una piccola aggiunta pacata sulle affermazioni del tutto prive di base di hi sostiene la superiorità del "vivere ed operare in Cina sull'analisi storico-culturale della realtà cinese; la durata della permanenza di individui o gruppi a ciontatto con una realtà etnoculturale diversa dalla loro non ha MAI costituito elemento necessario e sufficiente a fare di costoro soggetti capaci davvero di intendere tale realtà e tantomeno rispettarla; quel che conta sono le attitudini, il bagaglio culturale, gli eventuali stereotipi, le eventuali visioni xenofobe o xenofile, il livello ed il tipo di acculturazione personale, l'ideologia, le fonti infami o serie a cui ci si abbevera.
neppure l'intensità dei singoli rapporti persionali (d'affari, amicali, affettivi, sessuali in tutte le loro possibili sfumature dalle più èpositive e serie alle più infami e vergognose) con persone di cultura "altra" prova il non essere razzisti, chiusi alla diversità quando non é la propria (sbandierata e rivendicata suprematisticamente), incapaci di rapportarsi alle tradizioni altrui.
La prova?
- i Britannici sono stati, hanno vissuto ed operato (e si sono sposati, hanno amato davvero, hanno fatto figli, hanno usato sessualmente persone del luogo, ecc.) oltre 2 secoli in India e ciononostante hanno prodotto verso gli Indiani oppressione, disprezzo, razzismo, genocidio, stravolgimento culturale;
- i Francesi hanno fatto lo stesso per 1 secolo e 1/2 in Algeria, per oltre 1 secolo in Indocina; gli Italiani altrettanto per 80 anni in Eritrea; i Portoghesi, i Belgi, gli Olandesi idem nelle loro colonie;
- Emilio Salgari, che non si é mai mosso da Torino, ha avuto più empatia e apertura mentale verso le genti che descriveva nei suoi romanzi e per le loro lotte anticoloniali che Rudyard Kipling, che conosceva invece assai bene l'Impero britannico e ne era corifeo nelle sue parti più orrendamente coloniali;
- i razzisti bianchi sudafricani hanno convissuto sullo stesso suolo per oltre 2 secoli coi Neri (e ne hanno frequentato sessualmente le donne nelle pornovacanze in Mozambico, mentre vietavano i rappoti sessuali misti in Sudafrica...) senza provare altro che disprezzo per loro;
- i Tedeschi cristiani hanno convissuto con quelli ebrei per oltre 5 secoli ed alla fine hanno elavorato e praticato la "soluzione finale" conoscendoli benissimo;
- sempre i Tedeschi, hanno negato attraverso la guerra di aggressione e sterminio ai Polacchi il diritto al'esistenza come nazione e popolo, nonostante una esperienza plurisecolare di contatti, sinergie, connubi, mescolanze, conflitti, alleanze, influssi reciproci che ebbe uno dei cuori nelle città di Gdynia e Gdansk (quella che i nazionalisti pangermanici si ostinavano e si ostinano ancora a chiamare Danzig, alla tedesca...) e l'altro nella regione slesiana di Wroclaw-Katowice.
il tutto giusto per amore della verità storica troppo spesso volutamente ignorata