Il messaggio di chinese-boy mi ha lasciato molto perplesso. Sono italiano e avrò la possibilità/necessità di passare lunghi periodi in Cina per seguire un progetto imprenditoriale. La cosa che più mi attirava di questo progetto era il fatto di entrare in un mondo nuovo, quello cinese, che mi affascina parecchio. Anche se probabilmente dovrò risiedere in una grande o media città per gestire il mio lavoro, mi ero ripromesso con il tempo e imparando piano piano la lingua, di andare alla ricerca della vera Cina, quella più legata alle tradizioni e non occidentalizzata. Peraltro mi ero fatto l'idea che anche il cinese che vive nelle grandi città avesse in se una innata gentilezza e una disponibilità al rapporto umano che il messaggio di chinese-boy mi ha distrutto. In Italia mi sembra che una certa gentilezza sia abbastanza costante, c'è voglia di parlare con gli altri, seppur di cose magari banali come il tempo, la salute, la partita di calcio, insomma, c'è una convivialità e una esigenza a comunicare che è molto sentita. Nel sud d'Italia, poi, si offendono se non accetti il bicchiere di vino o l'invito a mangiare a casa loro... Essendo io una persona sempre allegra, disponibile al dialogo (anche quello banale, se necessario), che sorride molto e se pu? dà una mano a chi la chiede, trovarmi tra persone come quelle che descrive chinese-boy sarebbe per me un "Inferno". Fatemi capire meglio...