Caccia alle streghe - page 2 - Generale - Associna Forum

Autore Topic: Caccia alle streghe  (Letto 9029 volte)

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HuRoby

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« Risposta #15 il: 26 Dicembre, 2005, 13:59:16 pm »
Citazione da: "nik978"
come detto sopra:la legge colpisce indiscriminatamente tutti..produttori italiani e non...


ma in questo caso si parla più di cinesi,xkè se nn erro,sull'articolo ke ha letto alessandro,hanno proposto queste misure x via della concorrenza sleale cinese.Ti do ragione sul fatto ke colpisce italiani e non,ma in questo caso si riferisce ai cinesi
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da HuRoby »

nik978

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« Risposta #16 il: 26 Dicembre, 2005, 14:06:43 pm »
purtroppo viene fatta passare come legge che colpisce solo i cinesi come "venditori"(in minoranza in italia)..ma è diretta alla "Produzione"(la quasi totalità)..

io che in cina ho lavorato e dovrei (spero) trasferirimici entor un anno ho indagato un po e ho capito che comporta un controllo generale
ma l'uomo della strada purtroppo la concepisce solo come una misura contro i venditori.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da nik978 »
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lex74

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« Risposta #17 il: 26 Dicembre, 2005, 14:07:18 pm »
Citazione da: "HuRoby"
Un'altra cosa ke mi è venuto in mente,pensate  alle sigarette,se nn mi sbaglio,il governo ci guadagna "qualcosina" sulla vendita di questo prodotto,e correggetemi se sbaglio,il fumo nn fa tanto bene alla salute e kissà xkè "nessuno" fa niente. . . .mah kissà!.Avete presente alcuni film ke parlano di denunce fatte da xsone comuni contro i  7nani(x ki di voi avrà visto questi tipi di film capirete ki sono i 7nani)? I 7nani dicono:"noi produciamo sigarette,incartiamo del tabacco su carta e le mettiamo in vendita,nn obblighiamo nessuno a comprarle ancor di più a fumarle,LORO le accendono"

QUASI la stessa cosa ora cn le scarpe,noi le vendiamo,nn siete obbligate a comprarle,ma x questo,nn mi inventate leggi sl x svavorire NOI e favorire VOI. Secondo me,la maggiorparte degli occidentali sn avidi,su un singolo pezzo di qualsiasi cosa ci vogliono guadagnare troppo,mentre la maggiorparte degli asiatici,ci vuole guadagnare poco su un singolo pezzo,ma se ne si vende a quantità elevate. . . .pensate un po' voi. . .e poi vi kiedete xkè le vendite calano.A prato,conosco una xsona ke vende cellulari,e si rifornisce dalle stesse xsone ke ke si riforniscono i engozi italiani,bè,questa xsona le vende a 30 euro in meno di tutti,x il semplice fatto,ke ci vuole guadagnare di meno.IO nn vado a comprare dal cinese,xkè mi fido più degli italiani,xci? nn pensate ke sl xkè sn cinese,parlo bene solo dei cinesi, io guardo le cose cm stanno


Mi dispiace dirtelo ma non hai centrato lo spirito della mia osservazione.
Mi sembra che il vero prevenuto sia tu. Poi non parlare di favorire o sfavorire qualcuno o qualcosa perchè a questo mondo nessuno è un santo!
Io sono un piccolo produttore di articoli casalinghi e a volte mi succede di imbattermi in alcuni prodotti, importati dalla cina, con un prezzo di vendita inferiore a quello che è il MIO costo di acquisto della materia prima. Questa non è concorrenza sleale?! Sai cos'è il dumping? Sai cos'è la concorrenza sleale? E poi l'avidità, è parte integrante di tutti noi! nessuno escluso.Il matrimonio misto? sarà una scelta di tua figlia o tuo figlio, non tua. E non mi parlare di emarginazione, sono italiano mafioso e mangia spaghetti. Per quanto riguarda la mia sepoltura...non mi frega più di tanto visto che quando sei morto, sei morto punto e basta. Il problema è di chi resta, non di chi se ne va.
Dimmi dov'è che vendono i cellulari a meno che ci vado pure io! :o
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da lex74 »

