Progetto per racconto lungo o romanzo breve... - Generale - Associna Forum

Autore Topic: Progetto per racconto lungo o romanzo breve...  (Letto 2695 volte)

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

taotie

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 118
    • Mostra profilo
Progetto per racconto lungo o romanzo breve...
« il: 07 Luglio, 2009, 02:10:55 am »
Premetto che il mio principale hobby è scrivere, dopo la vincita del premio Riccardo Ambrosini per la prosa italiana ho avuto un periodo di inattività di qualche mese...
Stanotte ho avuto l'ispirazione e ho ripreso a scrivere qualcosa, dapprima pensieri ed immagini senza nesso logico, automatismo psichico, poi qualcosa di semplice ma corposo per gettare le basi della storia.
La storia è ambientata in Italia nel '95, in una cittadina delle Marche. Il protagonista è un immigrato cinese. L'idea è scrivere con un vago sapore di nostalgia, scrivere qualcosa che sembri ricoperti della patina lattiginosa dei primi anni '90, mi piacerebbe che qualcuno cogliesse ricordi della sua infanzia o adolescenza...

Da appassionato di cultura e storia cinese ammetto di avere delle gravi lacune per questo vi chiedo aiuto, perdonatemi se le domande saranno banali. Intanto se volete potete leggere ci? che ho prodotto stasera e darmi un primo giudizio... (I nomi dei personaggi sono ancora da scegliere, se volete darmi una mano consigliatemi pure, anche perchè di nomi cinesi non me ne intendo troppo).

!!!ATTENZIONE!! Prima parte, sottostante, modificata in seguito ad alcuni consigli :wink:



X  era originario di Wenzhou, la patria dell’imprenditoria, era di Rui’an per la precisione. Quando stava ancora in Cina lavorava nell’officina meccanica di suo zio, riparava macchine agricole. Non che facesse una gran bella vita ma riusciva ad accontentarsi di poco.
Quando aveva quindici anni sua madre, Y, morì.
Q, suo padre, beveva e giocava d’azzardo senza curarsi di sua sorella più piccola, Z, che morì un anno più tardi.
 Suo fratello più grande, W, viveva di piccoli espedienti ed era finito in carcere: ôE’ sempre stato un nullafacente ed un cialtrone, è proprio figlio di suo padreö, pensava spesso X.
Per la voglia di lavorare onestamente si sentiva infatti più vicino allo zio R che era sì un uomo taciturno e scorbutico, ma anche molto generoso e leale, trattando X proprio come fosse suo figlio.
Sempre  sporco d’olio, il sudore formava chiazze circolari sulla camicia di cotone. Le sue callose mani brune erano vessate dal manico della chiave inglese, il suo volto celato da una strana malinconia.
Lo zio R preferiva gli sguardi alle parole, di rado sorrideva e ancora più di rado si concedeva svaghi. Nei giorni di riposo passava ore scrutando il mare e seguendo con gli occhi le luci delle imbarcazioni, chiunque gli chiedesse cosa ci trovasse di tanto affascinante veniva liquidato con una scrollata di spalle.



1 - Sapreste illustrarmi la situazione del luogo da me scelto intorno alla prima metà degli anni '90 dello scorso secolo? (In particolar modo: Quali giochi d'azzardo sono più probabili? Le macchine e le TV erano largamente diffuse? Le pene per rapina a mano armata sono molto dure? E' probabile l'esistenza di una forma di strozzinaggio organizzato e violento?)

2 - Sapreste illustrarmi la realtà ed i numeri della comunità cinese in Italia intorno alla prima metà degli anni '90 dello scorso secolo?

Grazie a chi mi risponderà, ciao!
« Ultima modifica: 09 Luglio, 2009, 23:09:28 pm da taotie »

thun88

  • Socio di Associna
  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • *
  • Post: 1.273
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
    • Twitter
(Nessun oggetto)
« Risposta #1 il: 07 Luglio, 2009, 08:02:56 am »
1- Giochi d'azzardo
Penso che all'epoca con i pochi concittadini che c'eran poteva giocare Mahjong, oppure alle macchinette slot machines in solitario che già all'epoca spuntavano (però funzionavano con gettoni convenzionali convertite dalle lire)

2- Come citano Oriani Staglianò nei loro libri, negli inizi anni '80 eravamo in 2.000, ora invece siamo a quota più di 200.000. Tieni a mente che il vero boom è arrivato dopo il 2000, dove la popolazione residente è raddoppiata.
Giusto per sparare cifre, a metà anni '90 è ragienevole che fossimo in 40-50mila unità circa in tutta Italia. (se sbaglio correggetemi pure a me!!!)
Nelle Marche c'era qualcuno, ma tutti sono legati al lavoro e al settore tessile che c'è in zona. Ho scoperto di recente che mio zio fu il primo ad aprire un ristorante cinese ad Ancona, periodo seconda parte degli anni '80. Quindi se lo ambientì lì, le persone saranno spesso provenienti da una stessa provincia se non zona/città, tutti conoscono tutti (almeno di vista).

