concordo con l'orrore, ma io io ho postato la notizia per un altro motivo: vorrei che si riflettesse, a mente fredda, sui seguenti elementi:
1) l'attuale diffusione di razzismo, l'approvazione di norme razziste, la crescita di stereotipi razzisti e di aggressioni razziste NON SONO il frutto di un fenomeno spontaneo e selvaggio, ma di una strategia che la Lega (considerata all'epoca erroneamente un piccolo partitino folkloristico, scordandosi che tale era considerato nel 1925 anche il NSDAP di Hitler) porta avanti sistematicamente e furbescamente da oltre 20 anni;
2) del fatto che tale strategia articolata (invenzione di rituali pseudoceltici, messaggi separatisti e razzisti, invenzione di pseudoidentità padane, gesti simbolici, aggressioni, islamofobia, ecc.) producesse effetti duratiri e gravi nella mente della gente c'era fin dal 1999 la seria testimonianza della ricerca realizzata dall'Università di Padova (e presentata ufficialmente nel Congresso della AISEA, Associazione degli antropologi Italiani) che mostrava come già la base leghista rifiutasse trasfusioni di sangue da extracomunitari (oltre il 70%) e da meridionali (oltre il 60%) perché "contaminavano la razza padana", una concezione assente nelle subculture estremiste di destra europee se si escludono gli ambiti nazisti;
3) la Lega ha continuato e continua con successo la sua strategia, rafforzata dall'uso:
- degli Assessorati alla Cultura delle regioni, province e comuni che governa (gestione selettiva dei finanziamenti, iniziative etnicistiche, ecc.) e di quelli all'Educazione (iniziative neoceltiche e "padane" nelle scuole);
- del Ministero degli Interni e del pacchetto sicurezza;
- delle reti di clientele nelle regioni in cui governa;
- del potere di ordinanza riconosciuto ai Sinsdaci, cxhe ha partorito infamie e barzelòlette inaudite;
- della pressione sul governo che lo spinge verso lidi sempre più razzisti, pur continuando sistematicamente a scavalcarlo.
4) tale strategia usa TUTTI i mezzi, anche quelli dello spettacolo (ecco in TV "Barbarossa", le miss padane, ecc.), della pseudotutela delle tipicità "padane" e anche, appunto, dei videogiochi;
5) a questa strategia articolata e riadattata esattamente (rileggiamoci quel Mosse che a qualcuno su questo Forum ovviamente sta antipatico perché svela i meccanismi del razzismo e del nazismo!) da quella nazista degli anni 1925-1931 (compresa la fase della crisi economica post-1929...) i soggetti antirazzisti e democratici hanno fin qui opposto soprattutto:
- sottovalutazione, banalizzazione, senso di orrore non tradotto in reazione progettuale;
- mancanza di risposte sul piano della demistificazione delle falsità di base del discorso culturale-identitario leghista (padania, celticità, ecc.) e razzista;
- mancanza di iniziative rivolte non agli specialisti ma alla gente comune, su tutti i terreni, incluso quello dello spettacolo, dei giochi, dei fumetti, dei serials, dei mercati, dei bar, ecc.;
- assoluta sottovalutazione dell'importanza degli aspetti simbolici, rituali, lusdici, immaginifici nonostante 80 anni di studi in tutti i paesi ne dimostrino la rilevanza.
che la Lega produca simili videogiochi pu? fare schifo, ma é una operazione intelligente e pericolosa fra le tante che essa fa; che nessuno abbia prodotto negli ultimi 15 anni una iniziativa seria per smascherare le menzogne razziste e leghiste, un percorso di demistificazione delle loro buigie, una campagna di valorizzazione delle molteplico radici delle identità credute "italiche", e neppure un videogioco sull'intercultura, uno sulle radici meticce delle identità, uno che derida le menzogne padaniste, uno sulla vera storia dei celti, ecc. mostra solo la riprovevole ignavia di tanti intellettuali, docenti, grafici, creativi, tecnici, politicantucci, dirigentucci associativi cosiddetti democratici.
non sarebbe ora di cominciare a riflettere su questo e poi passare all'azione prima che sia troppo tardi?
dice una canzone contadina del Sud Italia:
"tu ti lamenti, ma cche ti lamenti?
pigghia lu bastuni e tira fori li denti!"
ossia:
"ti lamenti, ma cosa ti lamenti?
prendi il bastone e tira fuori i denti!"
innanzi tutto in senso di reazione culturale, di reazione chiara, decisa, senza sconti, con tutti gli strumenti relativi alla demistificazione delle menzogne razziste, dunque in senso metaforico in modo che non occorra arrivare al senso letterale come purtroppo é già tragicamente capitato in passato....