mettere il bavaglio ai giudici e legargli le mani (vedi caso "De Magistris") e al governo ci sarà un partito di razzisti come la Lega, certe cose non cambieranno mai.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

cavallo

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« Risposta #2 il: 02 Gennaio, 2009, 21:04:44 pm »
finché la gente, anche democratica, sottovaluterà  il cancro razzista e lascerà spazio ad esso nelle scuole, nei clubs sportivi, nei Forum, nei media, nella produzione di immaginario collettivo, nel territorio, ecc. ci saranno possibilità per i burattinai che usano le armi  della menzogna   e della falsità suprematista per consolidare il loro potere oppresivo sulla società ed il onsenso rubato a tante e tante persone, che si traduce in voti leghisti, provocazioni, violenze, disprezzo, paure, squadrismo, discriminazioni, neofascismo, insudiciamento dei Forum antirazisti, ecc.

e, contemporaneamente, si alimenterà il giustificato ma purtroppo generalizzato odio anti-occidentale di un numero crescente di quelli che Fanon definiva "I dannati della Terra", di quelli a cui Pasolini, in un 1964 in cui ancora non c'erano quasi immigrati in un'Italia da cui ancora si emigrava, dedicava una splendida, profetica poesia di cui riporto il testo:



Profezia

(Da Alì dagli occhi azzurri, Garzanti, Milano 1996, pp. 488-493, 515-516)



A Jean-Paul Sartre, che mi ha raccontato
la storia di Alì dagli Occhi Azzurri



............................Era nel mondo un figlio  
............................e un giorno andò in Calabria:
............................era estate, ed erano  
............................vuote le casupole,  
............................nuove, a pandizucchero,  
............................da fiabe di fate color  
............................della fame. Vuote.
Come porcili senza porci, nel centro di orti senza insalata, di campi  
senza terra, di greti senza acqua. Coltivate dalla luna, le campagne.  
Le spighe cresciute per bocche di scheletri. Il vento dallo Jonio
............................scuoteva paglia nera  
............................come nei sogni profetici:  
............................e la luna color della fame  
............................coltivava terreni  
............................che mai l’estate amò.  
............................Ed era nei tempi del figlio  
............................che questo amore poteva  
............................cominciare, e non cominci?.  
............................Il figlio aveva degli occhi  
............................di paglia bruciata, occhi  
............................senza paura, e vide tutto  
............................ci? che era male: nulla  
............................sapeva dell’agricoltura,  
............................delle riforme, della lotta  
............................sindacale, degli Enti Benefattori,  
............................lui - ma aveva quegli occhi.
............................Ogni oscuro contadino  
............................aveva abbandonato
............................quelle sue casupole nuove  
............................come porcili senza porci,  
............................su radure color della fame,  
............................sotto montagnole rotonde  
............................in vista dello Jonio profetico.  
............................Tre millenni passarono
non tre secoli, non tre anni, e si sentiva di nuovo nell’aria malarica  
l’attesa dei coloni greci. Ah, per quanto ancora, operaio di Milano,  
lotterai solo per il salario? Non lo vedi come questi qui ti venerano?
............................Quasi come un padrone.  
............................Ti porterebbero su  
............................dalla loro antica regione,  
............................frutti e animali, i loro  
............................feticci oscuri, a deporli  
............................con l’orgoglio del rito  
............................nelle tue stanzette novecento,  
............................tra frigorifero e televisione,  
............................attratti dalla tua divinità,  
............................Tu, delle Commissioni Interne,  
............................tu della CGIL, Divinità alleata,  
............................nel sicuro sole del Nord.

............................Nella loro Terra di razze  
............................diverse, la luna coltiva  
............................una campagna che tu  
............................gli hai procurata inutilmente.  
............................Nella loro Terra di Bestie  
............................Famigliari, la luna  
............................è maestra d’anime che tu
hai modernizzato inutilmente. Ah, ma il figlio sa: la grazia del sapere
è un vento che cambia corso, nel cielo. Soffia ora forse dall’Africa
e tu ascolta ci? che per grazia il figlio sa. Se egli poi non sorride  
............................è perchè la speranza per lui
............................non fu luce ma razionalità.  
............................E la luce del sentimento  
............................dell’Africa, che d’improvviso  
............................spazza le Calabrie, sia un segno  
............................senza significato, valevole  
............................per i tempi futuri! Ecco:
............................tu smetterai di lottare  
............................per il salario e armerai  
............................la mano dei Calabresi.

