Una domanda (un po' difficile) sull'antica storia cinese. - page 2 - Arte - Cultura - Storia - Associna Forum

Autore Topic: Una domanda (un po' difficile) sull'antica storia cinese.  (Letto 14663 volte)

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glaus

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« Risposta #15 il: 07 Gennaio, 2006, 23:23:26 pm »
Nel post più lungo ho scritto un'affermazione contraddittoria negando e contemporaneamente affermando la menzione di Lao Dan nei capitoli interni del Zhuangzi.
Mi scuso con tutti quelli che lo hanno letto.

Per IOpinionista:
Credevo che ti dispiacesse che avessi scritto io le risposte :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »

lOpinionista

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« Risposta #16 il: 08 Gennaio, 2006, 01:44:16 am »
Ti sbagli! Al contrario mi ha fatto piacere che Van abbia trovato una qualche risposta alla sua domanda... diciamo che tu hai salvato la faccia a noi cinesi, evitandoci da una figuraccia!!!  :-D  :smt038
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da lOpinionista »

missjin

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« Risposta #17 il: 08 Gennaio, 2006, 02:02:25 am »
:? ....inanzitutto la domanda era difficile...e come ben tu sai la maggior parte degli utenti è in italia fin da piccolo o è nata qua...è naturale che nn si riesca a rispondere a domande così specifiche... non c'è niente di vergognoso se sono cinese e nn so rispondere a qst domanda
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da missjin »

LOVELY-BABY

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« Risposta #18 il: 08 Gennaio, 2006, 16:32:48 pm »
non so che dire. Sto studiando la storia della cina ma non sono arrivata a questi argomenti almeno credo visto k non son bravissima in cinese non so se abbia capito bene quello che spiegava la mia prof al corso.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da LOVELY-BABY »

glaus

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« Risposta #19 il: 08 Gennaio, 2006, 16:46:06 pm »
Per van:
Ma l’Occidente ha visto nascere la filosofia che è l’espressione della ricerca della verità fin dai tempi di Talete. Purtroppo, per quanto riguarda i sistemi filosofico - religiosi dell’Asia orientale si è soliti etichettarli come ôsaggezzaö (la ôsaggezza orientaleö, la ôsapienza orientaleö) relegando al pensiero cinese e ai suoi classici, quando tutto va bene, un ruolo di nicchia, trattandoli come un insieme di detti e sentenze che, in fondo, qualsiasi persona dotata di un minimo di buon senso sarebbe in grado di pensare. Niente di più sbagliato!
Veniamo a Laozi.
Per comodità riporto la tua domanda iniziale:
Citazione da: "Van"
La mia domanda è se è possibile collocare nel giusto ordine le affermazioni di Sima Qian e capire se esiste una ôverità storicaö quanto meno sull’esistenza di tale maestro, indipendentemente dal fatto poi se egli sia realmente il compilatore del ôTao te Chingö.

La risposta è negativa, nel senso che non è possibile affermare l'esistenza di tale maestro.
Primo perché bisogna stabilire chi sia.
Secondo perché, una volta stabilito chi fosse bisogna attribuirgli un'opera o, quanto meno, una serie di detti o insegnamenti orali (come nel caso di Confucio). Nei tempi antichi, un filosofo era chiamato con il suo cognome al quale era poi aggiunto il carattere Zi 子 (Maestro) o con il suo nome personale.
Quindi, Laozi è conosciuto come l'autore del Laozi e sebbene in Cina si tenda a dare quasi per scontato che egli sia Lao Dan, in Occidente la sua identità resta un problema non di poco conto. Cioé, siamo sicuri che sia davvero esistito un uomo che abbia fondato una scuola filosofica o sia stato un maestro sapienziale?
Vediamo alcuni problemi che abbiamo sollevato:

1) La data 374 a.C. è esatta, il che implica, necessariamente, che se Laozi e Lao Laizi sono la stessa persona egli non pu? aver incontrato Confucio, fermo restando che un archivista di Zhou di nome Lao Dan possa in precedenza aver fornito al maestro di Lu delucidazioni sui riti.

