di nuovo Tibet!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! - page 4 - Sfoghi - Associna Forum

Autore Topic: di nuovo Tibet!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!  (Letto 17165 volte)

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vasco reds

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« Risposta #45 il: 04 Aprile, 2009, 06:37:51 am »
Citazione da: "nessuno"
Citazione da: "vascoexinhong"
l'anno scorso le olimpiadi adesso i prossimi mondiali di calcio che si terranno in sudafrica...... ogni occasione è buona per creare il "caso"
http://www.corriere.it/editoriali/09_ma ... 6ba6.shtml
se si vuole ottenere qualcosa a mio avviso anzichè stuzzicare,  il dalai lama dovrebbe andare direttamente a pechino a discutere, questo sarebbe un vero atto di buona volontà e distensione. non le solite proteste violente che vediamo spesso esercitare anche in italia da manipoli di esagitati

Il Dalai Lama non intendeva "creare il caso", semplicemente gli hanno negato il visto per entrare in Sud Africa dove lo avevano invitato proprio i sudafricani. E succederebbe lo stesso se chiedesse di andare a parlare a Pechino: gli negherebbero il visto per entrare in Cina. Inoltre il Dalai Lama non ha mai approvato la violenza, nemmeno la violenza dei tibetani. Al contrario, ha minacciato di dimettersi se i tibetani non abbandoneranno i metodi violenti
http://www.itnews.it/news/2008/03251244 ... lenza.html


da quanto tempo è che dice di dimettersi se non cessano le violenze???  minimo un anno... e le violenze sono finite??? no visto che ripropone la stessa volontà il 253....   i casi poi si montano in tanti modi e noi in italia lo sappiamo bene :wink:
in confronto con il governo cinese sotto gli occhi del mondo potrebbe servire molto, il Dalai Lama dice che non vuole l'indipendenza ma la libertà di culto ed espressione, bene allora perchè in india c'è un "governo ombra" con tanto di bandiera che viene portata in giro per il mondo??? la buona volontà si vedrebbe anche dallo scioglimento dello stesso, per ottenere qualcosa bisogna concedere qualcosa :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

nessuno

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« Risposta #46 il: 07 Aprile, 2009, 22:05:22 pm »
Citazione da: "vascoexinhong"
Citazione da: "nessuno"
Citazione da: "vascoexinhong"
l'anno scorso le olimpiadi adesso i prossimi mondiali di calcio che si terranno in sudafrica...... ogni occasione è buona per creare il "caso"
http://www.corriere.it/editoriali/09_ma ... 6ba6.shtml
se si vuole ottenere qualcosa a mio avviso anzichè stuzzicare,  il dalai lama dovrebbe andare direttamente a pechino a discutere, questo sarebbe un vero atto di buona volontà e distensione. non le solite proteste violente che vediamo spesso esercitare anche in italia da manipoli di esagitati

Il Dalai Lama non intendeva "creare il caso", semplicemente gli hanno negato il visto per entrare in Sud Africa dove lo avevano invitato proprio i sudafricani. E succederebbe lo stesso se chiedesse di andare a parlare a Pechino: gli negherebbero il visto per entrare in Cina. Inoltre il Dalai Lama non ha mai approvato la violenza, nemmeno la violenza dei tibetani. Al contrario, ha minacciato di dimettersi se i tibetani non abbandoneranno i metodi violenti
http://www.itnews.it/news/2008/03251244 ... lenza.html

da quanto tempo è che dice di dimettersi se non cessano le violenze???  minimo un anno... e le violenze sono finite??? no visto che ripropone la stessa volontà il 253....   i casi poi si montano in tanti modi e noi in italia lo sappiamo bene :wink:
in confronto con il governo cinese sotto gli occhi del mondo potrebbe servire molto, il Dalai Lama dice che non vuole l'indipendenza ma la libertà di culto ed espressione, bene allora perchè in india c'è un "governo ombra" con tanto di bandiera che viene portata in giro per il mondo??? la buona volontà si vedrebbe anche dallo scioglimento dello stesso, per ottenere qualcosa bisogna concedere qualcosa :wink:


Mah sarà...
A me questi ragionamenti fanno venire in mente la favola del lupo e dell'agnello
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da nessuno »

vasco reds

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« Risposta #47 il: 08 Aprile, 2009, 07:07:16 am »
nello Xinjiang c'è una situazione similare a quella tibetana..... ai mai sentito un giornale parlarne???
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

kay_asuma

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« Risposta #48 il: 08 Aprile, 2009, 11:16:38 am »
Forse perche una buona parte sono mussulmani e a giorno d'oggi agli occidentali spaventano questa gente????
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kay_asuma »
Solo uno stupido non torna dove è stato felice l\'ultima volta.....

nessuno

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« Risposta #49 il: 08 Aprile, 2009, 18:52:17 pm »
Citazione da: "vascoexinhong"
nello Xinjiang c'è una situazione similare a quella tibetana..... ai mai sentito un giornale parlarne???


