USA: cambia il vento per il Dalai Lama... - Attualità - Associna Forum

Autore Topic: USA: cambia il vento per il Dalai Lama...  (Letto 2276 volte)

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cavallo

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« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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libero

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« Risposta #1 il: 06 Ottobre, 2009, 18:46:20 pm »
Dalai Lama: perché Obama si è inchinato al niet di Pechino
http://blog.panorama.it/mondo/2009/10/0 ... i-pechino/
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da libero »

cavallo

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« Risposta #2 il: 06 Ottobre, 2009, 18:57:34 pm »
appunto: cambia il vento....


era comodo quando  gli USA e l'Occidente potevano prendere a schiaffi la RPC perché essa non aveva peso rilevante economico, politico e militare sulla scena planetaria, eh?

ed era magari ancora più comodo quando dal 1830 al 1949 si poteva aggredire la Cina, asservirla all'oppio, controllarne l'import-export, cannoneggiarla e saccheggiarla, favorirne lo smembramento da parte dei signori della guerra, lasciare al militarismo nipponico allievo dei Prussiani di invaderla e commettervi crimini mostruosi, eh?

oggi la RPC, con un percorso iniziato nel 1911 (Sun yat sen) e consolidatosi giusto con il 1949, pur tra limiti ed errori, é tornata al ruuolo planetario che aveva dal 2.500 a.C.  al XVIII secolo, in un Mondo mai così interdipendente nella Storia dell'Umanità.

e perfino gli "onnipotenti" USA devono adottare tattiche realistiche invece della politica del disprezzo, della denigrazione, del bastone, della sfida.

restano appesi a quella politica vecchia, ignobile, sinofoba e suicida solo quattro stracci di ascari nostalgici  dei miti della "supremazia bianca e occidentale"...: la Storia penserà presto anche a loro...
« Ultima modifica: 07 Ottobre, 2009, 20:05:22 pm da cavallo »
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libero

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« Risposta #3 il: 07 Ottobre, 2009, 18:49:12 pm »
Usa, Obama rimedia. Entro l'anno l'incontro col Dalai Lama
http://www.unita.it/news/mondo/89353/us ... dalai_lama
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da libero »

libero

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« Risposta #4 il: 10 Ottobre, 2009, 18:35:11 pm »
Un piano dietro il no al Dalai Lama. Obama metterà nell'angolo la Cina
http://www.affaritaliani.it/rubriche/Gl ... 91009.html
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da libero »

cavallo

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« Risposta #5 il: 10 Ottobre, 2009, 19:58:54 pm »
"libero!, ma i links prima di postarli e commentarli li leggi, almeno?
scrivi copiando il titolo dell'articolo (non sapendo che i titoli SPESSO non corrispondono agli articoli!):
"Un piano dietro il no al Dalai Lama. Obama metterà nell'angolo la Cina"

ebbene, mentre la prima affermazione ("Un piano dietro il no al Dalai Lama") trova pieno riscontro nell'articolo, esso dice IL CONTRARIO DELLA SECONDA PARTE della frase e da nessuna parte appare la volontà di "mettere nell'angolo la Cina" (semmai ad essere "messa nell'angolo" appare la Corea del Nord, da Cina e USA assieme!!!), anzi si scrive in quell'articolo che tu citi (così maltitolato):

"Prima di tutto osserviamo che la notizia arriva alla vigilia di una nuova era di colloqui amichevoli tra USA e Cina, in cui bene si inserisce il rifiuto di Obama di incontrare il Dalai Lama in visita a Washington. La vicenda (che ha scandalizzato anche molti sostenitori del Presidente USA) non ci sorprende, avendo da queste pagine sempre sostenuto il pragmatismo di Obama, lungi dall’attribuirgli presunti slanci etici e morali che tanto piacciono nei salotti dei suoi esegeti europei. Molto più praticamente il giovane e dinamico Presidente ha capito che a Pyongyang non si muove foglia che Pechino non voglia, dunque meglio evitare di irritare i cinesi. Dimenticarsi dei diritti civili in Tibet ottiene in cambio l’intercessione di Pechino nel portare a più miti consigli i nordcoreani, fino al punto di trascinarli al tavolo dei negoziati. Tavolo a cui siedono al momento 5 membri (Cina, Corea del Sud, Giappone, USA e Russia) ma che potrebbe allargarsi presto al Nord Corea, grazie ai buoni uffici di Pechino. (...)

