Roma, 21 mar. (Apcom) - In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, indetta dalle Nazioni Unite per oggi, le 27 organizzazioni promotrici della campagna "Non aver paura, apriti agli altri, apri ai diritti" annunciano che nei prossimi giorni sarà lanciato il "Petition Day", una giornata in cui a Roma e in altre città italiane verranno organizzate iniziative e invitati i cittadini e le cittadine a sottoscrivere il Manifesto della campagna contro il razzismo, l'indifferenza e la paura dell'Altro.
"Vogliamo raccogliere le firme e consegnarle al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il 20 giugno, Giornata mondiale del rifugiato, per sensibilizzare l'opinione pubblica in un momento in cui la difficile crisi economica rischia di incidere negativamente sui livelli di discriminazione ai danni di immigrati e rifugiati", spiega Laura Boldrini, portavoce in Italia dell'Alto commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr), tra i promotori del manifesto insieme a Cgil, Cisl, Uil, Amnesty International, Caritas, Arci e a varie associazioni cattoliche e laiche contro il razzismo.
"Chiediamo ai cittadini - continua Boldrini - di firmare il manifesto che ha tenuto insieme tutte queste organizzazioni così diverse tra loro. A chi riveste cariche pubbliche chiediamo di firmare una dichiarazione d'impegno per rompere l'equazione immigrazione-criminalità, per spezzare il corto circuito creato da paura, razzismo e xenofobia, evitando di creare allarmi ingiustificati e di far ricorso a pericolose generalizzazioni". Infine, spiega ancora la portavoce dell'Unhcr, "chiediamo ai giornalisti di attenersi alla Carta di Roma, il protocollo deontologico redatto dall'Ordine e dalla Fnsi su richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti". Boldrini esorta media e politici ad abbassare i toni e a non coniugare la parola immigrazione solo con i temi della sicurezza ma anche con altre tematiche come la cultura e lo scambio per dare agli italiani una foto più completa del fenomeno. "E' importante - aggiunge - che gli Stati vigilino attentamente sulla percezione dell'immigrazione tenendo presente la Dichiarazione universale dei Diritti dell'Uomo".