HuRoby

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« Risposta #18 il: 26 Dicembre, 2005, 14:11:51 pm »
a me nn semrba concorrenza sleale,ma poi definiamo CONCORRENZA SLEALE!

il Business è questo

se io ho possibilità di andare in un altro paese a comprare roba xkè più conveniente,tu puoi fare lo stesso,io la compro in cina??comprala anke tu in cina,oppure vai in india.Ovvio ke visto ke sn cinese,le possibilità ke io possa entrare in cina sn maggiori ke x te ke ti devi fare il visto,sia x la cina ke x l'india,ma questo è il business c'è ki è sfavorito ki no. Sennò ank'io dovrei lamentarmi di tutte quelle borse firmate ke costano sopra i mille ,ma nn le compro,sn decisioni ke si prendono queste,cm tu ke nn vuoi andare in cina,e se volessi,potresti benissimo farlo,ma sai ke nn sarebbe conveniente x via delle poke conoscenze,x la lingua e x il visto.

Io sn Ateo 100% e mi frega dove sn sepolto anke se nn lo saprò,ma questi sn i miei voleri!!!

se a te nn ti frega,bè,queste sn decisioni ;)
« Ultima modifica: 26 Dicembre, 2005, 14:16:47 pm da HuRoby »

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« Risposta #19 il: 26 Dicembre, 2005, 14:15:06 pm »
Citazione da: "nik978"
come detto sopra:la legge colpisce indiscriminatamente tutti..produttori italiani e non...

verificare il made in china vuol dire, oggi come oggi, interessare tutta la produzione di clazeture in italia..


Assolutamente d'accordo. La percezione è soggettiva e non realistica.
Nel mio caso mi sento stretto in una morsa letale: da una parte la pressione fiscale dello stato che non incentiva ne lo sviluppo delle tecnologie ne snellisce i processi burocratici/amministrativi, dall'altra la concorrenza spietata del made in china o india che, piano piano, sta raggiungendo standard qualitativi sempre più elevati.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da lex74 »

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« Risposta #20 il: 26 Dicembre, 2005, 14:22:01 pm »
Citazione da: "HuRoby"
a me nn semrba concorrenza sleale,ma sl ke ho amicizie più alte,bo.Vai anke tu in cina a rifornirti no?
il Business è questo


Si, per alimentare la guerra del prezzo! Oramai è tardi.
Prova a pensare cosa succederebbe se tutti importassero dall'estero:
Tutti i produttori locali non avrebbero più ragione di esistere, lavoratori dipendenti inclusi. E senza lavoro non si campa ne si comprano prodotti, ne made in china ne made in italy ne made in marocco.

Non è questione di amicizie. L'importante è fare business con la testa pensando oltre che a se stessi anche a ci? che c'è intorno.
L'imprenditore, senza le persone, non è nessuno e la tendenza attuale tende a bypassarle.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da lex74 »

nik978

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« Risposta #21 il: 26 Dicembre, 2005, 14:23:26 pm »
Citazione da: "lex74"
Citazione da: "nik978"
come detto sopra:la legge colpisce indiscriminatamente tutti..produttori italiani e non...

verificare il made in china vuol dire, oggi come oggi, interessare tutta la produzione di clazeture in italia..

