il futuro é nel "meticciato" culturale ed anche "biologico" e ne sono assai contento, ma...
1) tanto più ottusa, meschina, lunga sarà la difesa da parte di nostalgici del colonialismo, del neocolonialismo e del postcolonialismo, di razzisti di ogni risma, di negazionisti storici e loro corifei degli ORRORI delle concezioni razziste (e delle loro pratiche applicazioni, dalle stragi alle banali norme di legge), tanto più dura sarà la reazione di quella immensa maggioranza della popolazione mondiale che, già erede NON IMMEMORE delle vittime della tratta schiavista europea, del colonialismo europeo, del razzismo europeo, continua a patire le conseguenze di quei crimini e di quelli che i difensori dei privilegi occidentali fondati su quei crimini commettono tuttora (ad esempio contro migranti, popoli soggetti a fantocci dell'Occidente nel sud del Mondo, ecc.):
in soldoni: il tasso di pacificità i meno di quel processo, di recupero comunque di parti della cultura e delle acquisizioni civili occidentali in quel processo sarà INVERSAMENTE PROPORZIONALE a quanto razzismo, ascarismo, filocolonialismo nostalgico si continueranno a manifestare da parte dei settori più ottusi dell'Occidente!
2) l'affermarsi definitivo del concetto stesso della inesistenza delle "razze umane", della positività dei "meticciati", della inesistenza di "culture pure" e dell'immenso debito culturale che il gonfio di boria Occidente ha verso l'Asia e anche verso l'Africa e le culture autoctone delle Americhe (tutti elementi necessariamente insiti in quell'auspicato "meticciato" di cui giustamente parlano kinzika e Dubbio....) da un lato costituisce una sconfitta storica definitiva (paragonabile alla nascita del tabu dell'incesto secondo Levi-Strauss in epoca preistorica) di uno dei CARDINI essenziali su cui (vedi il solito Mosse...) si é COSTRUITA l'ideologia occidentale e la sua pseudo-identità, dall'altro (anche per quanto detto al punto 1) non pu? avvenire SENZA tale sconfitta sul campo (culturale, educativo, istituzionale, perfino e forse inizialmente soprattutto economico....).
in soldoni: il "meticciato" auspicato contraddice uno degli elementi che DEFINISCONO proprio l'identità "occidentale" così come é stata falsamente costruita!
3) quel "meticciato" auspicato pu? essere davvero tale solo se non si ferma all'interculturalità ed alle "coppie miste" buonisti, ma radica in persone e collettività l'idea e la pratica della INESISTENZA, come già accennato al punto 1, di identità culturali rigide, pure, autosufficienti, non solo come prospettiva (ossia nello stesso "meticciato" futuro), ma durante TUTTA LA STORIA, che piaccia o no, cioé la centralità dei flussi, degli scambi, degli apporti di persone, prodotti, idee, concezioni da differenti comunità umane ad altre differenti comunità umane e, per ragioni storico-geografiche lunghe da analizzare, in particolare dall'Asia e dall'Africa (in parte minore ma non esigua anche dalle Americhe autoctone...) verso l'Europa;
in soldoni: il vero "meticciato" consiste nel superamento della stessa differenza fra "meticciato" (che é in effetti GIA' LA NORMA, checché ne pensino i razzisti) e "identità".
4) sul piano biologico e somatico i caratteri che sono stati impropriamente chiamati "bianchi" e, più ancora, quelli cari ai Gobineau razzisti europei di ogni epoca moderna (capelli biondi, occhi azzurri, pelle chiarissima) sono SOLO caratteri fenotipici (ossia di particolarità neppure essenziali esteriori) di caratteri genotipici (ossia in tratti non essenziali del DNA) RECESSIVI (cioé che nel mescolamento con altri tendono a SCOMPARIRE) e quindi l'Umanità tende attraverso il "meticciato" biologico a riacquistare globalmente (ad esempio stanno estinguendosi i capelli rossi....) i caratteri somatici (e genotipici) dell'Homo sapiens preistorico (che era di carnagione bruno-olivastra, con occhi scuri e capelli scuri.... e si era differneziato somaticamente, mai "razzialmente" a causa delle migrazioni e dell'adattamento!), mentre su un piano assai diverso, quello culturale, il "meticciato" porterebbe ad una prevalenza massiccia (non fosse altro per ragioni demografiche) sul Pianeta dei rappresentanti di culture che saranno più simili alla multireligiosità, alla multiculturalità, alla multisomaticità delle antichissime comunità protostoriche che non alle realtà monoetniche, monoreligiose, monoculturali e magari monosomatiche care ai razzisti europei dal tardo medioevo ad oggi.
in soldoni, SE si svilupperanno adeguate politiche di tutela delle cosiddette "minoranze" etico-linguistiche (in caso contrario si arriverà ad una drammatica semplificazione e banalizzazione culturale...), si sgancerà gradualmente la scelta culturale, religiosa individuale e del piccolo gruppo da quella IMPOSTA dal potere di tipo pseudo-etnico, "nazionale" (altro concetto figlio solo dell'Occidente), statuale e quindi SCOMPARIRA' un altro dei pochi pilastri su cui l'Occidente stesso si é autodefinito.
per riassumere: tanto più in Occidente (e fra i suoi ascari non-occidentali) prevarrà ancora la visione razzista, nazionalista, suprematista, tanto più ci sarà la drammatica prospettiva che il "meticciato" passi attraverso la sacrosanta eliminazione dei pilastri stessi della pseudoidentità "occidentale" ma anche di quanto non ha saputo distinguersi da essi e solo un TOTALE abbandono delle concezioni suprematiste dell'Occidente porterebbe invece un "meticciato" che recuperi il buono che anche in Occidente si é prodotto nei secoli (ad esempio l'idea di "Comune", quella dei "diritti individuali", quella di "laicità", ecc.): ecco perché il razzismo, per gli Occidentali, oltre che infame é SUICIDA!