Per van:
Ma l’Occidente ha visto nascere la filosofia che è l’espressione della ricerca della verità fin dai tempi di Talete. Purtroppo, per quanto riguarda i sistemi filosofico - religiosi dell’Asia orientale si è soliti etichettarli come ôsaggezzaö (la ôsaggezza orientaleö, la ôsapienza orientaleö) relegando al pensiero cinese e ai suoi classici, quando tutto va bene, un ruolo di nicchia, trattandoli come un insieme di detti e sentenze che, in fondo, qualsiasi persona dotata di un minimo di buon senso sarebbe in grado di pensare. Niente di più sbagliato!
Veniamo a Laozi.
Per comodità riporto la tua domanda iniziale:
La mia domanda è se è possibile collocare nel giusto ordine le affermazioni di Sima Qian e capire se esiste una ôverità storicaö quanto meno sull’esistenza di tale maestro, indipendentemente dal fatto poi se egli sia realmente il compilatore del ôTao te Chingö.
La risposta è negativa, nel senso che non è possibile affermare l'esistenza di tale maestro.
Primo perché bisogna stabilire chi sia.
Secondo perché, una volta stabilito chi fosse bisogna attribuirgli un'opera o, quanto meno, una serie di detti o insegnamenti orali (come nel caso di Confucio). Nei tempi antichi, un filosofo era chiamato con il suo cognome al quale era poi aggiunto il carattere Zi 子 (Maestro) o con il suo nome personale.
Quindi, Laozi è conosciuto come l'autore del Laozi e sebbene in Cina si tenda a dare quasi per scontato che egli sia Lao Dan, in Occidente la sua identità resta un problema non di poco conto. Cioé, siamo sicuri che sia davvero esistito un uomo che abbia fondato una scuola filosofica o sia stato un maestro sapienziale?
Vediamo alcuni problemi che abbiamo sollevato:
1) La data 374 a.C. è esatta, il che implica, necessariamente, che se Laozi e Lao Laizi sono la stessa persona egli non pu? aver incontrato Confucio, fermo restando che un archivista di Zhou di nome Lao Dan possa in precedenza aver fornito al maestro di Lu delucidazioni sui riti.
2) Nei capitoli interni del Zhuangzi Lao Dan non è mai descritto come un mistico o un maestro taoista. Tra l’altro, non so quanto possano essere convincenti le affermazioni di Littlejohn: ammesso che ci sia stato un discepolo (dizi 弟子), ci? non implica che Lao Dan sia stato l’autore del Laozi o un maestro taoista; poteva benissimo essere un archivista o un maestro di qualsiasi altra corrente di pensiero o un suo seguace:
老聃死,秦失吊之,三號而出。弟子曰:「非夫子之友邪?」曰:「然。」「然則吊焉若此,可乎?」曰:「然。始也吾以為其人也,而今非也。向吾入而吊焉,有老者哭之,如哭其子;少者哭之,如哭其母。彼其所以會之,必有不蘄言而言,不蘄哭而哭者。是遁天倍情,忘其所受,古者謂之遁天之刑。適來,夫子時也;適去,夫子順也。安時而處順,哀樂不能入也,古者謂是帝之縣解。」
Come puoi vedere, a differenza di quello che scrive Littlejohn, Lao Dan 老聃 non è mai chiamato Laozi 老子. Posto anche che lo sia, non possiamo essere certi che quel Lao 老 faccia riferimento a Lao Dan o Lao Dan (lo storico) o a Lao Laizi, tutti scritti col medesimo carattere. Tra l’altro, il passo citato rievoca più l’episodio della morte della moglie di Zhuangzi (18 ) che non il Laozi.
E’ vero che ci troviamo davanti ad un discorso dal sapore taoista, ma da qui a identificare Lao Dan col maestro che si è soliti citare, mi sembra alquanto azzardato.
3) Laozi non è il maestro di Zhuangzi: i due scritti sono molto eterogenei per contenuti. Tra l’altro, alla luce delle ricerche più recenti, non so se sia opportuno definire questi testi come taoisti, specie il Laozi.
4) Dire che l’episodio di Zhuangzi del capitolo 14 sia una prova della sua esistenza è alquanto rischioso.
Il fatto che si ritrovino elementi identici nel racconto di Sima Qian (a proposito, in cinese, moderno e classico si scrive sempre prima il cognome e poi il nome, di conseguenza se scrivi Qian, scrivi un nome proprio. Ma si è soliti riportare entrambi, nome e cognome) pu? indicare che esistesse già ai suoi tempi un patrimonio comune di leggende al quale lo storiografo abbia attinto per poter redigere la sua biografia. Ci? non deve sorprendere: sembra certo che nel perido in cui Sima Qian abbia compilato la sua biografia, il processo di divinizzazione di Laozi si fosse più che consolidato e, quindi, che i racconti dei suoi incontri con Confucio fossero noti ampiamente.
Ci? potrebbe significare che sia il racconto di Sima Qian che quello di Zhuangzi probabilmente si sono basati su materiale pre-esistente; d’altronde i capitoli esterni del Zhuangzi, coprono un arco temporale che si estende dal III al II secolo a.C. e pare che proprio in quel periodo stesse prendendo forma la figura di Laozi come maestro e che il suo nome cominciasse a ad essere associato all’opera omonima, il Laozi (chiamato, a partire dal II secolo a.C. Daodejing).
5) Graham non dichiara che il mito di Laozi nasce in seno al confucianesimo, piuttosto che il racconto secondo cui Confucio si sarebbe recato da Lao Dan (attenzione, non da Laozi!) circolasse in origine in seno ai confuciani (termine originario Ru 儒. La traduzione ôconfucianoö è totalmente errata, ma la discussione prenderebbe una piega decisamente troppo tecnica, per cui tralascio le questioni filologiche lasciando inalterata la resa tradizionale.) e che successivamente i taoisti (e anche qui ci sarebbe da fare un lungo discorso sull’esistenza di una ôscuolaö taoistaö) lo presero per poter conferire alle loro dottrine un’autorità così forte da poter competere nel corso del dibattito filosofico che si stava svolgendo al tempo degli Stati Combattenti.
In definitiva, prima di rispondere alla domanda se Laozi sia esistito o no dobbiamo chiederci chi fosse, senza postulare a priori episodi che possono benissimo essere stati il frutto di un processo di divinizzazione volto a conferire autorevolezza a un testo o a delle dottrine.
Per missjin: ma il tuo post era rivolto a me o a Vanò
Per lOpinionista: oooohh!!!!!!! Mi fai arrossireààà:oops::oops::oops::oops::oops::oops::oops::oops::oops:
:oops:
Ah, scusate la lunghezza e la mia pedanteria......