Assolutamente d'accordo. La percezione è soggettiva e non realistica.
Nel mio caso mi sento stretto in una morsa letale: da una parte la pressione fiscale dello stato che non incentiva ne lo sviluppo delle tecnologie ne snellisce i processi burocratici/amministrativi, dall'altra la concorrenza spietata del made in china o india che, piano piano, sta raggiungendo standard qualitativi sempre più elevati.


io (comr dipendente) con la cina ci lavoro, nel senso che "ci vendo". quasi nulla di quello che viene prodotto li torna a me in italia.

ok, molte parti meccaniche vengon fatte li, ma il rispamrio non è così enorme.(purtroppo i nostri volumi produttivi sono bassi, e nella zona dve siamo noi tutte le officine di buon livello lavorano su numeri grossi..)

stando in cina c si rende conto delgi errori compiuti in itlaia in questi anni (a livello di politica dello stato nei confronti delle azeinde e di mentalità delle aziende stesse)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da nik978 »
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« Risposta #22 il: 26 Dicembre, 2005, 14:27:56 pm »
Citazione da: "HuRoby"
a me nn semrba concorrenza sleale,ma poi definiamo CONCORRENZA SLEALE!

il Business è questo

se io ho possibilità di andare in un altro paese a comprare roba xkè più conveniente,tu puoi fare lo stesso,io la compro in cina??comprala anke tu in cina,oppure vai in india.Ovvio ke visto ke sn cinese,le possibilità ke io possa entrare in cina sn maggiori ke x te ke ti devi fare il visto,sia x la cina ke x l'india,ma questo è il business c'è ki è sfavorito ki no. Sennò ank'io dovrei lamentarmi di tutte quelle borse firmate ke costano sopra i mille ,ma nn le compro,sn decisioni ke si prendono queste,cm tu ke nn vuoi andare in cina,e se volessi,potresti benissimo farlo,ma sai ke nn sarebbe conveniente x via delle poke conoscenze,x la lingua e x il visto.

Io sn Ateo 100% e mi frega dove sn sepolto anke se nn lo saprò,ma questi sn i miei voleri!!!

se a te nn ti frega,bè,queste sn decisioni ;)


Mi vien da sorridere perchè si mormora di imprenditori italiani freelance che si buttano nel business delle importazioni senza considerare in alcun modo le differenze culturali che ci "dividono" e che, inevitabilmente, si sono trovati a gambe all'aria...siamo finiti in un campo minato, in un discorso senza fine....è così che gira il mondo....
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« Risposta #23 il: 26 Dicembre, 2005, 14:30:12 pm »
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come detto sopra:la legge colpisce indiscriminatamente tutti..produttori italiani e non...

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Assolutamente d'accordo. La percezione è soggettiva e non realistica.
Nel mio caso mi sento stretto in una morsa letale: da una parte la pressione fiscale dello stato che non incentiva ne lo sviluppo delle tecnologie ne snellisce i processi burocratici/amministrativi, dall'altra la concorrenza spietata del made in china o india che, piano piano, sta raggiungendo standard qualitativi sempre più elevati.

io (comr dipendente) con la cina ci lavoro, nel senso che "ci vendo". quasi nulla di quello che viene prodotto li torna a me in italia.

ok, molte parti meccaniche vengon fatte li, ma il rispamrio non è così enorme.(purtroppo i nostri volumi produttivi sono bassi, e nella zona dve siamo noi tutte le officine di buon livello lavorano su numeri grossi..)

stando in cina c si rende conto delgi errori compiuti in itlaia in questi anni (a livello di politica dello stato nei confronti delle azeinde e di mentalità delle aziende stesse)


Presumo che tu venda "tecnologia" vero?
Sbagliando si impara e dagli errori ci si migliora....
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nik978

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« Risposta #24 il: 26 Dicembre, 2005, 14:33:02 pm »
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Nel mio caso mi sento stretto in una morsa letale: da una parte la pressione fiscale dello stato che non incentiva ne lo sviluppo delle tecnologie ne snellisce i processi burocratici/amministrativi, dall'altra la concorrenza spietata del made in china o india che, piano piano, sta raggiungendo standard qualitativi sempre più elevati.

