Leggendo l'articolo non mi sono irritato piu di tanto, infondo sono le informazioni che l'autrice pu? venire a conoscenza, e alla fine non ci ha calcato molto.
Non credo che ci si deve arrabbiare con articoli del genere, sono scritti probabilmente da persone ragionevoli come molti di noi e se ci aprissimo a un dialogo, sarebbero probabilmente disponibili a ricrederci su certi questioni.
Certo, se ci immedesimassimo in un italiano medio, non lo penseremo diversamente, serve dialogo, e associna esiste anche per questo.
1 Alcune precisazioni andrebbero fatte all'autrice (presumo una donna giovane), a riguardo della tutela e dei diritti dei bambini stranieri: il diritti non piovono dal cielo, spesso te le devi guadagnare, e se i bambini hanno avuto la sfortuna di esser nati in famiglie alla ricerca del benessere, vivranno certamente in una realtà diversa da quella di molti bambini di paesi più ricchi, realtà che nessun genitore cinese auspicherebbe per il proprio figlio. Gli interventi della forza dell'ordine non portano finanziamenti per tutelare i bimbi.
2 Gli operai cinesi in cina, generalmente lavorano 8 ore al giorno.
3 E' vero, a livello igienico alcuni ristoranti cinesi non sono sicuramente a norma, per questioni culturali sul cibo (es. in india culturalmente mangiano con le mani), per non chiarezza delle norme igieniche (a Torino mi pare che su un controllo a tappeto della USL, il 90% dei ristoranti ITALIANI sono risultati non in regola) e stupidaggine dei gestori.
4 Le pelliccie le fanno anche in europa, infilando un morsetto nell'ano dell'animale e l'altro sulla testa, per ammazzarli con l'elettricità. Ci? non giustifica quel che viene fatto in cina, ma è inutile impressionarsi in modo ipocrita.
5 la parte finale dell'articolo, che definisce come sfruttare l'ascesa dell'economia cinese a proprio vantaggio sembra dimostrare che le critiche fatte prima non erano critiche di per se, ma causate da questioni utilitaristiche. Insomma, ci si accorge che i cinesi non hanno diritto solo quando ci? lede il mercato italiano. Ecco spuntar fuori la visione utilitaristica di rifarsi sfruttando i vantaggi dell'economia cinese proprio come fanno i cinesi. Le fette di torte vanno divise, se poi servono per sfamarsi, non c'è niente di male.
Ripeto, comunque non mi sembra un articolo cattivo, rispecchia un po' le idee spassionate di un italiano medio.