Copio incolla dall'utente "San Precario" di Facebook:
Prendete 380 idioti più qualche razzista, tutti rigorosamente di Prato. Metteteli assieme in una pagina di Facebook e quello che verrà fuori è "Il Cinegro". Un virtuosismo linguistico che racchiude in una sola parola ben due concetti: cinese e negro. "Cinegro" sarebbe un senza fissa dimora che gira per le strade di Prato. A lui, i 380 stalker hanno dedicato questa pagina ed una discussione che ha più o meno questi toni: Giulia Vizzini tiene ad informarci "che viene dalla Cina. Forse a piedi, attraverso le fogne". Le fa eco Emanuele Poli: "Che uomo di merda. E' giusto sfottere un rifiuto della società come lui? Sì, assolutamente sì". Commenta anche Emanuele Rosati: "Sudicio come i maiali". Insomma, per i 380 stalker di Prato, il Cinegro (ossia il senza fissa dimora cui hanno dedicato una pagina) non è una persona ma una bestia che "Si procaccia il cibo dai cassonetti e dai bidoni delle acciughe", un "personaggione che ci troviamo ogni due per tre in garage a bruciare pezzi cartone per scaldarsi". Un non-uomo, insomma, che secondo gli stalker di Prato non ha diritto ad essere rispettato. Ed è per questo che sulla pagina del "Cinegro" vengono esibiti impunemente video e foto che ritraggono quest'uomo in ogni momento della sua giornata (gli stalker lo seguono, lo filmano e lo fotografano ovunque) e i cui titoli la dicono lunga sulla costante attività di stalking che i 380 effettuano quotidianamente sul senza fissa dimora: "Barboneggiando qua e là", "La siesta", "Il Cinegro dal kebabbaro", "L'appicciafuochi". Ovviamente, il "Cinegro" non ne sa nulla e quindi allo stalking si aggiunga la "violazione della privacy". Se c'è qualche legale della zona di Prato intervenga affinché il "Cinegro" possa rivalersi sugli abusi degli stalker.
scritto da San Precario - 1 ottobre 2009
La pagina da segnalare:
http://www.facebook.com/pages/Il-Cinegro/45313539626