Buon lavoro, purtroppo lo vedo un po' arguto come passo. In teoria ci sarebbe da scrivere prima di tutto un libro sulle prime diaspore cinesi in Italia, prima che si perda ogni traccia o informazioni delle prime piccole comunità tra Milano, Torino, Bologna e Firenze.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da thun88 »
Su Facebook:
Associna in Rete TogethER x L'Emilia-Romagna
Seguimi su Twitter @thun88

vasco reds

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 12.160
  • Sesso: Maschio
  • vasco rossi andrologo, psicoterapeuta
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #2 il: 07 Luglio, 2009, 08:24:27 am »
in cina non giravano armi all'epoca, nemmeno la polizia per le strade ne era provvista, forse il 110, tutt'alpiù potrà avere fatto una rapina con una lama, ma a chi?? non certo in banca. per poi rischiare la pena di morte....
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

taotie

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 118
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #3 il: 07 Luglio, 2009, 09:42:38 am »
Citazione da: "thun88"
1- Giochi d'azzardo
Penso che all'epoca con i pochi concittadini che c'eran poteva giocare Mahjong, oppure alle macchinette slot machines in solitario che già all'epoca spuntavano (però funzionavano con gettoni convenzionali convertite dalle lire)

2- Come citano Oriani Staglianò nei loro libri, negli inizi anni '80 eravamo in 2.000, ora invece siamo a quota più di 200.000. Tieni a mente che il vero boom è arrivato dopo il 2000, dove la popolazione residente è raddoppiata.
Giusto per sparare cifre, a metà anni '90 è ragienevole che fossimo in 40-50mila unità circa in tutta Italia. (se sbaglio correggetemi pure a me!!!)
Nelle Marche c'era qualcuno, ma tutti sono legati al lavoro e al settore tessile che c'è in zona. Ho scoperto di recente che mio zio fu il primo ad aprire un ristorante cinese ad Ancona, periodo seconda parte degli anni '80. Quindi se lo ambientì lì, le persone saranno spesso provenienti da una stessa provincia se non zona/città, tutti conoscono tutti (almeno di vista).

Buon lavoro, purtroppo lo vedo un po' arguto come passo. In teoria ci sarebbe da scrivere prima di tutto un libro sulle prime diaspore cinesi in Italia, prima che si perda ogni traccia o informazioni delle prime piccole comunità tra Milano, Torino, Bologna e Firenze.

Grazie delle informazioni sono utilissime, i ricordi delle prime diaspore cinesi non sono da perdere, mi piacerebbe leggere testimonianze reali su questa vicenda.
In ogni caso non voglio addentrarmi nella difficoltà di ambientare una storia in un luogo che conosco poco, quindi sarà ambientato interamente in Italia, così evito di fare castronerie, però non posso non fare riferimenti al paese di origine.
Sì, ci avevo pensato che in quegli anni potessero conoscersi tutti, infatti credo che nella nostra storia il protagonista, inseguito da uno strozzino che vuole i soldi presi dal padre, fugge da un cugino di sua madre che è in Italia.
Grazie ancora!


Citazione da: "vascoexinhong"
in cina non giravano armi all'epoca, nemmeno la polizia per le strade ne era provvista, forse il 110, tutt'alpiù potrà avere fatto una rapina con una lama, ma a chi?? non certo in banca. per poi rischiare la pena di morte....


Non girava nessun tipo di arma? Nemmeno residuati bellici? Le P38 in Italia hanno girato per molto...   :)
In ogni caso consigliatemi che cosa potrebbe fare di criminoso...volevo dare l'idea di una situazione di disagio, un padre scapestrato e un fratello pure che rovinano la vita al secondogenito e così si trova costretto a fuggire.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da taotie »

