E' un risultato buono ma va considerato che mentre la Germania ha moneta, l'euro, sopravvalutata del 20% sul dollaro, la Cina ha la moneta più sottovalutata del pianeta, del 50-60% contro dollaro stando alla parità di potere d'acquisto e ai fondamentali economici.
Sotto l'attuale sistema mondiale, chiamato Bretton Woods 2 (BW2), la Cina e l'Asia in generale (Giappone, Corea, Taiwan, etc.) concentrano le loro economie sugli investimenti in pochi grandi conglomerati, che godono così di un livello tecnologico pari a quello Occidentale, e che però hanno di conseguenza una capacità produttiva in eccesso rispetto alla compressa domanda interna. Da qui la necessità di fare i furbi coi tassi di cambio per colmare con l'export la domanda interna mancante e non andare in perdita. Più che surplus commerciali veri e propri, quelli che hanno i paesi asiatici sono utili dei mega conglomerati di cui sopra, senza i quali non avrebbero sufficienti margini di profitto e renderebbero vani i massicci investimenti finanziari che ricevono dalle banche, con conseguente aumento delle sofferenze bancarie e economie bloccate. E' quello che è accaduto al Giappone post rivalutazione degli anni 80.
L'America e l'Europa sono nella posizione speculare dell'Asia: ricevono in cambio merci a basso costo per sfamare una domanda interna che è troppo alta per la capacità produttiva locale, e finanziata dai crediti asiatici che gonfiano i debiti di Wall Street.
In breve sotto l'attuale sistema di BW2: l'Asia ottiene capacità produttiva e l'America crediti per continuare la sua economia bolla speculativa. Non a caso la Cina, per evitare di finire come il Giappone, cerca di non rivalutare la sua moneta e si illude di poter continuare a vivere in eterno di domanda estera anziché sviluppare piccole imprese del settore dei servizi e autosostentarsi, e le banche di Wall Street fanno pressione sull'amministrazione USA perché si eviti il protezionismo a ogni costo in modo da poter continuare allegramente a finanziarsi in dollari gratis così da poter continuare il loro bravo schema Ponzi.
Sfortunatamente per Cina e Wall Street, alla prossima recessione (cioè tra un paio d'anni massimo) gli USA romperanno BW2 per evitare di finire in bancarotta e perpetuare l'attuale follia di scambiare capacità produttiva interna con debito estero (la cosa divertente è che i geni della finanza USA pensano invece che tale follia sia nell'interesse americano, questo vi fa capire quanto capiscano di economia e quanto faranno affondare gli Stati Uniti), anche se ci? significherà una gelata per l'economia mondiale e un collasso del commercio mondiale. Ma sarà un collasso salutare, perché riequilibrerà il mondo e farà finire gli squilibri. Anche perché il discorsi che il protezionismo fa male sono falsi non perché non sia vera la cosa in sé, ma proprio perché quello che attuano Cina & Co è protezionismo valutario che vale come una tariffa del 50-60%, e quello che si vuol fare è far finire -con la rivalutazione delle monete asiatiche o con pari tariffe in Occidente- tale tariffa. Per quanto riguarda la Cina, dovrà riorganizzarsi, anche perché cmq nessun grande impero della storia, nemmeno quelli coloniali, hanno mai avuto la loro economia retta dalla domanda estera.