L’allentamento della tensione in quella regione significa per Washington molto, anche in termini di mero risparmio, inattuabile oggi in virtù della possente macchina militare che gli USA ancora mantengono al 38? parallelo. In aggiunta rasserenare gli alleati sudcoreani e giapponesi (a portata di tiro dei missili di Pyongyang) ben vale qualche scelta poco dignitosa come snobbare il Dalai Lama. Ma soprattutto per Washington ogni risorsa diplomatica deve essere, in questo momento di grave crisi economica, dedicata al miglioramento continuo dei rapporti col proprio maggiore creditore, anche a costo di deludere una certa frangia dell’elettorato liberal americano, offeso dal fatto che persino Bush non aveva auto remore nell’incontrare il carismatico leader tibetano.

Ma occorre dar credito ad Obama che, per quanto la sua scelta possa sembrare inaccettabile, nel lungo periodo la sua realpolitik potrebbe portare buoni frutti proprio agli stessi tibetani. Se le cose tra Cina ed USA dovessero continuare a migliorare, in un futuro non troppo lontano Washington potrebbe aver acquistato abbastanza potere contrattuale da poter nuovamente tornare sul tema dei diritti umani con maggiore determinazione. Ma questo è l’auspicabile futuro, per il momento l’America deve alla Cina non solo molto denaro, ma ora anche un intervento risolutore nella annosa questione nucleare coreana."

chiaro, a te ed al titolatore (che spero non coincidano...)???
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
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« Risposta #6 il: 12 Ottobre, 2009, 14:31:39 pm »
Tibet: Dalai Lama, "Non deluso da mancato incontro con Obama"
http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/News/148910
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« Risposta #7 il: 12 Ottobre, 2009, 14:37:15 pm »
contento lui...
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MBC

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« Risposta #8 il: 19 Ottobre, 2009, 20:42:13 pm »
Cina e Dalai Lama dovrebbero discutere, trattare invece che spararsi a vicenda.
Non vedo nessun dialogo aperto da parte della RPC
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da MBC »
C'è un elemento che ha rovinato questo forum. E' stato lasciato libero di agire usando modalità di dialogo che vengono usate in politica (ex PCI). Negare sempre tutto a favore dell'ideologia, mettere in bocca agli altri cose mai dette. Caos.

Rigira tutte le frittate e prende gli utenti per sfinimento. Che alla fine sbroccano.

Razzista contro gli italiani (è italiano), cerca di mettere indigeni e migranti l'uno contro l'altro. Creando divergenze.

E Associna ringrazia.

Il suo nick è cavallo.

Dalai

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« Risposta #9 il: 25 Ottobre, 2009, 18:56:51 pm »
Tranquilli, è solo una mossa strategica dell'amministrazione Obama per ottenere più tutela per il popolo tibetano evitando le stupide e penose rimostranze del governo cinese ogni volta che si nomina il tibet o Sua Santità il Dalai Lama.
Personalmente non ho nessuna fiducia che il governo cinese venga incontro alle esigenze ultralegittime dei tibetani, in questi anni ha solo perso in modo da accellerare la completa sottomissione del Tibet e la distruzione della sua identità nazionale e culturale.
Se Obama avrà ragione meglio così ma ne dubito fortemente.
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da Dalai »
P÷jong tendr÷ getzen nyi-÷ kyi, Trashic-nang humdu tromi zi, Nacho m³npi yule gye-gyur chi.

libero

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« Risposta #10 il: 17 Novembre, 2009, 11:07:47 am »
De Rossi: ½Cina e Dalai Lama: qualcosa è cambiato. In peggio?
Per Pechino è un nemico, ma cresce l'interesse per la cultura tradizionale
http://www.ffwebmagazine.it/ffw/page.as ... te_Arti=28

Obama: ½Cina dialoghi con Dalai Lama?
http://www.corriere.it/esteri/09_novemb ... primopiano
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da libero »