2) Nei capitoli interni del Zhuangzi Lao Dan non è mai descritto come un mistico o un maestro taoista. Tra l’altro, non so quanto possano essere convincenti le affermazioni di Littlejohn: ammesso che ci sia stato un discepolo (dizi 弟子), ci? non implica che Lao Dan sia stato l’autore del Laozi o un maestro taoista; poteva benissimo essere un archivista o un maestro di qualsiasi altra corrente di pensiero o un suo seguace:

老聃死,秦失吊之,三號而出。弟子曰:「非夫子之友邪?」曰:「然。」「然則吊焉若此,可乎?」曰:「然。始也吾以為其人也,而今非也。向吾入而吊焉,有老者哭之,如哭其子;少者哭之,如哭其母。彼其所以會之,必有不蘄言而言,不蘄哭而哭者。是遁天倍情,忘其所受,古者謂之遁天之刑。適來,夫子時也;適去,夫子順也。安時而處順,哀樂不能入也,古者謂是帝之縣解。」

Come puoi vedere, a differenza di quello che scrive Littlejohn, Lao Dan 老聃 non è mai chiamato Laozi 老子. Posto anche che lo sia, non possiamo essere certi che quel Lao 老 faccia riferimento a Lao Dan o Lao Dan (lo storico) o a Lao Laizi, tutti scritti col medesimo carattere. Tra l’altro, il passo citato rievoca più l’episodio della morte della moglie di Zhuangzi (18 ) che non il Laozi.
E’ vero che ci troviamo davanti ad un discorso dal sapore taoista, ma da qui a identificare Lao Dan col maestro che si è soliti citare, mi sembra alquanto azzardato.

3) Laozi non è il maestro di Zhuangzi: i due scritti sono molto eterogenei per contenuti. Tra l’altro, alla luce delle ricerche più recenti, non so se sia opportuno definire questi testi come taoisti, specie il Laozi.

4) Dire che l’episodio di Zhuangzi del capitolo 14 sia una prova della sua esistenza è alquanto rischioso.
Il fatto che si ritrovino elementi identici nel racconto di Sima Qian (a proposito, in cinese, moderno e classico si scrive sempre prima il cognome e poi il nome, di conseguenza se scrivi Qian, scrivi un nome proprio. Ma si è soliti riportare entrambi, nome e cognome) pu? indicare che esistesse già ai suoi tempi un patrimonio comune di leggende al quale lo storiografo abbia attinto per poter redigere la sua biografia. Ci? non deve sorprendere: sembra certo che nel perido in cui Sima Qian abbia compilato la sua biografia, il processo di divinizzazione di Laozi si fosse più che consolidato e, quindi, che i racconti dei suoi incontri con Confucio fossero noti ampiamente.
Ci? potrebbe significare che sia il racconto di Sima Qian che quello di Zhuangzi probabilmente si sono basati su materiale pre-esistente; d’altronde i capitoli esterni del Zhuangzi, coprono un arco temporale che si estende dal III al II secolo a.C. e pare che proprio in quel periodo stesse prendendo forma la figura di Laozi come maestro e che il suo nome cominciasse a ad essere associato all’opera omonima, il Laozi (chiamato, a partire dal II secolo a.C. Daodejing).

5) Graham non dichiara che il mito di Laozi nasce in seno al confucianesimo, piuttosto che il racconto secondo cui Confucio si sarebbe recato da Lao Dan (attenzione, non da Laozi!) circolasse in origine in seno ai confuciani (termine originario Ru 儒. La traduzione ôconfucianoö è totalmente errata, ma la discussione prenderebbe una piega decisamente troppo tecnica, per cui tralascio le questioni filologiche lasciando inalterata la resa tradizionale.) e che successivamente i taoisti (e anche qui ci sarebbe da fare un lungo discorso sull’esistenza di una ôscuolaö taoistaö) lo presero per poter conferire alle loro dottrine un’autorità così forte da poter competere nel corso del dibattito filosofico che si stava svolgendo al tempo degli Stati Combattenti.

In definitiva, prima di rispondere alla domanda se Laozi sia esistito o no dobbiamo chiederci chi fosse, senza postulare a priori episodi che possono benissimo essere stati il frutto di un processo di divinizzazione volto a conferire autorevolezza a un testo o a delle dottrine.

Per missjin: ma il tuo post era rivolto a me o a Vanò

Per lOpinionista: oooohh!!!!!!! Mi fai arrossireààà:oops::oops::oops::oops::oops::oops::oops::oops::oops:
 :oops:

Ah, scusate la lunghezza e la mia pedanteria......
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »

Van

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« Risposta #20 il: 08 Gennaio, 2006, 17:50:36 pm »
Volevo dire a tutti che la domanda che ho fatto è molto specialistica, cioè di ricerca, più che di storia. Per capirci è un po’ come se chiedessi ad un italiano se conosce le prove storiche, (quindi fuori dai testi religiosi come il Vangelo), dell’incontro tra Gesù e Giovanni Battista? Sono convinto che troverei tutti impreparati, tanto gli storici quanto gli ecclesiastici cioè i preti. Quindi non abbiatevela a male se non avete una conoscenza così profonda delle cose.

