se essere di sinistra significa:
- essere antirazzista, antinazista, antifascista
- essere per la tutela e l'estensione dei diritti sociali per tutti/e
- essere anti-omofobo, anti-sessista
- esere laico
- essere contro la mafia, la corruzione, il clientelismo
- essere per una più equa distribuzione dell'uso delle risorse nel Mondo ed in ogni Paese
- essere contro le guerre di aggressione comunque mascherate
- essere per una tutela seria e urgente degli ecosistemi
- essere contro ogni colonialismo
mi onoro di essere di sinistra.
se invece si intende:
- far parte delle camarille dei politicanti dell'attuale sinistra italica
- tradire il pensiero e l'azione di uomini davvero di sinistra come Gramsci, Berlinguer, Pasolini, Valenzi, Petroseli, Pertini
- sostituire alle clientele di un colore quelle di un altro
- fare inciuci con i berluscones, i cuffariani, i leghisti o altri
- frammentarsi in dieci schegge litigiose
- non saper difendere i diritti sociali e sottovalutare il razzismo
- inseguire la destra sul terreno del securitarismo e della xenofobia
allora quella "sinistra" la lascio ad altri.
una precisazione di metodo: io non lascio che "le idee siano influenzate dalle idee politiche" (immagino che il primo "idee" significhi "le analisi, le prese di posizione"), ma faccio esattamente il contrario e ritengo sia corretto SOLO fare il contrario: sono le scelte politiche (elettorali, di schieramento, di eventuale adesione ad una organizazione, di militanza, ecc.) ad essere e secondo me dover essere figlie di due sorgenti: principi (etici) e analisi della realtà, attuale e storica.
e sono i miei principi morali e le mie analisi a farmi essere "di sinistra" nel senso prima spiegato, pagandone sempre il prezzo necessario a mantenermi coerente anche quando altri che si proclamano (o si proclamavano) "di sinistra" cessano di esserlo o non lo sono affatto.
ma per essere contro il sistena immondo da Basso Impero Romano di cui Berlusca é solo un'espressione ed un coautore non serve affatto essere "di sinistra", come dimostrano lo sdegno dei giornali conservatori stranieri, che é il tema che questo thread tende a minimizzare, e la differenza abissale fra Berlusca, Bossi, Maroni, La Russa, Previti, Cuffaro, ecc. e De Gasperi, De Gaulle, la Thatcher, la Merkel, Borsellino, Montanelli e per essere contro il nazifascismo e il razzismo altrettanto, come dimostrano Churchill, Roosevelt, Bonomi, il colonnello Montezemolo (no, non il pagliaccio Ferrari-GIAT attuale, ma l'eroe monarchico della resistenza antinazista romana
http://www.scenaillustrata.com/public/s ... article689), e perfino Chirac.