erano discriminitorie anche le decine di migliaia di euro fondo perduto che si davano ai neoimprenditori extracomunitari e non agli italiani durante bil precedente governo berlusconi...... o quelli no?? ...
Diversamente da cavallo ritengo che sia doveroso replicare a questo tipo di argomento che è il favorito per giustificare provvedimenti discriminatori.
Questo se non altro perchè Associna deve anche essere una palestra dialettica verso chi, prima o poi, si dovrà confrontare con questo genere di discorsi.
In questo caso, per esempio, si decontestualizzano dei paragrafi di un articolo di una legge, la Bersani 266/97 per interventi sull'economia. L'articolo 14, che fornì ai grandi centri urbani degli strumenti per contrastare il degrado sociale e ambientale attraverso politiche di sostegno alle piccole imprese.
http://www.camera.it/parlam/leggi/97266l.htmhttp://www.parlamento.it/leggi/97266l02.htmLa legge toccava vari aspetti dell'economia italiana, dalla ricerca alla difesa, la metanizzazione del Mezzogiorno agli incentivi per le imprese femminili e agli aiuti ai terremotati.
La legge prevedeva migliaia di miliardi di vecchie lire.
I centri urbani interessati invece dal singolo art. 14 erano dieci: oltre a Roma, Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Torino, Venezia e vennero erogati dal 1997 ad oggi 220 milioni di euro.
I progetti finanziati dall'articolo di quella legge erano molti e variegati: librerie, artigiani nel centro storico, imprese verdi ed infine, sì, anche società che avessero tra i propri soci dei cittadini stranieri.
Roma, che ha avuto circa i 3/4 dei fondi, in uno dei bandi per la imprenditoria per immigrati aveva stanziato 700.000 euro:
http://www.autopromozionesociale.it/fil ... igrati.pdf Sommando i vari bandi nel periodo di tempo, le percentuali di assegnazioni e quant'altro si vede che i fondi effettivamente stanziati all'imprenditoria di immigrati si tratta di decimali di punti percentuali sul totale della legge, e di briciole sull'articolo 14 della legge.
Quindi, per concludere:
1) dire che la legge italiana discrimina gli italiani a scapito degli italiani è metodicamente come dire che discrimina gli italiani nei confronti delle donne, i terremotati, le persone portatrici di handicap, dell'aereonautica italiana, gli utenti del metano del mezzogiorno, gli imprenditori nelle imprese verdi, gli imprenditori dei centri storici di quelle 10 città italiane e tantissime altre categorie di cittadini
2) si sta parlando di 0,qualcosa % di fondi disponibili che viene destinato ad una categoria, gli immigrati, che è il 5% della popolazione totale, e a fronte di questi numeri si parla di discriminazione verso gli italiani. Non ci vuole una intelligenza matematica superiore per capire la validità di tale affermazione
Quindi si possono affrontare questi fatti in tali termini perchè li si ignorano oppure perchè si vuole disinformare.
Credo che in questo caso, tertium non datur.