la tua ironia da retrobottega di osteria fallita non fa ridere nessuno, anche perché, da grande conoscitore della Cina (e delle presenze cinesi a Bologna ed in Italia) quale sei... non hai neppure notato, anche dopo che marco l'ha ovviamente scritto esattamente, correggendoti, che in Italiano (non so in dialetto delle osterie bolognesi ormai in chiusura) si scrive WENZHOUESE e non WENZONESE (come si scrive bolognese e non polacco: nel sistema di trascrizione degli ideogrammi l'errore é equivalente....), dato che la città é WENZHOU e non WENZON; ma da chi, come te (e come il povero autore del testo da te citato da wikipedia sui qibao/qipao) confonde la dinastia QIN (III sec. a.C.) ed i suoi costumi con la dinastia QING (XVII-XX sec. d.C.) e i suoi costumi cosa si pu? pretendere?
quanto al contenuto della tua patetica ironia, persone come marcowong, il preside della facoltà di Studi Orientali prof. Masini, la sinologa Valentina Pedone (che é coautrice con me, marco ed altri, certo non con te, del libro "Il Vicino Cinese" e che come marco, me ed altri, certo non te, pubblica interessanti contributi sulla homepage di ASSOCINA...), Marco Mecacrelli) orientalista che dirige l'associazione VERSORIENTE e ha chiamato me, certo non te, a tenere 3 conferenze-corso nella sua sede) hanno espresso in presentazioni di libri, iniziative spesso organizzate assieme, scritti (tutte cose a te del tutto estranee, povero vasco...) il loro accordo totale con la mia affermazione che non provare e praticare interesse per la realtà umana, gastronomica, simbolica, linguistica (wenzhouese/cinese), artistica, commeciale cinese (maggioritariamente wenzhouese) dell'Esquilino a Roma da parte degli studenti della Facoltà di Studi Orientali dell'Università di Roma (che all'Esquilino si trova...) é sciocco, autolesionista, sintomo di scarsa coscienza delle scelte di studio compiute. e quelle persone, come me, saru, silvia, kenny ed altri ASSOCINI e come alcuni studenti di quella facoltà stanno cercando con varie iniziatibe (lontane anni luce dalle tue "logiche") da 2 anni di stimolare il gregge degli iscritti a quella facoltà a superare questo grave limite (che peraltro riguarda anche il rapporto con le relatà indiane, bangladeshe e pakiostane presenti in quel Rione), venato di razzismo esplicito o implicito.
ma naturalmente si tratta "solo" di sinologi e/o di persone che conoscono DAVVERO la Cina, non di "esperti" di parrucchiere cinesi, di soggetti che confondono Qin con Qing e di denigratori dei "privilegiati imprenditori extracomunitari" come te.
consiglierò loro ed agli studenti di quella facoltà (se vogliono sprofondare nell'abisso) di prendere lezioni da te, che osi ancora parlare di Cina e di Cinesi e della loro cultura, a te del tutto estranea come molto altro.