Si, certo. Per esempio usando come chiave di ricerca "Xinjiang" nel sito de "La repubblica" si vede che ne parlano anche i giornali italiani
http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... w=archivio
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da nessuno »

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« Risposta #50 il: 08 Aprile, 2009, 19:08:38 pm »
Citazione da: "kay_asuma"
Forse perche una buona parte sono mussulmani e a giorno d'oggi agli occidentali spaventano questa gente????


Anche il governo cinese si preoccupa dell'estremismo islamico, e per gli stessi motivi dei governi occidentali. Nel caso specifico della Cina c'è un rischio aggiuntivo, e cioè che gli uiguri musulmani chiedano la secessione per creare uno stato islamico tipo quello dei talebani in Afghanistan. Una evoluzione del genere comporterebbe tre conseguenze: primo, perdere lo Xinjiang; secondo, ritrovarselo alla frontiera cinese come stato islamico legato al terrorismo internazionale; terzo, gli han diventerebbero una minoranza etnica in quello stato, e sarebbero nella stessa situazione in cui oggi si trovano gli uiguri in Cina se non anche peggio.  Lo stesso problema è già stato affrontato dalla Russia in Tagikistan, Ukbekistan, ecc. dopo la fine dell'Unione Sovietica
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da nessuno »

nessuno

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« Risposta #51 il: 08 Aprile, 2009, 19:27:42 pm »
Tornando allo spunto iniziale di zsw. Il governo cinese ha le sue ragioni. Nelle manifestazioni anticinesi di marzo sono morte circa venti persone, soprattutto cittadini han che avevano dei negozi che sono stati incendiati e saccheggiati
http://www.corriere.it/esteri/09_aprile ... aabc.shtml

Ma i metodi del governo cinese sono estremamente brutali. L'esercito cinese tratta il Tibet come una nazione nemica occupata. In certe zone del Tibet i soldati sono più dei civili. Gli arresti illegali e gli omicidi di civili tibetani sono cose di tutti i giorni. Secondo l'esperienza dell'Europa (compresa l'Italia) queste situazioni portano guerre, terrorismo e un'infinità di violenze. Prima o poi il governo cinese sarà costretto a concedere l'indipendenza o una autonomia estremamente ampia ai tibetani oppure a cancellarli come se non fossero persone. Così almeno è successo in Europa in situazioni simili
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da nessuno »

vasco reds

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« Risposta #52 il: 08 Aprile, 2009, 21:47:08 pm »
Citazione da: "nessuno"
Citazione da: "vascoexinhong"
nello Xinjiang c'è una situazione similare a quella tibetana..... ai mai sentito un giornale parlarne???

Si, certo. Per esempio usando come chiave di ricerca "Xinjiang" nel sito de "La repubblica" si vede che ne parlano anche i giornali italiani
http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... w=archivio


infatti sei dovuto andare a cercarlo nello storico...
le situazioni sono uguali prova a contare le notizie riferite al tibet e a quelle dello xinjiang vedrai che i conti non tornano :wink:
« Ultima modifica: 09 Aprile, 2009, 07:24:16 am da vascoexinhong »

kay_asuma

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« Risposta #53 il: 09 Aprile, 2009, 00:36:32 am »
Citazione da: "nessuno"
Tornando allo spunto iniziale di zsw. Il governo cinese ha le sue ragioni. Nelle manifestazioni anticinesi di marzo sono morte circa venti persone, soprattutto cittadini han che avevano dei negozi che sono stati incendiati e saccheggiati
http://www.corriere.it/esteri/09_aprile ... aabc.shtml

Ma i metodi del governo cinese sono estremamente brutali. L'esercito cinese tratta il Tibet come una nazione nemica occupata. In certe zone del Tibet i soldati sono più dei civili. Gli arresti illegali e gli omicidi di civili tibetani sono cose di tutti i giorni. Secondo l'esperienza dell'Europa (compresa l'Italia) queste situazioni portano guerre, terrorismo e un'infinità di violenze. Prima o poi il governo cinese sarà costretto a concedere l'indipendenza o una autonomia estremamente ampia ai tibetani oppure a cancellarli come se non fossero persone. Così almeno è successo in Europa in situazioni simili


Se gli arresti illegali e gli omicidi di civili sono cose di tutti i giorni, a quest'ora in tibet non girerebbe più un solo Tibetano.
Se la cina volesse veramente la fine dl tibet , lo avrebbe raso al suolo dal giorno della sua occupazione .
Il Tibet vedrà la sua indipendenza quando la cina non sarà più uno stato con il regime totalitario .
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da kay_asuma »
Solo uno stupido non torna dove è stato felice l\'ultima volta.....