Per gluas posso solo ringraziarlo. Nella mia relazione di 5 pagine che penso di inviare al sito che pubblica i miei scritti, avevo concluso in merito all’esistenza di Laozi, più o meno come tu mi hai spiegato ora. Però parlando del fatto che lui fosse stato il fondatore del taoismo affermavo una cosa esattamente contrapposta a questa tua affermazione
Citazione da: "glaus"
Ma l’Occidente ha visto nascere la filosofia che è l’espressione della ricerca della verità fin dai tempi di Talete. Purtroppo, per quanto riguarda i sistemi filosofico - religiosi dell’Asia orientale si è soliti etichettarli come ôsaggezzaö (la ôsaggezza orientaleö, la ôsapienza orientaleö) relegando al pensiero cinese e ai suoi classici, quando tutto va bene, un ruolo di nicchia, trattandoli come un insieme di detti e sentenze che, in fondo, qualsiasi persona dotata di un minimo di buon senso sarebbe in grado di pensare. Niente di più sbagliato!

Premesso che, mi riconosco una doppia arroganza, cioè di parlare del Tao pur essendo occidentale e di parlare di un qualche cosa, con la coscienza che è una materia non trattabile attraverso la parola ed il pensiero. Come dicono i versi di apertura del Tao Te Ching û il Tao che pu? essere detto non è il Tao û premesso questo nel mio scritto ho affermato quanto segue:

à.. Sfrondiamo subito il primo punto, (cioè che Laozi fu il fondatore del Taoismo), non con dati storici, ma con dati di buon senso. Il Tao, nella sua vera essenza, appartiene alla ôSapienzaö e come tutte le manifestazioni della conoscenza non appartiene a nessuno in particolare e non è stato fondato da nessuno in particolare. I concetti del Tao radicano nell’anima dell’uomo stesso fin dai suoi albori. Il Tao in Cina, come la Maat in Egitto, come l’Asha o A_a nell’Avesta, come R’ta o Dharma in India, come Dike e Themis nell’antica Grecia orfica, appartengono all’intelligenza naturale dell’uomo e per loro stessa natura, non hanno bisogno di un codificatore. Quello che è accettabile, semmai, e che, di dove in dove e di quando in quando, appaiano, nel corso del cammino umano, uomini che ne formulano, in modi diversi e più adeguati ai tempi, l’espressione e questo ci porta al problema del punto 2 cioè se fu veramente Laozi a scrivere il Tao te Ching?.....

Mi piacerebbe a questo punto sapere di più sul perché della tua affermazione che ho quotatoàà sempre che vuoi spiegarloà

Quello che secondo me è vero è che in occidente la filosofia si è scissa dalla religione, mentre in Asia questo non è successo. In occidente la filosofia è diventata la scienza della verità e la religione la scienza del bene, mentre in Asia questa scissione non c’è stata e le due cose sono molto vicine in quell’insieme di dottrine e di pensieri che viene normalmente chiamato: ôcultura sapienzialeö.

Sul fatto che sei lungo e pedanteà. Siamo in dueà. E spero che chi ci legge non pensi che gli italiani sono tutti come noi dueà.  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Van »
la bellezza è la vita, quando la vita rivela il suo profilo e benedetto. Ma voi siete la vita e siete il velo.
La bellezza è l\'eternità che si rimira in uno specchio. Ma voi siete l\'eternità e siete lo specchio.
(di Kahlil Gibran)

glaus

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« Risposta #21 il: 08 Gennaio, 2006, 18:39:12 pm »
Citazione da: "Van"
Sul fatto che sei lungo e pedanteà. Siamo in dueà. E spero che chi ci legge non pensi che gli italiani sono tutti come noi dueà.  :-D  :-D

Van, puoi postare il link dove pubblicherai il tuo scritto?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »

Van

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« Risposta #22 il: 08 Gennaio, 2006, 21:59:44 pm »
Citazione da: "glaus"
Van, puoi postare il link dove pubblicherai il tuo scritto?

Te l’ho scritto in PVT. Metterlo qui mi sembrerebbe di farmi pubblicità o comunque di distrarre gli amici dai contenuti del sito.

:)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Van »
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Van

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Ancora per glaus.....
« Risposta #23 il: 09 Gennaio, 2006, 10:13:26 am »
Per glaus àà Abuso ancora della tua pazienza e della tua gentilezza.

