il mio post voleva evidenziare 3 fenomeni:
1) che la Cina e' il primo produttore mondiale di birra (e vorrei sapere quanti in Europa lo sanno...); faccio a questo proposito notare che la birra Tsingtao, come si evince anche dal link di wikipedia NON E' l'unica birra prodotta in Cina e neppure la sola esportata, tanto che copre solo il 50% dell'export di birra cinese; ricordo anche che, nonostante le mitizzazioni dei neoceltisti moderni, la birra NON E' una bevanda elaborata storicamente in Germania o Irlanda ma...in Mesopotamia qualche millennio prima (la ricetta della Guinness scura sta nel codice di Hammurabi) e diffusissima nell'antico Egitto, in Iran, in India e in Estremo Oriente in epoche in cui in Europa non la si conosceva affatto e che si deve alle genti mediorientali la sua introduzione in Europa....
2) che la coltivazione della vite e la vinificazione in Cina sono una pratica con radici millenarie e non di recente acquisizione;
3) che l'evoluzione degli ultimi decenni (cominciata in pieno maoismo) della produzione di vino in Cina mette ormai il paese asiatico in condizione di lanciarsi nella grande produzione anche di vini di alta qualita', in immense quantita', anche grazie al fatto che (come e' avvenuto ad esempio nel tessile a Prato) i Paesi di alta tradizione vinificatoria (in particolare Francia e soprattutto Italia) negli ultimi anni hanno realizzato una politica assai miope di incentivi all'export di macchinari, tecnologie ed...esperti per la crescita della qualita' della vinificazione cinese, il che ha creato le basi in Cina per avviare, ripeto avviare, la competizione alla pari (come qualita') e avvantaggiata (come quantita' e costi) proprio con le produzioni di quei Paesi che pensano solo a breve termine mentre la Cina pensa a lungo termine (appunto lo stesso e' successo con le macchine e le conoscenze tessili pratesi...).
dopodiche ci saranno nuove campagne, penose ed inutili, contro "l'invasione del vino cinese" mentre intanto l'Accademia delle Scienze di Beijing (secondo i dato della Confagricoltura italiana e dell'Universita' di Verona) si e' data come obiettivo entro il 2012 di decodificare il DNA di 500 vegetali fra cui diverse varieta' di uva da vino (e molto altro) per poterli clonare e trovare le aree della Cina piu' adatte alla coltivazione...