concordo con le analisi di giop, tranne che con quelle relative al valore degli influssi asiatici sulla tecnologia, la cultura in senso generale, l'alimentazione, ecc. occidentali e mi permetto di precisare che:
1) l'elenco che ho fatto (e proposto come test...) é SOLO di ALCUNI dei moltissimi elementi che si é dimostrato (nella storia dell'arte, dell'architettura, dell'agricoltura, della musica, delle religioni, ecc.) essere PRODOTTI ORIGINARI ASIATICI diffusisi poi dall'Asia all'Occidente;
2) neppure lontanamente esiste una possibilità di comparare tale diffusione con una in senso opposto (prima delle forzature effettuate dal colonialismo moderno) di elementi culturali dall'Occidente all'Oriente, in termini di prodotti, idee, stili, acquisizioni scientifiche, ecc.,: influssi vi furono ma solo in epoca relativamente recente (diciamo dal XVI secolo in poi) e del tutto marginali (ad esempio nella ritrattistica, nell'uso del tabacco, ecc.);
3) specificamente il caso di Dante é dimostrato da alcuni decenni (da Asin Palacios, Cerulli, Sacconi, Scarcia Amoretti, ecc.) e non é la parallela descrizione da parte dell'Alighieri e di uno scrittore islamico di un viaggio mistico, ma:
* l'ispirazione generale dell'opera dantesca "Commedia" e di interi suoi capitoli (ad esempio quello della Città Infernale) da un testo islamico ("Khitab al Mira'ji") tradotto a Toledo in Spagnolo, Latino e Francese (le ultime 2 lingue note a Dante) e nella terza lingua da emigrati senesi amici di Brunetto Latini (che fu di Dante il maestro e parlava correntemente e scriveva Francese): Dante conosceva quel testo e vi si ispirò;
* molte parti della "Commedia" sono basate sulla mistica sufica di Al Arabi (morto a Damasco) e la concezione della "Rosa dei Beati" in rapporto con la mistica della luce ricalca pienamente quella del sufismo islamico anteriore a Dante, come ormai dimostrato da decenni e accettato da tutti gli storici occidentali anche cattolici (compreso Cardini);
* Dante era studioso delle traduzioni delle opere di Ibn Sina (Avicenna), come del resto lo fu S.Tommaso d'Acquino e pone Avicenna nel LIMBO (nonostante che egli sia stato Musulmano e vissuto DOPO Cristo) per deferenza;
altrettanti influssi islamici si riscontrano in Boccaccio, S.Francesco, Chaucer, la leggenda del Graal, ecc., nonché nella poesia provenzale, siciliana della corte di Federico II, toscana, oltre che iberica, ecc.
ciononostante (basta rileggere la lista ASSAI INCOMPLETA da me fatta), i maggiori debiti verso l'Asia, l'Occidente li ha in altri campi: scienza (matematica e astronomia incluse), musica, religione e riti (Cristianesimo incluso, copme religione in sé e con i suoi angioletti, i magi, il rosario, le campane, ecc.), agricoltura ed alimentazione, stili architettonici, tecnologie per la scrittura e la navigazione, i commerci e la finanza, ecc. e mi pare si tratti del 90% degli elementi fondanti la cosiddetta "identità occidentale" come la intendono oggi i suoi corifei nonché la "modernità" prerinascimentale, rinascimentale e postrinascimentale....!
e sto parlando SOLO di prodotti, tecniche, elementi culturali di cui:
* E' DIMOSTRATA l'origine asiatica e la NON ORIGINE indipendente in Occidente;
* E' DIMOSTRATA l'epoca e la via di trasmissione dall'Oriente all'Occidente.
ripeto, nessun debito comparabile ha l'Oriente verso l'Occidente in 5 millenni, prima dell'aggressione coloniale occidentale che ha portato con sé anche elementi tecnologici, ideologici, militari, economici occidentali (spesso rielaborazioni...di quelli orientali come la polvere da sparo e l'artiglieria!!!).
dunque uno "scambio" immensamente ineguale...!