Ho capito che è stato Sima Qian a sollevare il dubbio che la persona fisica Laozi corrispondesse allo storico Taishi Dan che fu quello che predisse che che il ducato di Qin e di Zhou si sarebbero fusi in un nuovo grande impero.
La sua identificazione probabilmente fu suggerita dal fatto di fare adattare l’incontro di Confucio con uno famoso storico che lavorava nella biblioteca di Zhou, incontro che evidentemente, ai tempi quando scrisse Sima Qian, era dato come un fatto assodato.

Non riesco invece a trovare l’altra possibile identificazione che Sima Qian fa tra Laozi e Lao Laizi. In particolare non capisco bene chi fù Lao Laizi, a che epoca appartenga e per quali motivi Sima Qian lo associ a Laozi?

Credo, ma dimmi tu se sbaglio, che i dati anagrafici quali: ôLaozi era un uomo del villaggio di Quren, nel distretto di Lai, nello Stato di Chu. Il suo cognome era Li, il suo nome personale (ming) era Er, il suo appellativo (zi) Danö che Sima Qian attribuisce a Laozi, siano in realtà quelli di Lao Laozi. Mentre la professione di storiografo sia quella di Taishi Dan.

Ovvio che con queste lacune, aspetto ad inviare la mia ricerca al sito che menzionavo. (Però se vuoi, quando la invierò ti cito come supervisore dell’attendibilità storica) è l’unico modo che vrei di sdebitarmi, perché :oops: ehmmmmm i miei scritti NON sono a scopo di lucro, anzi è già tanto se me li pubblicano.  :)

P.S. ah un'altra cosa.... Quando dici Laozi atuore del Laozi, intendi Loazi autore del Tao Te Ching?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Van »
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glaus

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« Risposta #24 il: 09 Gennaio, 2006, 11:50:23 am »
In realtà, Sima Qian non arriva a nessuna conclusione. egli stesso ammette che non ci sono prove sufficienti per poter escludere almeno una delle tre ipotesi sull'identità di Laozi: Lao Dan 老聃, Lao Dan老儋 (lo storiografo) o Lao Laizi 老萊子.
Chi era Lao Laizi? Non lo sappiamo. Quel che è certo, come ho scritto nel primo lungo post, è che lo Yiwenzhi 藝文志, la sezone bibliografica contenuta nello Hanshu 漢書, lista al suo interno un'opera scritta da Lao Laizi in 16 pian (quancosa di assimilabile ai nostri capitoli):

老萊子十六篇。楚人,與孔子同時。

Mentre le informazioni di Sima Qian sono:

老子者,楚苦縣厲鄉曲仁里人也。姓李氏,名耳,字聃,周守藏室之史也

Nel mio lavoro scientifico sono obbligato a citare sempre le fonti originali, ma in questo caso non lo faccio per pedanteria, consapevole che nel forum non ci sono persone che conoscano il cinese classico, bensì per farti capire che il "distretto di lai" ( 厲) è diverso dal nome di Lao Laizi (老萊子):

 lai   che è il nome di 老萊子 Lao Laizi
 lai   che è il nome del distretto di nascita di Lao Dan
In cinese il fenomeno dell'omofonia è elevato, per cui è estremamente probabile di imbatteri in caratteri dalla pronuncia apparentemente identica.

I dati che Sima Qian utilizza sono, di conseguenza, quelli di Lao Dan e non quelli di Lao Laizi.
Sappiamo solo, dalle informazioni contenute nello Hanshu che il Lao Laizi è un'opera in 16 pian (老萊子十六篇), che l'autore (Lao Laizi) era nativo dello Stato di Chu (楚人) e che era un contemporaneo di Confucio (與孔子同時). Non conosciamo altro.

Il nome Daodejing (o Tao-Te-Ching) compare nel II secolo d.C., chiamato anche Wuqianjing 五千經 (classico dei 5000 caratteri - numero molto approssimativo; in realtà esistono così tante edizioni il cui numero di caratteri non corrisponde affatto alla cifra che compone l'appellativo dell'opera). Nei tempi antichi si era soliti indicare un classico filosofico con il nome del presunto compilatore o autore, quindi quando parliamo di Laozi, Mengzi, Xunzi, Hanfeizi, Shenzi, Gongsun longzi; parliamo di opere fiosofiche, oltre che dei loro "autori".