marcowong

  • Socio di Associna
  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *
  • Post: 2.010
    • Mostra profilo
    • http://www.marcowong.it
(Nessun oggetto)
« Risposta #4 il: 07 Luglio, 2009, 10:02:22 am »
alcune osservazioni:
1) in Cina le macchina agricole non sono diffusissime, ci sono dei trattorini molto piccoli che spesso vengono utilizzati anche per il trasporto breve, quindi le officine meccaniche sono molto diverse da come le immagineremmo qui
2) negli anni '90 in Italia ci furono diverse sanatorie ed in quel decennio la popolazione cinese ufficiale aumentò tantissimo, la prima sotto l'allora ministro Martelli nel '90, poi nel '95 con Dini e via via, quindi di anno in anno la situazione cambiva radicalmente
3) il lino non è un tessuto molto diffuso in Cina, soprattutto in quel periodo le camicie indossate dal 99% della popolazione erano tessuti cotone misto sintetico
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da marcowong »

taotie

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 118
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #5 il: 07 Luglio, 2009, 11:34:20 am »
Citazione da: "marcowong"
alcune osservazioni:
1) in Cina le macchina agricole non sono diffusissime, ci sono dei trattorini molto piccoli che spesso vengono utilizzati anche per il trasporto breve, quindi le officine meccaniche sono molto diverse da come le immagineremmo qui
2) negli anni '90 in Italia ci furono diverse sanatorie ed in quel decennio la popolazione cinese ufficiale aumentò tantissimo, la prima sotto l'allora ministro Martelli nel '90, poi nel '95 con Dini e via via, quindi di anno in anno la situazione cambiva radicalmente
3) il lino non è un tessuto molto diffuso in Cina, soprattutto in quel periodo le camicie indossate dal 99% della popolazione erano tessuti cotone misto sintetico


Grazie delle informazioni, delle macchine agricole lo ho letto su wikipedia... ma forse parla degli anni odierni.

Wenzhou exports food, tea, wine, jute, timber, paper, Alunite (a non-metallic mineral used to make alum and fertilizer). Alunite is quite abundant here and sometimes Wenzhou claims to be the "Alunite Capital of the World". Its main industries are food processing, papermaking, and building materials, with some engineering works producing mostly farm machinery
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da taotie »

taotie

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 118
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #6 il: 09 Luglio, 2009, 22:40:07 pm »
Sperando nel vostro interesse proseguo il racconto per chi volesse leggerlo!


Nel torpore d’una tarda estate odorante di frutta matura prossima alla putrefazione, X ricordava suo zio lottare tenace ma quieto contro i monsoni. L’officina allagata, i pantaloni tirati su fino alle ginocchia, i piedi nell’acqua color del fango. Casse di materiale gli passavano fra le mani, cose importanti che non dovevano inzupparsi: era la figura più tragica del mondo, eppure sembrava sereno, felice. X anelava il suo segreto, sperava di riuscire a vivere come lui un giorno. Forse per i suoi vent’anni era ancora febbrile nelle scelte, viveva in modo frenetico, vedeva al futuro come una cosa incerta, lo scrutava nelle lucine stagliate contro le sagome color pervinca dei monti lontani.
X iniziava la mattina e finiva la sera, giornate di fatica per riparare piccoli trattori e di tanto in tanto anche furgoncini. C’erano poi dei mesi in cui il lavoro diminuiva drasticamente e lui e lo zio dovevano arrangiarsi cercando di rimettere in sesto biciclette, del resto quello era un servizio sempre richiesto.
A casa la sera  sempre la stessa storia: venti minuti di bicicletta, lo squallore delle due stanze unte e la più nera solitudine. La luce dei lampioni entrava nella cucina dallo spiraglio di un’anta rotta, solo un filo, una linea netta sulla parete. La voce della piccola Z gli risuonava nella mente come una fantasma, sorrideva ogni volta immaginando la sua figura impalpabile correre sulla ceramica bianca.
Doveva lavorare, cucinare e riordinare da solo, il padre infatti a quell’ora era sempre a giocare a mahjong in qualche bettola malfamata. Alla fine preferiva non vederlo affatto, era intrattabile e pensava solo all’alcool, negli ultimi giorni era anche sempre più insistente nel chiedere denaro. La pietà filiale di X era già venuta meno, il loro rapporto era oramai un tacito ignorarsi.
La vita di X scorreva placidamente fra le amarezze e le piccole gioie della quotidianità. Non si riteneva del tutto sfortunato, lavorava, mangiava, sapeva sorridere e non gli mancava l’affetto degli amici.
Purtroppo la vita umile ma coscienziosa di un figlio pu? essere infranta, da un momento all’altro, dalla dissolutezza economica di suo padre. Era oramai un anno che Q perseguiva il suo stile di vita debosciato, il patrimonio del nonno era stato oramai dissipato in facezie: alcol, gioco d’azzardo e puttane che infangavano la memoria della sua defunta madre. Forse aveva preso sottogamba il problema, ma davvero non sapeva come aiutare quel derelitto scorbutico e violento di suo padre, aveva ormai smesso di provare stima od affetto per lui; X non si sarebbe mai aspettato di trovare  compromessa la propria vita per colpa di quel degenerato.
Q si era infatti rivolto a certi famosi strozzini per compiacere il suo alcolismo e per perseverare nel gioco, aspettando una vincita che non arrivava mai. Non potendo racimolare più nulla da quel vecchio, le cui finanze erano oramai prosciugate, i delinquenti si rivolsero con tono minaccioso a X.