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ok, molte parti meccaniche vengon fatte li, ma il rispamrio non è così enorme.(purtroppo i nostri volumi produttivi sono bassi, e nella zona dve siamo noi tutte le officine di buon livello lavorano su numeri grossi..)

stando in cina c si rende conto delgi errori compiuti in itlaia in questi anni (a livello di politica dello stato nei confronti delle azeinde e di mentalità delle aziende stesse)

Presumo che tu venda "tecnologia" vero?
Sbagliando si impara e dagli errori ci si migliora....

guarda credo che non sia "spam" o off topic (visto che alla fine il discorso di caccia alle streghe si pu? esetnedere anche al rpodotto che non sia necessariamente un vestito)

www.phase.it

www.phase.con.cn

noi siamo 4 gatti che però forniamo un prodotto su misura o quasi per il cliente.e la cine è forse l'unico posto dove riusciamo a vendere un prodotto meno su misurama più standard.

ovviamente in cina ora le cose vanno bene ed è anhce più facile investire in risorse, ricerca e tecnologia.ma io sono convinto che in itlaia non ci sia stato il coraggio di fare certe scelte..(e ora lo stiamo pagando)
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« Risposta #25 il: 26 Dicembre, 2005, 14:34:30 pm »
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se io ho possibilità di andare in un altro paese a comprare roba xkè più conveniente,tu puoi fare lo stesso,io la compro in cina??comprala anke tu in cina,oppure vai in india.Ovvio ke visto ke sn cinese,le possibilità ke io possa entrare in cina sn maggiori ke x te ke ti devi fare il visto,sia x la cina ke x l'india,ma questo è il business c'è ki è sfavorito ki no. Sennò ank'io dovrei lamentarmi di tutte quelle borse firmate ke costano sopra i mille ,ma nn le compro,sn decisioni ke si prendono queste,cm tu ke nn vuoi andare in cina,e se volessi,potresti benissimo farlo,ma sai ke nn sarebbe conveniente x via delle poke conoscenze,x la lingua e x il visto.

Io sn Ateo 100% e mi frega dove sn sepolto anke se nn lo saprò,ma questi sn i miei voleri!!!

se a te nn ti frega,bè,queste sn decisioni ;)

Mi vien da sorridere perchè si mormora di imprenditori italiani freelance che si buttano nel business delle importazioni senza considerare in alcun modo le differenze culturali che ci "dividono" e che, inevitabilmente, si sono trovati a gambe all'aria...siamo finiti in un campo minato, in un discorso senza fine....è così che gira il mondo....


verissimo

ora è tardi x andare in cina afare i freelance..per certe cose sono "maturi".ed è giuato iniziare a rapportarsi su un livello superiore (collaborazioni, joint-venture, consociate....)

ma quello che parte come nel far west oramai in cina fa (molta) pcoa strada
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« Risposta #26 il: 26 Dicembre, 2005, 14:41:56 pm »
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Assolutamente d'accordo. La percezione è soggettiva e non realistica.
Nel mio caso mi sento stretto in una morsa letale: da una parte la pressione fiscale dello stato che non incentiva ne lo sviluppo delle tecnologie ne snellisce i processi burocratici/amministrativi, dall'altra la concorrenza spietata del made in china o india che, piano piano, sta raggiungendo standard qualitativi sempre più elevati.

io (comr dipendente) con la cina ci lavoro, nel senso che "ci vendo". quasi nulla di quello che viene prodotto li torna a me in italia.

ok, molte parti meccaniche vengon fatte li, ma il rispamrio non è così enorme.(purtroppo i nostri volumi produttivi sono bassi, e nella zona dve siamo noi tutte le officine di buon livello lavorano su numeri grossi..)

stando in cina c si rende conto delgi errori compiuti in itlaia in questi anni (a livello di politica dello stato nei confronti delle azeinde e di mentalità delle aziende stesse)

