agiornamento 06.03.09:
Oggi, a partire dalle ore 17.30, presso l'Associazione "Il Cielo sopra Esquilino" (Via Galilei 57) di Roma si é svolta l'iniziatica "MEDICI, INFERMIERI E NON SPIE" contro il Disegno di Legge 733, organmizata da Cittadinanzattiva Roma Centro, Medici Senza Frontiere, Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, Medici contro la tortura, Amnesty International, Casa dei Diritti Sociali, Medici per i Diritti Umani ed Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione (ASGI).
Relatori, dinanzi ad una affollatissima platea di cittadini, medici, rappresentanti di associazioni (e comprendente 2 rappresentanti associativi cinesi e 1 giornalista di "Tempo Europa Cina"):
* Roberto Crea - Cittadinanzattiva Roma Centro
* Sergio Briguglio e Fabio Baglioni - ASGI
* Savide Integlia - demografo ed economosta sanitario
* Paolo Giorgio Rossi e Patrizio Pezzotti - epidemiologi
* Luigi Bartoletti - Federazioone Italiana Medici di Famiglia
e rappresentanti delle altre associazioni organizzatrici.
Sono stati spiegate le conseguenze drammatuiche sul piano umano, sanitario, epidemiologio della norma di cui parlava l'articolo con cui ho aperto questo topic e che già si registrano in parte a causa dell'"eddetto annuncio" (calo del 22% del ricorso di migranti irregolari ai servizi degli ospedali romani di Ostia e "Pertini" nel mese di febbraio) ed ampia documentazione giuridica é stata data a conferma della NOVITA' e GRAVITA' della norma, in connessione con alre già esistento.
Infatti, per capire che in effetti non si tratta SOLO (e sarebbe già gravissimo) di abolizione del divieto di denuncia ma in modo indiretto dell'introduzione dell'OBBLIGO di denuncia, si deve tener conto delle seguenti norme intrecciate fra loro:
1) il DL 733 introduce il REATO di immigraziione clandestina (che finora NON ERA REATO)
2) lo stesso DL 733 all'art.39 cancella il divieto di denuncia da parte del personale (sanitario e non) delle strutture sanitarie dei migranti in posizione irregolare (che per effetto di quanto detto al punto precedente sono ADESSO considerati come autori di un REATO);
3) l'art 362 del Codice Penale impone ai medici ed al personale (sanitario e non) delle strutture pubbliche l'OBBLIGO di denuncia degli assistiti che siano implicati in un reato: l'eccezione di cui alla norma precedentemente citata viene abolita e quindi l'OBBLIGO di denuncia vale per il nuovo reato di "immigrazione clandestina" nelle strutture sanitarie pubbliche.