ritornare in cina - page 1 - Generale - Associna Forum

Autore Topic: ritornare in cina  (Letto 4195 volte)

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chinese-boy

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ritornare in cina
« il: 23 Gennaio, 2009, 06:46:05 am »
alcune volte mi chiedo se noi della seconda generazione cresciuti in italia possiamo mai ritornare in cina a vivere... e' tutto cosi diverso dall'italia e crudelmente veloce i tempi.... qui in cina la gente pur per ottenere i soldi riescono ad mentire a amici e parenti,.... c'e tanto di falso, sia sui oggetti che sui sentimenti.
Se entri in un negozio e dici buon giorno ti prendono per scemo o per uno che cerca rogne... perche non sono abbituati che un cliente sia ancora piu gentile del venditore.... e se chiedi un favore a qualcuno "gratis" e' come se gli chiedi la sua vita....
non dico che sono tutti cosi, ma 9 su 9.5 sono tutti cosi...e quel 0.5 rimasti non possono far altro che adeguarsi anche loro....

capisco che la cina e' grande e ci sono un sacco di abbitanti... e che la rikezza e' distribuita male,,,, questa volta a Hangzhou ho visto 3 ferrari.. 5 maserati...una 15 di porshce e 30 lexus in un solo giorno..... ....

mi chiedo se possiamo mai competere con loro....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da chinese-boy »
ciao

marcowong

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« Risposta #1 il: 23 Gennaio, 2009, 08:51:54 am »
il fatto che ci siano molte seconde generazioni che vivono in Cina (tra cui diversi associni), e si trovano tutto sommato bene, risponde alla tua domanda.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

chinese-boy

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« Risposta #2 il: 23 Gennaio, 2009, 09:30:20 am »
Citazione da: "marcowong"
il fatto che ci siano molte seconde generazioni che vivono in Cina (tra cui diversi associni), e si trovano tutto sommato bene, risponde alla tua domanda.


si,.. in cina si sta bene... se si ha i soldi,
anchio mi trovo bene... anzi piu che bene :-D ... ecc...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da chinese-boy »
ciao

marcowong

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« Risposta #3 il: 23 Gennaio, 2009, 10:10:50 am »
Citazione da: "chinese-boy"
si,.. in cina si sta bene... se si ha i soldi,
anchio mi trovo bene... anzi piu che bene :-D ... ecc...


infatti io intendevo dire vivere lì. Io ho vissuto in Cina 6 anni e mia figlia è nata in Cina.
Un altro associno si è trasferito qualche tempo fa a Shanghai e recentemente si è sposato, altri più o meno stanno facendo la stessa cosa chi per conto di aziende italiane e chi tentando l'avventura imprenditoriale.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

vasco reds

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« Risposta #4 il: 23 Gennaio, 2009, 14:00:14 pm »
marco, forse chinese-boy intendeva vivere con un normale stipendio cinese, 100/700 euro, altro discorso viverci disponendo di 2000/5000 euro mese
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

marcowong

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« Risposta #5 il: 23 Gennaio, 2009, 15:03:31 pm »
Citazione da: "vascoexinhong"
marco, forse chinese-boy intendeva vivere con un normale stipendio cinese, 100/700 euro, altro discorso viverci disponendo di 2000/5000 euro mese


messo in questi termini il discorso si fa più complesso. A parte la considerazione sul tenore di vita, molto importante, se uno va a vivere in Cina per prendere un "normale" stipendio cinese vuol dire che non sfrutta appieno tutte le potenzialità che la sua conoscenza di due mondi gli porta e questo pu? essere un motivo di ulteriore insoddisfazione.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

cavallo

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« Risposta #6 il: 23 Gennaio, 2009, 19:07:28 pm »
quoto quel che dice marco; inoltre dubito che si possa riferire ad un "normale stipendio cinese" quel che marcowong aveva scritto nel suo post precedente (basterebbe leggerlo meglio...), dove parla di:
"altri più o meno stanno facendo la stessa cosa chi per conto di aziende italiane e chi tentando l'avventura imprenditoriale."

