non voglio entrare nel nocciolo della questione che é molto complessa e che é trattata in modo interessante nell'articolo pubblicato nella homepage, ma quando trovo falsi storici palesi non posso non reagire;
le seguenti parole dell'utente "nessuno" dimostrano come sarebbe utile che noi Occidentali prima conoscessimo meglio la NOSTRA storia e poi cercassimo di capire cosa avviene in Kurdistan, Kashmir, Tibet, Xinjiang, ecc.;
"Questa per esempio è la soluzione che adottarono gli inglesi quando concessero l'indipendenza all'Irlanda. Le zone lontane dall'Inghilterra e dove non c'erano inglesi diventarono province della Repubblica Irlandese. L'Irlanda del Nord dove c'erano molti inglesi rimase nel Regno Unito con una amministrazione speciale. Certo il precedente non sembra di quelli che portano buona fortuna, è un fatto noto che c'è stato il terrorismo per decenni in quella zona."
1) la distinzione in Irlanda non é stata per niente fatta sulla base di "dove ci stavano gli Inglesi", dato che di "Inglesi" (in termini etnici, di origine geografica, ecc.) nell'Ulster ce ne stavano ben pochi (a parte i solsati e i funzionari , peraltro spesso SCOZZESI), ma le contee che sono rimaste sotto il dominio britannico sono quelle A MAGGIORANZA PROTESTANTE e non a maggioranza inglese (le due cose coincidevano nel XVII secolo, non più ora, dopo 3 secoli di insediamento britannico....);
2) non é stata una concessione britannica ma il risultato di un compromesso fra le tesi indipendentiste irlandesi e il volere britannico successivo a:
* 350 anni di lotta irlandese conro i dominatori vritannici;
* una rivolta generalizzata (repubblicana oltre che cattolica) scoppiata nel 1916; tale compromesso é stato in effetti una ulteriore violenza contro l'unitarietà dell'Irlanda e come tale é stato vissuto dagli Irlandesi cattolici e repubblicani (2 concetti niente affatto etnici come invece "Inglesi");
3) la lotta della popolazione cattolica irlandese (attraverso resistenza armata, proteste disarmate, reisstenza passiva, disobbedienza civile, scioperi della fame, ecc.) dalla spartizione dell'Irlanda ad oggi non pu? essere banalmente ridotta alla sola componente terroristica (a cui la GB ha risposto con carceri speciali, torture, massacri, sparatorie su funerali, detenzioni senza processi, ecc.) ma ha componenti pacifiche, culturali, perfino musicali importantissime e dimostra che quel modello auspicato dall'utente "nessuno" non é solo "un precedente che non porta fortuna" perché ha alimentato il terrorismo, ma é assurdo, inumano, irrealizzabile tanto che ora GB, Repubblica d'Irlanda e Nordirlandesi (cattolici e protestanti, a parte estremisti dei due campi) stanno sviluppando finalmente la transizione verso scelte del tutto diverse;
4) l'errore/orrore di fondo é però un altro e consiste (in molti casi nel Mondo) nella VOLUTA confusione fra livelli del tutto diversi di problemi che necessitano invece di soluzioni del tutto differenti:
> un conto é il SACROSANTO DIRITTO di qualsiasi minoranza etnico-linguistica/culturale/religiosa (in genere diventata tale per cause storiche in aree dove non era affatto minoranza o dentro Stati creatisi storicamente: Xinjang, SudTirolo, Euzkadi, Irlanda del Nord, Kabilic, Corsica, ecc.) di vedere rispettate e valorizzate le proprie caratteristiche cultuirali, linguistiche e religiose: questo diritto sacrosanto NON HA NULLA A CHE VEDERE (se non nelle tesi strumentali dei separatisti) con il separatismo, l'indipendenza, il pan-qualchecosa (panturchismo, panslavismo, panalbanesismo, pangermanesimo, ecc.) e si risolve se si vuole con provvedimenti che vanno da quelli adottati per il SudTirolo a quelli adottati per la Catalogna;
> un conto assai diverso é la RIVENDICAZIONE DI UNA CORRISPONDENZA FRA ETNIA (spesso definita falsamente su base religiosa come nella ex-Yugoslavia) E SOVRANITA' NAZIONALE (parziale= autonomia; TOTALE = indipendenza) che si basa sul concetto RAZZISTA di "NAZIONE=ETNIA", ossia di STATO MONOETNICO. come sostenuto dai Kossovari albanesi, dai lamaisti tibetani, da settori dei separatisti corsi, dai separatisti uighuri, dalle frazioni più fascisteggianti dell'ETA basca, ecc.: questo errore/orrore ha già dimostrato di recente le sue conseguenze nelle infami "pulizie etniche" nella ex-Yugoslavia e nel Caucaso e in passato nella "partition" britannica del subcontinente indiano, nei progetti nazisti e nelle deportazioni alla fine della 2a Guerra Mondiale in Europa e anche solo ipotizzare una simile "soluzione" per il Xinjiang o il Tibet (e perché no per la Mongolia Interna o le aree cinesi a minoranze "secondarie", per il Friuli, per la Bretagna, per la Val d'Aosta, per la Kabilya, per la Corsica, per il Quebec, per la Sicilia, per le Fiandre, per la Scozia, per la Cecenia, per il Kashmir, per il SudTirol, per l'Alsazia, per il Galles, per la Guadaloupa, ecc., ecc.
??) é spalancare le porte alla legittimazione di genocidi e abomini senza limite.