minimizzare la durata e l'importanza (hai ironizato: "il terribile periodo colonialista") del colonialismo italiano significa cercare di renderlo "meno peggiore" degli altri, ossia difenderlo: neanche te ne accorgi nè ti accorgi quanto ci? sia coerente con altre minimizzazioni tue (es.: DL 733, ecc.) che emanano dalla stessa concezione, filorazzista, come non ti accorgi che trascini te stesso e me sempre OT, visto che si parlava di Tibet e di come la sua situazione viene mistificata in Italia ed io ho citato l'ignoranza italiana e la censura sul proprio colonialismo come 2 fra i diversi fattori elencati per spiegare perché in Italia ci siano tanti "ignoranti o disinformatori" e perché anche sul Tibet, come sull'Iran, sui Rom, sulle origini del razzismo, sui debiti culturali italiani verso le culture afroasiatiche, ecc., si incontrino menzogne a raffica, pefino su questo forum.
per tornare in topic nonostante te, equiparare la condizione del Tibet a quella delle ex-colonie italiane, come tu fai, poi, é un'altra menzogna storica che certo io non ho mai sostenuto; semmai il Tibet pu? essere equiparato storicamente alla Bourgogne, visto che l'epoca di loro prima immissione sotto il controllo (diretto o indiretto) di una monarchia "unificatrice" é sostanzialmente la stessa, assai anteriore a quella dell'Alsazia, del Trentino, della Corsica, della Scozia, della Calabria, del Caucaso, della Siberia, ecc. (come si vede non parlo di aree con lotte secessioniste come i Pasi Baschi, l'Irlanda del Nord, il Kurdistan, il Kossovo, ecc. ma di ben altro fenomeno) e che non ha nullòa a che bedere col fenomeno coloniale moderno che é SOLO occidentale.
é argomento mistificatorio dei difensori del lamaismo schiavista sostenere che il Tibet é "diventato" cinese solo negli anni '50 del XX secolo e che é una "colonia" cinese, per cui la sacrosanta lotta di liberazione anche armata di Etiopi, Libici, ecc. contro l'Italia coloniale, come di Marocchini, Algerini, Vietnmamiti, ecc. contro la Francia coloniale, come di Angolani, Mozambicani, ecc. contro il Portogallo coloniale non ha NULLA a che vedere con il caso tibetano, che si colloca in un'altra dimensione problematica storico-culturale, assieme a processi articolati di "riunificazione" monarchico-imperiale che hanno caratterizzato i secoli XIV-XVIII (prima del moderno colonialismo europeo) in Asia come in Europa e che non sono paragonbili, ripeto, neppure all'annesione del SudTirolo da pate dell'Italia sabauda o all'occupazione di Timor Est da parte del'Indonesia....