per Alex80
cerco di essere il meno lungo possibile nel rispondere alla tua questione che é assai complessa:
1) concordo che il problema essenziale é, come tu dici, il problema della SOSTENIBILITA' dello sviluppo e ti dico per essere sintetico che mi interessa molto la posizione di Serge Latouche (che viene banalizzata erroneamente come "decrescita");
2) concordo pure che la Cina non si é affatto avviata, ancora, lungo una strada di sviluppo sostenibile anche se inizia a studiarla;
3) concordo sui rischi dei nuovi nazionalismi;
detto questo, però:
4) il modello distruttivo che sta portando attualmente alla rovina Umanità e Pianeta é stato creato dallo/nello Occidente e da questo esportato (imposto) al resto del Mondo ed esso si basa su 3 assunti:
* illimitatezza delle risorse (falso)
* possibilità di eterna crescita ed espansione dei consumi e del modello stesso (falso per la falsità del punto precedente);
* posibilità di mantenere all'infinito la rapina coloniale e poi neocoloniale del Sud del Mondo, di averne le risorse a basso prezzo e di essere egemoni su di esso dal punto di vista dei consumi, politico ed ideologico.
Senza la compresenza di quei 3 fattori il modello crolla.
Ebbene, le lotte anticoloniali, la posizione conquistata dalla Cina (e parzialmente da India e Brasile, ecc.) e le contraddizioni interne dell'Occidente hanno reso anche il terzo assunto falso e quindi il modello é destinato a crollare e quelle che possono sembrare contraddizioni INTERNE al modello (dato che la Cina lo ha apparentemente assunto in pieno, il che é vero solo in parte), nazionalistiche, sono invece contraddizioni mortali fra il modello e il venir meno delle condizioni della sua stessa durata.
Inoltre la Cina:
- ha aderito come ho detto solo IN PARTE a quel modello (ad esempio non ne ha tratto per niente le conseguenze politiche e nel rapporto fra potere politico e potere economico; in Cina il primo resta PREMINENTE sul secondo e per capirsi ci si pu? aricchire ma non "scendere in campo" o controllare TV alla Berlusconi ...);
- ha una tradizione millenaria del tutto DIVERSA da quella occidentale, analizzata da Weber, che ha prodotto invece quel modello;
- ha una rilevanza demografica ed economica che la rendono fattore CENTRALE (ora che non é serva di nessuno) come nessun altro (nel bene e nel male) dell'evoluzione planetaria;
- ha perfettamente diritto (eticamente) di far crescere ancora i propri livelli di consumo (nulla dà diritti maggiori a uno Statunitense o a un Italiano medio di consumare 5-10 volte più di un Cinese medio) e nel farlo fa entrare rasticamente in crisi la favola della sostenibilità di quel modello, che nei fatti continua ad essere propinata agli Occidentali dalle forze da noi egemoni (siano di magioranza o di opposizione);
- si sta cominciando a porre con una rapidità superiore all'Occidente i problemi ambientali e di sostenibilità (dato che fra il suo boom economico e tali preoccupazioni sono passati 15 anni, in Occidente ne sono passati 180!).
e poiché l'Occidente ha stratificato abitudini consumistiche INSOSTENIBILI per circa 70 anni, senza una scossa DRAMMATICA dall'esterno l'Occidente non muterà strada e poterà nel baratro il Pianeta (ce li vedi i Partiti occidentali farsi votare spiegando che bisogna avere oggi ad esempio NON PIU' DI DIECI VOLTE le auto procapite cinesi, ossia quelle che i Cinesi potrebbero avere fra 10-20 anni? gli Italiani hanno cica 2 auto a famiglia, i Cinesi circa 1 ogni 200 famiglie.... e da noi si fanno incentivi per l'acquisto di altre auto invece di eliminarne il 70%....) e saranno proprio i consumi di Cina, India, ecc. a creare definitivamente quella scossa DRAMMATICA che in passato si evitava imponendo la miseria ai Cinesi e agli Indiani con i cannoni (e col beneplacito sostanziale anche dei "poveri" occidentali), cosa che oggi finalmente non pu? avvenire più.
Quindi, OGGETTIVAMENTE, ben al di là dei limiti delle scelte cinesi (che ci sono eccome), il problema NON E' la sostituzione di un'egemonia ad un'altra, perché MAI ci saranno le risorse per dare a Cinesi ed Indiani(ecc.) i livelli di consumi attuali degli Occidentali ma siccome non si pu? più impedire che tali consumi crescano ancora un po', saremo noi Occidentali a dover dire addio ad aliquote enormi dei nostri consumi (si ipotizza circa il 50%) e questo farà crollare del tutto il modello, in tutto il pianeta, sul piano economico ma anche e soprattutto ideologico, etico dei valori su cui impostare la vita.
Insomma: il re si mostra nudo!
La Cina si sta preparando (vedi anche il recupero di Confucio e del Taoismo, strumentale, certo, ma non estraneo alla Storia cinese...) e se non commetterà troppi errori e non sarà travolta dalla crisi USA andrà avanti non come "salvatrice" ma come detonatore...; l'Occidente che fa, a parte erigere stereotipi xenofobi suicidi?