Presumo che tu venda "tecnologia" vero?
Sbagliando si impara e dagli errori ci si migliora....
guarda credo che non sia "spam" o off topic (visto che alla fine il discorso di caccia alle streghe si pu? esetnedere anche al rpodotto che non sia necessariamente un vestito)

www.phase.it

www.phase.con.cn

noi siamo 4 gatti che però forniamo un prodotto su misura o quasi per il cliente.e la cine è forse l'unico posto dove riusciamo a vendere un prodotto meno su misurama più standard.

ovviamente in cina ora le cose vanno bene ed è anhce più facile investire in risorse, ricerca e tecnologia.ma io sono convinto che in itlaia non ci sia stato il coraggio di fare certe scelte..(e ora lo stiamo pagando)



 :o  LAvoro molto interessante.
E' vero che in parte è mancato il coraggio ma dall'altra è mancata la sicurezza necessaria per affrontare certi tipi di cambiamento.
Parlo per me: anni fa abbiamo automatizzato i processi produttivi, ora come ora per fare un passo simile dovrei investire capitali che non ho a disposizione e raggiungerei livelli di costo cmq più elevati rispetto a chi produce nei paese cosiddetti low cost. Potrei puntare sul design anzichè sul prezzo ma cambiare fascia di mercato è un passo che comporta una certa lucidità mentale e un certo coraggio, che forse io non ho.
« Ultima modifica: 26 Dicembre, 2005, 14:48:28 pm da lex74 »

lex74

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« Risposta #27 il: 26 Dicembre, 2005, 14:43:03 pm »
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Citazione da: "HuRoby"
a me nn semrba concorrenza sleale,ma poi definiamo CONCORRENZA SLEALE!

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Io sn Ateo 100% e mi frega dove sn sepolto anke se nn lo saprò,ma questi sn i miei voleri!!!

se a te nn ti frega,bè,queste sn decisioni ;)

Mi vien da sorridere perchè si mormora di imprenditori italiani freelance che si buttano nel business delle importazioni senza considerare in alcun modo le differenze culturali che ci "dividono" e che, inevitabilmente, si sono trovati a gambe all'aria...siamo finiti in un campo minato, in un discorso senza fine....è così che gira il mondo....

verissimo

ora è tardi x andare in cina afare i freelance..per certe cose sono "maturi".ed è giuato iniziare a rapportarsi su un livello superiore (collaborazioni, joint-venture, consociate....)

ma quello che parte come nel far west oramai in cina fa (molta) pcoa strada


Si, le collaborazioni sono una buona via per trovare un equilibrio.
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« Risposta #28 il: 26 Dicembre, 2005, 14:48:24 pm »
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Non è questione di amicizie. L'importante è fare business con la testa pensando oltre che a se stessi anche a ci? che c'è intorno.
L'imprenditore, senza le persone, non è nessuno e la tendenza attuale tende a bypassarle.


infatti tutti usano la testa x fare business,poi cn le amicizie possiamo farle divenire realtà.se le xsone pensassero anke a ci? ke stanno intorno,di sicuro sarebbe un mondo migliore,ma evitiamo di sognare. la realtà è questa,e tutti devono farsene una ragione
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« Risposta #29 il: 26 Dicembre, 2005, 14:50:54 pm »
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Non è questione di amicizie. L'importante è fare business con la testa pensando oltre che a se stessi anche a ci? che c'è intorno.
L'imprenditore, senza le persone, non è nessuno e la tendenza attuale tende a bypassarle.

infatti tutti usano la testa x fare business,poi cn le amicizie possiamo farle divenire realtà.se le xsone pensassero anke a ci? ke stanno intorno,di sicuro sarebbe un mondo migliore,ma evitiamo di sognare. la realtà è questa,e tutti devono farsene una ragione


Difatti questa mentalità ha portato l'Italia sulla via della crisi economica.

Scusami ma sono un sognatore...che crede in ci? che fa....gli amici non mi aiutano a fare soldi ma a sentirmi vivo....
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