............................Alì dagli Occhi Azzurri  
............................uno dei tanti figli di figli,  
............................scenderà da Algeri, su navi  
............................a vela e a remi. Saranno  
............................con lui migliaia di uomini  
............................coi corpicini e gli occhi  
............................di poveri cani dei padri
sulle barche varate nei Regni della Fame. Porteranno con sè i bambini,  
e il pane e il formaggio, nelle carte gialle del Lunedì di Pasqua.  
Porteranno le nonne e gli asini, sulle triremi rubate ai porti coloniali.
............................Sbarcheranno a Crotone o a Palmi,  
............................a milioni, vestiti di stracci  
............................asiatici, e di camicie americane.  
............................Subito i Calabresi diranno,  
............................come da malandrini a malandrini:
............................½Ecco i vecchi fratelli,  
............................coi figli e il pane e formaggio!?
............................Da Crotone o Palmi saliranno  
............................a Napoli, e da lì a Barcellona,  
............................a Salonicco e a Marsiglia,  
............................nelle Città della Malavita.  
............................Anime e angeli, topi e pidocchi,  
............................col germe della Storia Antica  
............................voleranno davanti alle willaye.

............................Essi sempre umili  
............................Essi sempre deboli  
............................essi sempre timidi  
............................essi sempre infimi  
............................essi sempre colpevoli  
............................essi sempre sudditi  
............................essi sempre piccoli,
essi che non vollero mai sapere, essi che ebbero occhi solo per implorare,  
essi che vissero come assassini sotto terra, essi che vissero come banditi  
in fondo al mare, essi che vissero come pazzi in mezzo al cielo,
............................essi che si costruirono  
............................leggi fuori dalla legge,  
............................essi che si adattarono  
............................a un mondo sotto il mondo  
............................essi che credettero  
............................in un Dio servo di Dio,  
............................essi che cantavano  
............................ai massacri dei re,  
............................essi che ballavano  
............................alle guerre borghesi,  
............................essi che pregavano  
............................alle lotte operaie...

............................à deponendo l’onestà  
............................delle religioni contadine,  
............................dimenticando l’onore  
............................della malavita,  
............................tradendo il candore  
............................dei popoli barbari,  
............................dietro ai loro Alì
dagli Occhi Azzurri - usciranno da sotto la terra per uccidere û  
usciranno dal fondo del mare per aggredire - scenderanno  
dall’alto del cielo per derubare - e prima di giungere a Parigi
............................per insegnare la gioia di vivere,  
............................prima di giungere a Londra  
............................per insegnare a essere liberi,  
............................prima di giungere a New York,  
............................per insegnare come si è fratelli
............................- distruggeranno Roma  
............................e sulle sue rovine  
............................deporranno il germe  
............................della Storia Antica.  
............................Poi col Papa e ogni sacramento  
............................andranno su come zingari  
............................verso nord-ovest
............................con le bandiere rosse  
............................di Trotzky al vento...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

kenny

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« Risposta #3 il: 08 Gennaio, 2009, 01:37:22 am »
ma dove' finito il buon vecchio "uno contro uno?"

i codardi d'oggi, meritano solo disgrazia.
come possono ritenersi dei duri, dei veri uomini, come possono solo guardarsi allo specchio, e nn vergognarsi dei propri gesti.
in 20..picchiare uno....vergogna alle vostre famiglie..e alle vostri madri che vi hanno partorito.
la codardia andrebbe' punita' con la morte.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kenny »
\"Se questi cinesini vogliono polverizzare Taiwan entro l\'anno, farebbero\' meglio a darsi una mossa e tirare fuori i soldi\" - J.Nicholson \"The Departed\"