Dalai

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« Risposta #54 il: 20 Maggio, 2009, 18:11:53 pm »
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l'anno scorso le olimpiadi adesso i prossimi mondiali di calcio che si terranno in sudafrica...... ogni occasione è buona per creare il "caso"
http://www.corriere.it/editoriali/09_ma ... 6ba6.shtml
se si vuole ottenere qualcosa a mio avviso anzichè stuzzicare,  il dalai lama dovrebbe andare direttamente a pechino a discutere, questo sarebbe un vero atto di buona volontà e distensione. non le solite proteste violente che vediamo spesso esercitare anche in italia da manipoli di esagitati

Il Dalai Lama non intendeva "creare il caso", semplicemente gli hanno negato il visto per entrare in Sud Africa dove lo avevano invitato proprio i sudafricani. E succederebbe lo stesso se chiedesse di andare a parlare a Pechino: gli negherebbero il visto per entrare in Cina. Inoltre il Dalai Lama non ha mai approvato la violenza, nemmeno la violenza dei tibetani. Al contrario, ha minacciato di dimettersi se i tibetani non abbandoneranno i metodi violenti
http://www.itnews.it/news/2008/03251244 ... lenza.html


Concordo con l'articolo e la dignità perduta per il Sudafrica, uno stato con un passato del genere non si sarebbe dovuto comportare così, c'è però da ricordare lche questri decisioni vengono prese sotto la minaccia di pesanti ritorsioni da parte del governo comunista e questo la dice lunga sulla colonizzazione cinese in Africa. Alla fine sono sempre i deboli a rimetterci.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dalai »
P÷jong tendr÷ getzen nyi-÷ kyi, Trashic-nang humdu tromi zi, Nacho m³npi yule gye-gyur chi.

vasco reds

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« Risposta #55 il: 03 Giugno, 2009, 15:50:22 pm »
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

Xaratos

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« Risposta #56 il: 03 Giugno, 2009, 16:38:15 pm »
Citazione da: "kay_asuma"
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Tornando allo spunto iniziale di zsw. Il governo cinese ha le sue ragioni. Nelle manifestazioni anticinesi di marzo sono morte circa venti persone, soprattutto cittadini han che avevano dei negozi che sono stati incendiati e saccheggiati
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Ma i metodi del governo cinese sono estremamente brutali. L'esercito cinese tratta il Tibet come una nazione nemica occupata. In certe zone del Tibet i soldati sono più dei civili. Gli arresti illegali e gli omicidi di civili tibetani sono cose di tutti i giorni. Secondo l'esperienza dell'Europa (compresa l'Italia) queste situazioni portano guerre, terrorismo e un'infinità di violenze. Prima o poi il governo cinese sarà costretto a concedere l'indipendenza o una autonomia estremamente ampia ai tibetani oppure a cancellarli come se non fossero persone. Così almeno è successo in Europa in situazioni simili

Se gli arresti illegali e gli omicidi di civili sono cose di tutti i giorni, a quest'ora in tibet non girerebbe più un solo Tibetano.
Se la cina volesse veramente la fine dl tibet , lo avrebbe raso al suolo dal giorno della sua occupazione .
Il Tibet vedrà la sua indipendenza quando la cina non sarà più uno stato con il regime totalitario .


Che io sappia, il Dalai Lama chiedeva che fosse una provincia autonoma (se non libero) e gia mi pare che la RPC la consideri tale, la domanda che mi sorge allora cosa s'intende per "Provincia Autonoma"? Mi sa che il Dalai Lama intende una cosa, la RPC ne intende un'altra.

Che io sappia, in Cina ci sono due province autonome HK e il Tibet, ma allora, perché succede tutto 'sto fracasso se è GIA autonomo?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

vasco reds

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« Risposta #57 il: 03 Giugno, 2009, 16:52:26 pm »
h.k. non è propio una provincia autonoma come macao.... ci vuole il passaporto
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

Xaratos

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« Risposta #58 il: 03 Giugno, 2009, 18:29:41 pm »
Ah no???

Su wikipedia ho trovato questo:

Citazione da: "wikipedia"
Nella Dichiarazione Congiunta, Deng Xiaoping (鄧小平) formulò il principio di "Un paese, due sistemi" in cui si lasciava libertà amministrativa a Hong Kong, pur delegando alla Cina i compiti di politica estera e difesa per un periodo di 50 anni, fino al 2047.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Xaratos »
"Ho pieta di coloro; che l´amore di se ha legato alla patria. La patria non è altro che un campo di tende, in un deserto di sassi!" - Antico Canto Tibetano.

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« Risposta #59 il: 03 Giugno, 2009, 21:49:56 pm »
Citazione da: "Xaratos"
Ah no???

Su wikipedia ho trovato questo:

Citazione da: "wikipedia"
Nella Dichiarazione Congiunta, Deng Xiaoping (鄧小平) formulò il principio di "Un paese, due sistemi" in cui si lasciava libertà amministrativa a Hong Kong, pur delegando alla Cina i compiti di politica estera e difesa per un periodo di 50 anni, fino al 2047.


è esatto ma comunque i cinesi "continentali" che vogliono andare ad hong kong devono passare la dogana con tanto di passaporto, partecipa alle olimpiadi con una sua delegazione, ha una sua bandiera, una sua moneta ed una sua borsa ecc. http://it.wikipedia.org/wiki/Hong_Kong
così come macao http://it.wikipedia.org/wiki/Macao sono regioni amministrative speciali a differenza delle regioni autonome che sono tibet xinjian , guanshi, mongolia interna, ninxia :wink:
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »