da un lato non si tratta di rendere semplicemente "località turistica" Esquilino, ma base logistica per il turismo cinese a Roma, sfruttando la sua posizione rispetto alle linee di trasporto metro, ferroviario e ai collegamenti con l'aereoporto e la presenza della comunità cinese ma anche la vicinanza a luoghi turistici di enorme pregio, cilex, raggiungibili addirittura a piedi come Colle Oppio, Colosseo, Museo Archeologico, Terme di Diocleziano, S.Croce in Gerusalemme, S.Giovanni, Piazza Esedra, ecc..
dall'altro, oggi le attrattive turistiche non sono più solo le vie del lusso e i musei o monumenti, ma molto altro (altrimenti la gente non andrebbe ?ai ad esempio nei suq mediorientali che sono assai peggio come igiene, sicurezza e stato di conservazione di Esquilino) ed Esquilino ha le seguenti attrattive fin d'ora, che crescerebbero se ci fosse un'azione minuta e diffusa della comunità cinese e di altri soggetti interessati a passare dalle chiacchiere alla vera valorizzazione:
- i ruderi romani di Piazza Vittorio e la "Porta Magica" rinascimentale con una bella storia esoterica;
- il Museo di Arte Orientale;
- la Vasilica di S.Maria Maggiore (al suo confine con Monti);
- il mercato rionale più "etnico" di Roma;
- una rete di negozi di gioielli e bijoux indiani, pakistani e bangladeshi unica in Italia;
- ristoranti regionali italiani ed etnici (cinesi, coreani, indiani, ecc.);
- una delle più antiche gelaterie d'Italia (Fassi);
- un tempio buddhista;
- l'edilizia fine '800-primi del '900 (simile a quella torinese) con alcune emergenze architettoniche importanti (Acquario, Piazza Vittorio, ex-Caserma Sani, ecc.);
- la "Casa dell'Architettura" nel sopracitato Acquario;
- la facoltà di Studi Orientali ed il Centro Confucio nella ex-Caserma Sani;
- associazioni culturali, musicali, fotografiche, un orchestra multietnica, un teatro, scuole multietniche e con ampi spazi per attività culturali, ecc.
pensa se si creassero:
- agenzie turistiche con guide per Cinesi (posti di lavoro per seconde generazioni e studenti di Studi Orientali);
- itinerari di shopping, culturali, artistici, con adeguata tabellazione e promozione turistica e riqualificazione di negozi e ristoranti ecc.;
- B&B e alberghetti di vario livello e prezzo per turisti cinesi;
- servizi di mini-bus per trasporto bagagli e visite guidate collegati alle agenzie sopracitate;
e se questo diventasse anche un rilancio dei rapporti fra comunità, coinvolgendo Bangladeshi, Italiani, Pakistani, Indiani, ecc. fino a fare di esquilino una vera PORTA ARCOBALENO di Roma.... (alla faccia dei razzisti...)....