si certo ma intendo dire che comunque vada non si sara' mai "uno di loro"
come io non potrei mai diventare cinese o giapponese, saro' sempre il gaijin o il laowai della situazione.
il massimo che un laowai e' riuscito a fare e' il presentatore TV "DaShan", un canadese che ha vissuto a Beijing ormai 20 o 25 anni e ha sposato pure una cinese, eppure per tutti e' il laowai che parla cinese meglio dei cinesi e bla bla .. i suoi figli sono mezzi laowai, e comunque avranno un cognome straniero ... da li' non ci schioda.
in giappone e' pure peggio poi, li' un gaijin non potra' mai essere "uno di loro" neppure alla 10ma generazione.
tutto sta a vedere uno cosa si aspetta e fin dove vuole arrivare.
in italia ci si puo' integrare, ma di fatto e' un venir "tollerati", non accettati, si sara' sempre il cinese della porta accanto o il cinese del negozio sotto casa... piu' di cosi' non penso l'italiano medio si possa spingere.
ne' comunque un italiano puo' diventare tedesco o francese, guardate Platini in Francia gli danno ancora dell'italiano dopo 3 generazioni che poi lui e' piemontese con madre e nonna francese...
l'unico posto dove nessuno rompe troppo i coglioni e' australia, canada, e USA, per il resto non facciamoci troppe illusioni, e li' comunque pretendono che tu parli la loro lingua, che ti vesta e comporti come loro, che studi nelle loro scuole, che mangi come loro, che dia nomi locali ai figli, che giuri sulla bandiera e tutto il resto, un full reset insomma per cosa poi perche' io onestamente non ho visto molte cose da invidiare in questi tre paesi se non che hanno spazi immensi e le case quindi costano meno che in europa.