credo che alla fine si tratti di vedere, esemplificando, il bicchiere mezzo pieno o vuoto.
Il bicchiere cinese non è pieno e nessuno sostiene il contrario, è un bicchiere che serve molti assetati che sono i tanti disoccupati, i risparmiatori che non sapendo dove investire i propri soldi fanno spesso speculazioni alimentando una serie di bolle (borsistiche, immobiliari e quant'altro), gli anziani che non possono contare su un sistema sanitario degno di questo nome e le persone di mezza età che vedono i propri genitori e sanno che, quando saranno loro anziani, non potranno nemmeno contare sul supporto della progenie, ridotta ad un figlio unico.
Ma sicuramente possiamo fare dei paragoni. In un articolo riportato da 300 si dice che, ricorretto secondo altri parametri, il rapporto debito pubblico/PIL cinese starebbe attualmente .intorno al 50-70%.
A questo proposito dobbiamo ricordare che quello italiano, tanto per fare un raffronto, è tra il 104 ed il 110% e quello USA al 60% nel 2008, prima degli stimoli anticrisi e della possibile riforma sanitaria che, secondo alcuni economisti, potrebbero portare questo ratio all'80%.
Tenuto conto della differenza dello stato delle infrastrutture in Italia, USA e Cina è quasi salutare che il debito pubblico cresca in quanto la maggior parte di questo va nella realizzazione di infrastrutture necessaria allo sviluppo cinese e questo va a compensare la caduta degli investimenti stranieri, naturale conseguenza della crisi finanziaria globale.
La inversione di tendenza in realtà sta nella caratterizzazione che si dà della Cina nei media.
La situazione economica non è mai stata tutta positiva, come si sarebbe potuto percepire leggendo i titoli della stampa di qualche tempo fa, ed i chiaroscuri sono sempre esistiti.
Per quanto mi riguarda, io continuerò i miei investiment in Cina. Che non sono immobiliari o borsistici, ma investimenti nel sapere e nella conoscenza dei miei figli, perchè conoscano bene il cinese e la Cina, non solo per le proprie radici ma anche come possibile orizzonte futuro.