aiuto per la mia tesi su cinesi a roma! (vostra opinione!) - Richieste di Aiuto - Associna Forum

Autore Topic: aiuto per la mia tesi su cinesi a roma! (vostra opinione!)  (Letto 1190 volte)

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annacellina

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aiuto per la mia tesi su cinesi a roma! (vostra opinione!)
« il: 16 Ottobre, 2009, 15:49:32 pm »
ciao tutti!

sto scrivendo la mia tesi di laurea su: l'integrazione dei migranti cinesi a Roma. (io sono una studentessa tedesca)

per questo mi interessa la vostra opinione su alcune domande:

(non dovete rispondere a tutte le domande! scrivete quello che vi viene in mente! mi interessa tutto ;) e scusatemi per gli errori che faccio in italiano)

1. secondo voi, quale sono le aspettative della comunità italiana che devono essere compiute dai migranti cinesi per parlare di "buona integrazione"?
(soltanto la lingua? essere meno chiuso? dare un contributo all'economia nazionale? ...)

2. anche per la prima generazione i pregiudizi verso i "cinesi non-integrati" aggravano l'integrazione?

3. per voi è possibile mantenere una parte della cultura ed identità cinese ed integrarsi bene nella società italiana nello stesso tempo?

4. secondo voi, ci sono abbastanza istituzioni italiani che aiutano agli immigrati? (quale sono i migliori?)

5. ci sono differenze fra la comunità cinese a Roma ed altre città?


graaaaazie per il vostro aiuto!
 :-)

anna
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da annacellina »

cavallo

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« Risposta #1 il: 16 Ottobre, 2009, 16:15:35 pm »
1. secondo voi, quale sono le aspettative della comunità italiana che devono essere compiute dai migranti cinesi per parlare di "buona integrazione"?
(soltanto la lingua? essere meno chiuso? dare un contributo all'economia nazionale? ...)
R* non esiste alcuna "comunità italiana" indifferenziata e con caratteristiche unitarie e qiindi nion esistono relative "aspettative della comunità italiana" verso i Cinesi: ci sono Italiani (ad esempio i neofascistin di Casa Pound all'ESQUILINO che hanno come aspettativa quella...di cacciare i Cinesi, altri, ad esempio gli aderenti ad alcune associazioni "democratichE", di "integrarli" spesso senza andare al di là dell'aspetto scolastico, altri di golklorizzarli, ecc./

2. anche per la prima generazione i pregiudizi verso i "cinesi non-integrati" aggravano l'integrazione?
R* assolutamente sì, specie in termini di criminalizzazione dei Cinesi in blocco (conn riferimenti offensivi alle "mafie gialle") e di denigrazione del loro sforzo imprenditoriale ridotto ad arte al fenomeno della contraffazione/

3. per voi è possibile mantenere una parte della cultura ed identità cinese ed integrarsi bene nella società italiana nello stesso tempo?  
R* non solo é possibile ma é necessario: senza  questa duplicità non si ha "integrazione" ma "assimilazione"; il fatto é che in questa fase in Italia rutto ci? é reso assai difficile da precise strategie istituzionali e mediatiche sinofobiche/

4. secondo voi, ci sono abbastanza istituzioni italiani che aiutano agli immigrati? (quale sono i migliori?)
R* no. se per "Istituzioni" escludiamo le associazioni sostanzialmente non ce n'é nessuna tranne qualche realtà scolastica isolata (esempio: SCUOLA ELEMENTARE DI DONATO ad Esquilino); se includiamo le associazioni, un buon lavoro é fatto da ARCI, CGIL, Caritas, Medecins sans Frontieres, ma é insufficiente/

5. ci sono differenze fra la comunità cinese a Roma ed altre città?
R* sì; a Roma la comunità é divisa in una parte prevalente concentrata xcommercialmente (ma non come residenza) all'Esquilino, il cui business é proiettato sulla base di un sistema di show-rooms su scala nazionale ed eutopea, ed una parte sparsa nel territorio anche commercialmente, più simile a quelle delle altre città (con l'esclusione di Prato che rappresenta un altro "unicum").
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da cavallo »
"anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" (Fabrizio De André)

vins

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« Risposta #2 il: 16 Ottobre, 2009, 17:04:12 pm »
1) decisamente la lingua e' un ostacolo. E' vero che i cinesi tendono a creare dei loro nuclei, ma questo accade anche (o soprattutto?) a causa di una legislazione che rende molto difficile regolamentare a livello burocratico la posizione personale di un individuo extracomunitario, e l'attivita' economica soprattutto imprenditoriale, per la quale i cinesi sono molto predisposti. creando delle comunita', ovviamente qualsiasi gruppo si sente piu' protetto.

2) direi di no; oramai nei grandi centri gli studenti tra di loro sono integrati, almeno a livello adolescenziale. da questo punto di vista il tempo sistemera' le cose.

3) su questo punto sono un po' indeciso. e' difficile pensare di riuscire a creare un merge di due culture con caratteristiche cosi' marcate. credo che e' inevitabile che, a seconda delle tradizioni del nucleo familiare, prima o poi una debba vincere sull'altra.

4) NO. quali sono le migliori? NESSUNA. Lo stato o e' sordo, o e' cieco, oppure al governo abbiamo gente che non si fa un giro per strada da anni, vivono nella bambagia.

5) non saprei, vivo a milano...
« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da vins »
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