L’odore di fritto gli penetrava nelle narici, com’era diversa la cucina nella sua Wenzhou!
Con le mani in tasca gettava gli occhi al di là del mare, profondo ed inconoscibile adriatico, chissà se per lo zio R sarebbe stata la stessa cosa guardare la costa natia o quella di questo paese remoto che è l’Italiaà
Le lanterne rosse illuminavo la facciata del ristorante ôHong Kongö, un nome banale ed un po’ ingenuo, ma ora quello era il luogo che dava a lui da vivere. Aveva l’impressione di vedere la salvezza, la casa ed il calore in quell’edificio intonacato di fresco. L’insegna mostrava una veduta notturna un po’ sbiadita dalla pioggia, sulla porta, fissato con del nastro adesivo, capeggiava un menù scritto in italiano stentato.
Dal retro avanzava un tepore gelido di luce verdastra, il rumore dello sciacquio dei piatti, le scodelle che si urtano fra di loro, una canzone intonata a mezza voce.
Gli ultimi clienti avevano lasciato il locale con gentili saluti e complimenti, in fondo sono persone simpatiche, pensava X fumando una sigaretta.
Il cameriere à ma chi lo avrebbe mai detto? Fino ad una settimana prima della partenza non se lo sarebbe mai aspettato di finire a fare il cameriere in un ristorante italo-cinese, lo trovava buffo senza capire precisamente il perché. Malgrado tutto, continuava a sorridere, accontentarsi della propria vita, per quanto umile potesse essere, questo insegnamento era il regalo più bello che lo zio R gli aveva donato. Calpestando il mozzicone col piede gettò lo sguardo nel parcheggio vicino, una luce bianca di neon illuminava il piazzale.
Macchine, macchine e poi motorhome zeppi di adesivi crepati dagli acquazzoni da camping estivo. Polvere sui vetri, polvere sulla carrozzerie bianca plastica, polvere su tutto: uno strato coprente di grommoso pulviscolo grigio.
Era notte, qui più che altrove. A cento metri di distanza stava il molo con le sue barche attraccate e galleggianti, docili carcasse alla deriva che celavano una potenza sopita. L’acqua era del tetro color del cielo, profonda, abissale, gelida alla vista pareva inghiottire in un mulinello la calura estiva. Le luci al neon non la fendevano, si limitavano a creare un’ombra fluorescente sulla sua superficie. Sulla promenade, dove il ristorante si affacciava, le palme erano imputridite, il verde rigoglioso si faceva decadente secernendo linfa copiosa. Il giallo secco si frammentava al tocco come polvere aurea sospinta dal vento, silente veleggiava verso il mare. Il vocio era poi insopportabile, dall’alto al basso non si sovrapponevano che voci, stanche, affrante, assonnate, gioiose. Erano le voci dei turisti, dei bagnanti riarsi da una giornata di luglio fatta di bagni di sole e tuffi dagli scogli.
Il faro del molo svettava grigio lamiera contro la volta celeste. Il cielo attorno alla sua luce andava assumendo un vago sentore paonazzo. Tre corone di luce abbacinavano la vista di X, i suoni erano ovattati dalla spossatezza dovuta ad un sabato sera pieno di clienti. La sagoma color pervinca dei promontori lontani gli dava un senso di nostalgia, da lontano non parevano tanto diversi dai monti della sua città. Decine di minuscole lucette bianche rilucevano come stelle avviticchiate nel nero universo. Abitazioni, paesini, luoghi: vita. La vita lontana che riluceva ad intermittenza come se con flebile voce dicesse ôEsisto! Anche qui c’è qualcuno, non sei solo!ö. X poteva stare ore a guardarle immaginando cosa avvenisse sotto la loro egida, erano avvolte da un senso di mistero, di celato oltre la vista. Come in un sogno si ricordò delle lucine memori del suo futuro quando ancora stava a Wenzhou.
<< Magari da lontano anche io sembro una lucina, per qualcunoà >>
Ad un tratto comprese il comportamento dello zio R, adesso tutto era chiaro. Sorrise scuotendo il capo, indolcito dalla nostalgia una lacrima gli rig? il volto.

« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da taotie »

vasco reds

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 12.160
  • Sesso: Maschio
  • vasco rossi andrologo, psicoterapeuta
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #7 il: 11 Luglio, 2009, 08:11:12 am »
anzichè rapinatore potresti dipingere lo scapestrato di famiglia come un drogato

monsoni non ci sono a whwnzou sono più a sud, in estate ogni tanto lo zheijang erriva qualche coda di tifone

sul patrimonio del nonno ho dei dubbi difficile che un nonno all'epoca avesse un "patrimonio" visto il tipo di governo che il nonno aveva vissuto, compresa la rivoluzione culturale dove il possedere qualunque bene borghese ti face finire nel gruppo dei neri e dove si rischiava grosso con le giovani guardie rosse
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

Fxyz4ever

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 288
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #8 il: 20 Luglio, 2009, 15:28:45 pm »
Molto interessante il libro, quando finisci di scriverlo e lo pubblichi, dimmi il titolo e l'autore cosi' lo compri  :D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Fxyz4ever »

Fxyz4ever

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 288
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #9 il: 20 Luglio, 2009, 15:30:44 pm »
Citazione da: "vascoexinhong"
sul patrimonio del nonno ho dei dubbi difficile che un nonno all'epoca avesse un "patrimonio" visto il tipo di governo che il nonno aveva vissuto, compresa la rivoluzione culturale dove il possedere qualunque bene borghese ti face finire nel gruppo dei neri e dove si rischiava grosso con le giovani guardie rosse


mio bisnonno era famoso in tutto il villaggio perche era l'unico ad avere una casa di 3 piani...
in seguito i miei nonni persero il patrimonio, e ora e' stato rispartito tra mio padre e i miei zii
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Fxyz4ever »

taotie

  • Livello: Straniero / Laowai ben inserito
  • ***
  • Post: 118
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #10 il: 21 Luglio, 2009, 09:51:33 am »
Citazione da: "Fxyz4ever"
Molto interessante il libro, quando finisci di scriverlo e lo pubblichi, dimmi il titolo e l'autore cosi' lo compri  :D


Magari! Sarebbe bello riuscire a finirlo e pubblicarlo, grazie della fiducia  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da taotie »

vasco reds

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 12.160
  • Sesso: Maschio
  • vasco rossi andrologo, psicoterapeuta
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #11 il: 26 Luglio, 2009, 16:24:34 pm »
Citazione da: "Fxyz4ever"
Citazione da: "vascoexinhong"
sul patrimonio del nonno ho dei dubbi difficile che un nonno all'epoca avesse un "patrimonio" visto il tipo di governo che il nonno aveva vissuto, compresa la rivoluzione culturale dove il possedere qualunque bene borghese ti face finire nel gruppo dei neri e dove si rischiava grosso con le giovani guardie rosse

mio bisnonno era famoso in tutto il villaggio perche era l'unico ad avere una casa di 3 piani...
in seguito i miei nonni persero il patrimonio, e ora e' stato rispartito tra mio padre e i miei zii


senz'altro il tuo bisnonno è vissuto prima del 1101949 :wink:  :-D  :-D
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »

dorian

  • Livello: Cittadino del forum di AssoCina
  • ****
  • Post: 1.252
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #12 il: 26 Luglio, 2009, 17:09:56 pm »
i casi innumerevoli vollero che fra alcuni chinese in idaly...
qualcuno tornò dopo una vita di fatiche a cavallo della II guerra...
e acquistò casa e terra...
anche perchè allora c'erano le leggi razziali e il fascismo e il nazismo...
esplicite !

non voglia il destino che certe oscenità si ripetano verso le tue figliole
caro xinkong !
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da dorian »

vasco reds

  • Livello: Cittadino del Mondo
  • *****
  • Post: 12.160
  • Sesso: Maschio
  • vasco rossi andrologo, psicoterapeuta
    • Mostra profilo
(Nessun oggetto)
« Risposta #13 il: 26 Luglio, 2009, 17:14:16 pm »
Citazione da: "dorian"
i casi innumerevoli vollero che fra alcuni chinese in idaly...
qualcuno tornò dopo una vita di fatiche a cavallo della II guerra...
e acquistò casa e terra...
anche perchè allora c'erano le leggi razziali e il fascismo e il nazismo...
esplicite !

non voglia il destino che certe oscenità si ripetano verso le tue figliole
caro xinkong !


quarda che come al solito stai facendo una confusione pazzesca dorian, capisco che oggi fa caldo, e sappiamo cosa generi il caldo nella testa di persone particolarmente sensibili, ma ti sei letto tutto il threadò?
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vascoexinhong »