non credo infatti che, anche a prescindere da chi va in Cina per conto di aziende italiane, l'"avvenura imprenditoriale" implichi l'obiettivo di guadagnare un "normale stipendio cinese" (a meno che non si confonda tale espressione piuttosto chiara di marco con il fare il caporeparto di un supermercato o il cuoco in un ristorante...).
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

nessuno

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Re: ritornare in cina
« Risposta #7 il: 24 Gennaio, 2009, 00:40:53 am »
Citazione da: "chinese-boy"
alcune volte mi chiedo se noi della seconda generazione cresciuti in italia possiamo mai ritornare in cina a vivere... e' tutto cosi diverso dall'italia e crudelmente veloce i tempi.... qui in cina la gente pur per ottenere i soldi riescono ad mentire a amici e parenti,.... c'e tanto di falso, sia sui oggetti che sui sentimenti.
Se entri in un negozio e dici buon giorno ti prendono per scemo o per uno che cerca rogne... perche non sono abbituati che un cliente sia ancora piu gentile del venditore.... e se chiedi un favore a qualcuno "gratis" e' come se gli chiedi la sua vita....
non dico che sono tutti cosi, ma 9 su 9.5 sono tutti cosi...e quel 0.5 rimasti non possono far altro che adeguarsi anche loro....

capisco che la cina e' grande e ci sono un sacco di abbitanti... e che la rikezza e' distribuita male,,,, questa volta a Hangzhou ho visto 3 ferrari.. 5 maserati...una 15 di porshce e 30 lexus in un solo giorno..... ....

mi chiedo se possiamo mai competere con loro....


Certo che puoi competere. Vai nel negozio e dici: hahahaha ma chi sono sti venditori di castagne, uno saluta e questi sembra quasi che si incazzano, si vede che sono abituati ad una clientela di gente appena uscita dalla galera. Con quello che passa in Ferrari dici: hahahaha che cafone il padre ha cominciato lavando i cessi alla stazione centrale e lui si sminchia il patrimonio di famiglia in macchine per far vedere a tutti che è finito il tempo della fame, ma quanto fai pena

Al di là degli scherzi, se fossi in te non mi farei illusioni sulla gente in generale. Pu? darsi che in Cina sono più arretrati e più rozzi ma è da vedere se in Italia è la gente è veramente più civile o se è solo apparenza. Anche in Italia c'è l'imprenditore che ruba denaro all'azienda di famiglia, il negoziante che sorride e intanto pensa come fregarti, eccetera eccetera

Secondo me devi pensare solo al tipo di lavoro che puoi fare in Cina e confrontarlo con quello che puoi fare qui
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da nessuno »

wen

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Re: ritornare in cina
« Risposta #8 il: 24 Gennaio, 2009, 01:18:14 am »
Citazione da: "chinese-boy"
alcune volte mi chiedo se noi della seconda generazione cresciuti in italia possiamo mai ritornare in cina a vivere... e' tutto cosi diverso dall'italia e crudelmente veloce i tempi.... qui in cina la gente pur per ottenere i soldi riescono ad mentire a amici e parenti,.... c'e tanto di falso, sia sui oggetti che sui sentimenti.
Se entri in un negozio e dici buon giorno ti prendono per scemo o per uno che cerca rogne... perche non sono abbituati che un cliente sia ancora piu gentile del venditore.... e se chiedi un favore a qualcuno "gratis" e' come se gli chiedi la sua vita....
non dico che sono tutti cosi, ma 9 su 9.5 sono tutti cosi...e quel 0.5 rimasti non possono far altro che adeguarsi anche loro....

capisco che la cina e' grande e ci sono un sacco di abbitanti... e che la rikezza e' distribuita male,,,, questa volta a Hangzhou ho visto 3 ferrari.. 5 maserati...una 15 di porshce e 30 lexus in un solo giorno..... ....

mi chiedo se possiamo mai competere con loro....


Certo che puoi,basta avere un po di tempo per conoscerli,i cinesi in Cina sono mortali come te.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da wen »
ô蒙古人除了马粪什么也没有留下ö

marinmago

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« Risposta #9 il: 24 Gennaio, 2009, 10:11:56 am »
Il messaggio di chinese-boy mi ha lasciato molto perplesso. Sono italiano e avrò la possibilità/necessità di passare lunghi periodi in Cina per seguire un progetto imprenditoriale. La cosa che più mi attirava di questo progetto era il fatto di entrare in un mondo nuovo, quello cinese, che mi affascina parecchio. Anche se probabilmente dovrò risiedere in una grande o media città per gestire il mio lavoro, mi ero ripromesso con il tempo e imparando piano piano la lingua, di andare alla ricerca della vera Cina, quella più legata alle tradizioni e non occidentalizzata. Peraltro mi ero fatto l'idea che anche il cinese che vive nelle grandi città avesse in se una innata gentilezza e una disponibilità al rapporto umano che il messaggio di chinese-boy mi ha distrutto. In Italia mi sembra che una certa gentilezza sia abbastanza costante, c'è voglia di parlare con gli altri, seppur di cose magari banali come il tempo, la salute, la partita di calcio, insomma, c'è una convivialità e una esigenza a comunicare che è molto sentita. Nel sud d'Italia, poi, si offendono se non accetti il bicchiere di vino o l'invito a mangiare a casa loro... Essendo io una persona sempre allegra, disponibile al dialogo (anche quello banale, se necessario), che sorride molto e se pu? dà una mano a chi la chiede, trovarmi tra persone come quelle che descrive chinese-boy sarebbe per me un "Inferno". Fatemi capire meglio...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marinmago »