Non citarmi come supervisore, non ce ne è bisogno... :wink:.....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »

Van

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« Risposta #25 il: 09 Gennaio, 2006, 20:57:38 pm »
Grazie glaus mi hai dato un sacco di informazioni e la conferma che quando ho trovato è abbastanza coerente con la storia ufficiale. Certamente io non entrerò così nel dettaglio ma almeno sono certo che non dirò cose non rispondenti al vero.
Il passo successivo, poi, sarebbe quello di avvalermi della collaborazione di qualche cinese esperto magari di qualche studioso cinese, esperto di cinese antico e che conosca bene anche l’inglese, (da lì poi posso farcela anche io), capire come poter chiedere i permessi e quindi andare in Cina per tradurre dall’originale il capitolo di Sima Qian che parla di Laozi. Un bel sogno da attuarsi magari nella prossima vita...... per questa non credo di riuscire a farlo.  :)
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glaus

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« Risposta #26 il: 09 Gennaio, 2006, 23:28:39 pm »
Prova con qualche studioso americano o europeo. Sono tra i migliori, specie gli statunitensi.
I Cinesi......ehm..... è meglio se li lasci perdere......per ora :wink:
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Idra

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« Risposta #27 il: 10 Gennaio, 2006, 10:47:55 am »
Niente di più interessante e trascendentalmente utile.
La sapienza, quale dono divino degli eletti, slegati dalle scocciatoie artificiali della vita.
La sapienza, quale bene infinito, in opposizione alle cose, e alla loro limitatezza e penuria, come d'altronde è limitata la felicità che portano.
I paesi che contano in questo mondo umano, uccidono la sapienza ultima, quella che è, per la società moderna, quanto di più inutile, immergendosi in quel materialismo limitato, senza valori, nichilista, che porta solo alla depressione e al non senso. Il fatto è che, tale pensiero, sviluppatosi iperbolicamente da un altro ramo della sapienza che è la scienza, che però è fondamentalmente sottoposta allo sfruttamento di tutto ci? che ci circonda. Sfruttamento che ha conseguenze certe, per niente corrispondenti a un benessere infinito dato dalla sapienza.

Da parte mia credo che è scontato che la maggioranza dei cinesi di seconda generazione non conosca gli argomenti che trattate, in quanto hanno avuto una istruzione prevalentemente italiana, dove della cina, almeno fino a poco tempo fa, se ne cura (ovviamente) raramente (eccezion fattasi per alcune università). Tali conoscenze, richiedono un duro lavoro autodidattico, ma che ripaga, dandoci un senso culturale di noi, della storia della cina.

Sarebbe molto interessante se tu postasa il link del tuo lavoro, probabilmente tratterà cose molto complesse, ma che pu? sicuramente arricchirci interiormente.

A riguardo, nel progetto di arricchimento del contenuto del sito, volevamo inserire piccolle ricerche sul taoismo e il confucianesimo, per dare una cultura cinese anche ai cinesi di seconda generazione, se volete, potrete aiutarci in ci?.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Idra »

Van

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« Risposta #28 il: 10 Gennaio, 2006, 14:46:33 pm »
Citazione da: "Idra"
Sarebbe molto interessante se tu postasa il link del tuo lavoro, probabilmente tratterà cose molto complesse, ma che pu? sicuramente arricchirci interiormente.
Per uno che scrive è sicuramente bello vedere che c’è interesse in quello che fa e di questa cosa ti ringrazio. Certamente, visto che la cosa pu? interessare, metterò l’indirizzo dove sarà possibile leggere quanto ho scritto. (L’unica cosa è che mi ci vorrà un po’ a finirlo).
Non so se quanto ho espresso nello scritto sia complesso, sicuramente ci sono diverse nozioni storiche perché il tentativo era di fare una ricostruzione storica, il resto sono riflessioni magari un po’ filosofiche, legate alla mia esperienza anche con le filosofie indiane.

Citazione da: "Idra"
A riguardo, nel progetto di arricchimento del contenuto del sito, volevamo inserire piccolle ricerche sul taoismo e il confucianesimo, per dare una cultura cinese anche ai cinesi di seconda generazione, se volete, potrete aiutarci in ci?.

Sul vostro progetto di arricchimento del sito mettendo una sezione sul taoismo e sul confucianesimo, credo sia un’idea molto valida. Entrambi fanno parte della cultura cinese e quindi del vostro back-ground. Poter leggere informazioni è certamente importante per tutti quelli che sono interessati siano essi cinesi ma anche non cinesi.

:)
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Van »
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« Risposta #29 il: 10 Gennaio, 2006, 15:32:18 pm »
Citazione da: "Van"
Non so se quanto ho espresso nello scritto sia complesso, sicuramente ci sono diverse nozioni storiche perché il tentativo era di fare una ricostruzione storica, il resto sono riflessioni magari un po’ filosofiche, legate alla mia esperienza anche con le filosofie indiane.


Scriverai delle riflessioni sul Laozi o sulla figura di Laozi?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da glaus »