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jopis

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Virus Zbot: sospetti autori arrestati in Gran Bretagna
« il: 20 Novembre, 2009, 11:14:12 am »
Virus Zbot: sospetti autori arrestati in Gran Bretagna



Virus Zbot: sospetti autori arrestati in Gran Bretagna
di Alessandro Bordin pubblicata il 19 Novembre 2009, alle 15:20 nel canale Antivirus e Sicurezza


ôPur mancando le generalità, sarebbero state arrestate due persone accusate di aver creato e diffuso il virus Zbot, responsabile dell'infezione di oltre 3 milioni di PC su scala globaleö
   

Zbot, conosciuto anche con il nome di ZeuS, è un software malevolo in circolazione già da un paio di anni. Più che un singolo virus è un'intera famiglia che, nelle differenti generazioni, è stata responsabile dell'infezione di circa 3,6 milioni di PC in tutto il mondo, andando a realizzare la più grossa botnet statunitense.

Numerose le ondate di infezione che si sono susseguite nel tempo, sfruttando anche il canale delle e-mail, finalizzate all'installazione di un trojan con le solite finalità: sottrazione di password e codici di carte di credito, account per i servizi di home-banking e tutto ci? che poteva servire ai creatori per arricchirsi in modo illecito. Del tutto impossibile quantificare le cifre in gioco, sebbene sia facile ipotizzare valori in milioni di dollari.

Charlie McMurdie del Metropolitan Police's Central e-Crime Unit (PceU), a capo di uno dei team al lavoro sulla ricerca delle persone coinvolte, sembra però essere giunto ad un paio di nomi. Rotta le rete di omertà, prestanome e scatole cinesi che sono solite mascherare le attività illecite on-line, l'operazione avrebbe portato all'arresto di due cittadini britannici, un uomo e una donna, di cui non si conoscono le generalità.

Si tratta di un'operazione molto importante, in quanto malware di questo tipo sono potenzialmente molto più pericolosi di quelli che si limitavano, in passato, a cancellare i dati sul PC. Oggi il sistema oggetto dell'attacco serve vivo e vegeto, dal quale sottrarre più dati possibile ai fini della rivendita di indirizzi e-mail, account di social network e, nei casi peggiori, sfruttamento degli accessi ai conti correnti per sottrazione di denaro.

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« Ultima modifica: 01 Gennaio, 1970, 01:00:00 am da jopis »