vasco reds

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« Risposta #10 il: 24 Gennaio, 2009, 11:32:23 am »
:-D  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

chinese-boy

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« Risposta #11 il: 24 Gennaio, 2009, 11:41:33 am »
Citazione da: "marinmago"
Il messaggio di chinese-boy mi ha lasciato molto perplesso. Sono italiano e avrò la possibilità/necessità di passare lunghi periodi in Cina per seguire un progetto imprenditoriale. La cosa che più mi attirava di questo progetto era il fatto di entrare in un mondo nuovo, quello cinese, che mi affascina parecchio. Anche se probabilmente dovrò risiedere in una grande o media città per gestire il mio lavoro, mi ero ripromesso con il tempo e imparando piano piano la lingua, di andare alla ricerca della vera Cina, quella più legata alle tradizioni e non occidentalizzata. Peraltro mi ero fatto l'idea che anche il cinese che vive nelle grandi città avesse in se una innata gentilezza e una disponibilità al rapporto umano che il messaggio di chinese-boy mi ha distrutto. In Italia mi sembra che una certa gentilezza sia abbastanza costante, c'è voglia di parlare con gli altri, seppur di cose magari banali come il tempo, la salute, la partita di calcio, insomma, c'è una convivialità e una esigenza a comunicare che è molto sentita. Nel sud d'Italia, poi, si offendono se non accetti il bicchiere di vino o l'invito a mangiare a casa loro... Essendo io una persona sempre allegra, disponibile al dialogo (anche quello banale, se necessario), che sorride molto e se pu? dà una mano a chi la chiede, trovarmi tra persone come quelle che descrive chinese-boy sarebbe per me un "Inferno". Fatemi capire meglio...


hahahahah ... l'inferno non e' niente confronto alla futura cina che vedrai..hehehehe no dai scherzo., comunq. la cina non e' cosi... in senso che se ti interessa trovare la vera cina... non troverai gente scortese, avaro e con l'obbiettivo di fare sempre piu soldi per essere un gradino al di sopra dei altri.... i cinesi sono cordiali e se sei straniero sono molto curiosi di conoscerti...ecc :D
il fatto e' che la cina sta cambiando ed e' proprio nei punti dove l'occidente ha messo piu naso... dove la gente vede tutti i giorni arricchirsi il suo vicino di casa... dove vede che i soldi li arrivano davanti ai occhi ma non riesce ad afferarli piu che puo......

pultroppo i soldi puo cambiare molte cose......
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da chinese-boy »
ciao

marinmago

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« Risposta #12 il: 24 Gennaio, 2009, 12:28:41 pm »
La tua risposta mi rincuora. Mi fa piacere che tu scrivi che i cinesi sarebbero curiosi di conoscermi, come occidentale, perchè io stesso sono curioso di conoscere loro come orientali.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marinmago »

savesichuan

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« Risposta #13 il: 24 Gennaio, 2009, 13:06:16 pm »
smettila di piagere sempre e guarda al tuo futuro, anche se vedo tutto nero.ahah :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da savesichuan »
ama e sarai amato, odia e sarai odiato

Maxpayne84

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« Risposta #14 il: 24 Gennaio, 2009, 20:33:22 pm »
quando ero in cina, e si parla di 15 anni fa ed ero piccolo cmq la gente hanno una certa gentilezza e voglia di conoscere verso gli stranieri, non escludo che in questi anni di sviluppo economico accellerato le cose siano cambiate leggermente, ma posso assicurare che la maggior parte delle persone sono per bene e umane!
purtroppo una crescita cosi veloce ha scombinato l'equilibrio economico delle persone rendendo la differenza tra ricci/normali un po troppo esagerata...la mia speranza è che si possa raggiungere un equilibrio dei tenori di vita come in altri paesi occidentali!
chi vivrà vedra! :P
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Maxpayne84 »