La Cina non deve seguire questo tipo di politica . Tutto qui . Purtroppo , lo stà facendo . In Africa , gli occidentali sono scomparsi quasi ovunque . I cinesi gli rimpiazzano . Ci sono state manifestazioni di intolleranza contro i cinesi in molte città africane . Questo mi dà a pensare .
Non sono d'accordo con quanto affermi, la storia non si ripete ugualmente.
A livello politico, i cinesi non perseguono il controllo politico come facevano le potenze europee e per esempio anche le attuali politiche sono ben diverse da quelle cinesi degli anni '60 e '70.
A livello di gestione delle aziende e organizzazioni cinesi all'estero, bisogna tenere conto principalmente di due fattori:
1) un gap di esperienza in contesti internazionali
2) il differenziale del costo del lavoro che, nel caso del personale dalla Cina, è molto minore rispetto a quello delle aziende occidentali e le aziende cinesi sono in fase di sviluppo
3) le aziende cinesi si sono sviluppate recentemente e non hanno la legacy di quelle occidentali
Questi tre fattori rendono molto diverso lo scenario rispetto alle potenze coloniali europee o occidentali che alla maturità dei loro imperi erano i principali centri di competenza culturale scritta sui paesi da essi dominati, tanto che spesso gli studiosi africani si devono recare in Belgio, Francia e così via per avere accesso a tutte le fonti.
Quindi quello che animava le politiche di tali paesi non era l'ignoranza ma la convinzione di un primato culturale e religioso, e le aziende e le organizzazioni di tali paesi non erano privi di esperienza sui mercati delle colonie o ex colonie.
Il secondo punto è anch'esso importante e costituisce un'altra differenza importante.
Il personale delle aziende occidentali ha un costo, soprattutto all'estero, elevatissimo paragonato a quelle cinesi che impatta sul costo iniziale degli investimenti e sul modo in cui vengono gestiti i progetti. Quelle cinesi hanno in genere molta capacità di realizzazione, dovuta al boom infrastrutturale che esiste ancora in Cina, ma assai meno di manutenzione.
Questo fa sì che nei paesi africani si vedano molti cinesi a fare anche lavori di relativo basso valore aggiunto, che sono probabilmente quelli che vede lindaro, ma si vedono anche molti africani in addestramento o in studio in Cina, che ovviamente non sono visibili a chi non è nel mondo produttivo o accademico cinese.
Infine le aziende cinesi sono cresciute negli ultimi vent'anni e non hanno quindi il retaggio di dover mantenere tecnologie vecchie. Inoltre da subito hanno avuto a che fare con mercati con caratteristiche simili al proprio, con utenze mediamente più povere.
E nel settore delle infrastrutture dell'elettronica, per esempio, prima che le aziende cinesi entrassero in questo settore l'unica soluzione in Africa era spesso comprare apparecchiature di seconda mano o nel migliore dei casi rigenerate ma comunque vecchie di decenni adesso esiste la possibilità di comprare apparecchiature nuove con tutti i vantaggi che ne conseguono.
Quindi sono situazioni che partono da basi diverse e si svilupperano in modo certamente diverso.
Perci? sostenere che i cinesi "rimpiazzino" gli occidentali o siano i nuovi "colonizzatori" è una esemplificazione sbagliata, fuorviante e spesso strumentale.