che i virus siano pericolosi (ma Veronesi spiega anche QUANTO lo fu: per mucapazza "il rischio di ammalarsi risultò per gli Italiani inferiore a quello di aspirare una boccata di fumo di sigaretta o percorrere 700 metri in auto"!!!!!!! ) lo sanno pure i bambini, mentre tanti ingenui e/o drogati dalle campagne mediatiche non sanno QUANTO siano pericolose tali campagne volute da pochi sciacalli delle industrie farmaceutiche e un medico di valore internazionale come Veronesi cerca (inutilmente se ha a che fare con figure come vasco...) di far capire alla gente questa seconda, importantissima verità quasi sempre volutamente dimenticata da chi sul terrore specula, ingrassa, fa profitti, costruisce carriere televisive e politiche e dai suoi poveri ascari; dice Veronesi (lo riporto dal link per chi fa fatica a leggere):
<Questo "sistema di salvataggio" rischia di incepparsi, però, se la popolazione non segue razionalmente le raccomandazioni di comportamento, perdendosi nelle sue ansie. E qui arriviamo al secondo pericolo. Tutti capiamo bene che i media per loro natura sono alla ricerca della notizia e vivono sull'onda emotiva che questa inevitabilmente scatena. Nel caso però di un allarme di malattia, l'emotività pu? creare fragilità nelle strutture sanitarie e indurle ad adottare misure sproporzionate, con l'obiettivo di debellare più la paura che il virus. Ad esempio per l'influenza aviaria son stati investiti milioni di euro in farmaci che non sono mai stati utilizzati. Era forte la pressione della popolazione spaventata e a questa forza certo hanno contribuito le immagini di migliaia di polli arsi vivi che rimbalzavano da una tv all'altra. Ho vissuto in prima persona, quando ero ministro della Sanità, l'odissea dell'encefalite bovina da prione (mucca pazza) che mise il mio ministero e l'intero Paese in serie difficoltà. L'impegno maggiore per noi fu di controllare e bonificare gli allevamenti bovini, ma lo sforzo più duro fu quello di rassicurare gli italiani, sapendo che il rischio di ammalarsi risultò per loro inferiore a quello di aspirare una boccata di fumo di sigaretta o percorrere 700 metri in auto. >
sottolineo per chi si ostina a non capire le frasi seguenti, per rendergli meno ostica la comprensione:
"Nel caso però di un allarme di malattia, l'emotività pu? creare fragilità nelle strutture sanitarie e indurle ad adottare misure sproporzionate, con l'obiettivo di debellare più la paura che il virus. Ad esempio per l'influenza aviaria son stati investiti milioni di euro in farmaci che non sono mai stati utilizzati."
e
"lo sforzo più duro fu quello di rassicurare gli italiani, sapendo che il rischio di ammalarsi risultò per loro inferiore a quello di aspirare una boccata di fumo di sigaretta o percorrere 700 metri in auto."
io mi vergognerei profondamente di essere con l'ignoranza e l'adesione cieca alle campagne mediatiche un OSTACOLO al sistema sanitario ed uno STRUMENTO per profitti fatti sulla paura irrazionale, ad altri invece questi ruoli piacciono, evidentemente: si potrebbe dire "contenti loro"..., ma non é così perché i soldi sprecati (che sono soldi delle tasse di chi non le evade) e l'allarme causato colpisce TUTTI/E, anche xchi non é altrettanto in malafede o servo delle industrie farmaceutiche o condizionato dai media al loro servizio!